È ormai certo che le misure restrittive verranno prorogate almeno fino a dopo Pasqua. E con ogni probabilità si tratterà di uno step intermedio prima dell’inizio di una graduale riapertura, che potrebbe avvenire nei primi giorni di maggio. Mercoledì primo aprile il premier Giuseppe Conte vedrà le opposizioni: l’ufficialità sulla proroga della serrata è attesa per giovedì, 24 ore prima della scadenza delle attuali misure. Intanto in serata ha fatto discutere la circolare del Viminale che autorizza le passeggiate con i figli vicino a casa. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca e l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera l’hanno definita una comunicazione “gravissima che rischia di rendere vani tutti gli sforzi”.
Ogni decisione futura del governo sarà comunque presa tenendo sempre d’occhio i dati su nuovi contagi. Che confermano il trend degli ultimi giorni: la curva di crescita si sta abbassando. Il numero complessivo dei contagiati è di 105.792, con 4053 nuovi casi positivi. Un aumento che in termini percentuali equivale al +3,99. Sono 12.428 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 837 (leggi). E’ risultata positiva anche la presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia: è la più alta carica dello Stato attualmente contagiata.
I dati odierni che arrivano dalla Lombardia, la regione più colpita, confermano il trend: per il sesto giorno consecutivo è ancora in calo la crescita dei contagi e per la prima volta da inizio emergenza il dato degli accessi in terapia intensiva è in calo: ci sono 1324 pazienti in rianimazione contro i 1330 di ieri, 6 in meno. Numeri che arrivano nel giorno in cui la Regione Lombardia ha annunciato l’apertura dell’ospedale in Fiera a Milano tra domenica e lunedì.
“La curva ci mostra che stiamo arrivando a una sorta di plateau“, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. “Dire che siamo arrivati al plateau vuol dire che siamo arrivati al picco, ma il picco non è una punta bensì un pianoro da cui ora dobbiamo discendere“, ha aggiunto Brusaferro, avvertendo però che “non dobbiamo illuderci che il rallentamento della diffusione ci faccia rallentare le misure di distanziamento sociale”.
“Un positivo ora può infettare solo una persona” – Il numero uno dell’Iss ha anche spiegato che l’indice di trasmissione del virus, il cosiddetto R con zero, “è vicino all’uno ma dobbiamo arrivare sotto il valore uno”. Tradotto vuol dire che un positivo ha la potenzialità di infettare una persona. “Dobbiamo mantenere tale indice sotto l’uno, intorno allo 0,5, con misure efficaci”. Per raggiungere invece il valore zero contagi, ha detto, “ci vorranno mesi”.
Si studia il piano per ripartire, i timori per le feste – Così adesso si pensa a come mettere a punto un piano per avvicinarsi al momento in cui qualcosa potrà riaprire. Nelle prossime settimane si penserà alla data buona per permettere l’uscita dalle proprie abitazioni. Le indiscrezioni sono convergenti sul 4 maggio come il primo giorno di una lentissima ripartenza e di graduali riaperture. Come spiega Il Fatto Quotidiano in edicola, infatti, il timore principale del Comitato tecnico-scientifico e dell’esecutivo è rivolto alle festività del 25 aprile e del 1° maggio, che in caso di libertà di movimento potrebbero spingere molti ad assembramenti che vengono ritenuti prematuri. Ci sono, del resto, i dati delle violazioni accertate nei weekend, anche l’ultimo, a testimoniare come il sabato e la domenica si registri un’impennata di trasgressori delle misure.
Di Maio: “Arrivate 6 milioni di mascherine” – “Solo oggi, tra Malpensa e Pratica di Mare, sono arrivati 350 ventilatori polmonari e circa 6 milioni di mascherine. Altro materiale sanitario arriverà già domani”. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi di Maio, che ha voluto dire “grazie al personale dell’Agenzia Dogane e Monopoli che ha rapidamente sdoganato i pacchi e sta consegnando tutto il materiale al Dipartimento Protezione Civile che, ricordo, si occupa della distribuzione sul territorio italiano”, ha concluso il ministro.
In Fiera a Milano primi pazienti lunedì – Tra domenica e lunedì la Regione Lombardia inaugurerà l’ospedale costruito nella Fiera di Milano. “Abbiamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta”, ha detto Guido Bertolaso, scelto come consulente dal governatore Attilio Fontana. Nella fase iniziale “si parte con 24 posti” , per arrivare poi a un totale di circa 200 posti, ha spiegato il dg del Policlinico Ezio Belleri. Se la struttura verrà attivata a regime saranno chiamati ad operare circa 200 medici anestesisti e rianimatori, 500 infermieri e circa altre 200 figure professionali. In Fiera si è “lavorato in maniera indefessa – ha aggiunto Fontana – e qui è stato realizzato un ospedale di altissima qualità e tecnologia che potrà diventare un punto di riferimento per la rianimazione per tutto il Paese, tanto è vero che il Governo ha già detto di voler riprodurre ciò che è stato fatto in fiera al centro Italia e al sud Italia”. Il governatore oggi ha portato avanti una nuova polemica con l’Iss, per l’attesa della certificazione a un’azienda lombarda in grado di produrre 900mila mascherine al giorno.
CRONACA ORA PER ORA
22.30 – Berlusconi: “Difficile intesa sugli eurobond”
“Vediamo cosa si deciderà per gli Eurobond. Il fatto, però, che i capi di governo abbiano rinviato la decisione di 15 giorni mi fa pensare che sarà difficile trovare un accordo. Tuttavia, personalmente, non ritengo che si tratti di una scelta indispensabile per la ripresa”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in collegamento con il Tg5.
21.45 – L’assessore della Lombardia Giulio Gallera sulla circolare del Viminale: “Non è questo il momento di abbassare la guardia”
“Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante, vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”
20.30 – Positiva la presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia
L’Ufficio stampa della Corte costituzionale comunica che, dopo alcuni sintomi, la presidente Marta Cartabia è stata sottoposta al test del coronavirus ed è risultata positiva. Al momento, la presidente è in buone condizioni generali e si trova in isolamento nella sua abitazione a Milano, da dove continuerà a seguire i lavori e l’attività della Corte costituzionale, secondo la programmazione prevista, attraverso i sistemi telematici già predisposti.
19.48 – Conte a Germania: “Non stiamo scrivendo manuale di economia ma libro di storia”
“Io e la Merkel abbiamo espresso due visioni diverse durante la nostra discussione. Ne approfitto e lo dico a tutti cittadini tedeschi: noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende da alcune anticipazioni, in un’intervista che andrà in onda sulla tv tedesca Ard alle 20:15.
19.37 – Di Maio: “Oggi arrivati 350 ventilatori e circa 6 milioni di mascherine”
“Solo oggi, tra Malpensa e Pratica di Mare, sono arrivati 350 ventilatori polmonari e circa 6 milioni di mascherine. Altro materiale sanitario arriverà già domani”. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi di Maio, che ha voluto dire “grazie al personale dell’Agenzia Dogane e Monopoli-ADM che ha rapidamente sdoganato i pacchi e sta consegnando tutto il materiale al Dipartimento Protezione Civile che, ricordo, si occupa della distribuzione sul territorio italiano”.
19.19 – Accordo Governo-Regioni su fondo sanitario: 3,5 miliardi in più
La Conferenza Stato-Regioni ha ratificato l’accordo tra Governo, Regioni e Province autonome, su proposta del Ministro della Salute, di linee progettuali per l’utilizzo da parte delle Regioni delle risorse vincolate, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per il 2020. Il livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale cui concorre lo Stato è rideterminato in complessivi 117 miliardi e 407 milioni, superiore ai 114 miliardi e 474 milioni dell’anno precedente pari a 3,5 miliardi in più.
19.07 – Bernabei (Comitato tecnico): “Case di riposo zona molto grigia”
“Abbiamo 300 mila ospiti nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali), età media 85 anni, il 60% ha l’Alzheimer: il territorio che le ospita va rafforzato. Dobbiamo far sì che questi 300 mila ospiti abbiano punti di riferimento, oggi le Rsa sono una zona molto grigia dove l’intervento è molto complicato, ci sono disparità da zona a zona di ogni tipo. Un terreno assolutamente da arare” dopo l’emergenza. Così Roberto Bernabei, geriatra del Comitato tecnico scientifico, sulla strage da coronavirus nelle Rsa.
18.49 – Renzi lancia 10 idee su come ripartire
“Non possiamo restare chiusi in casa per anni ma dobbiamo trovare un modo per uscire in sicurezza e lavorare rispettando le regole Per farlo bene, bisogna evitare gli errori fatti durante l’emergenza sanitaria. E dunque bisogna organizzarsi e prevedere, non solo rincorrere. Ecco perché avanzo dieci idee concrete sul COME ripartire. Perché per me la politica è proposta coraggiosa, non sondaggismo esasperato. Mi critichino pure, ma almeno si confrontino sulle idee!”. Lo scrive Matteo Renzi nell’Enews.
18.34 – Bernabei (Comitato tecnico): “Quando riaprire? Iniziato a lavorare sul tema”
“Quando iniziare a riaprire l’Italia? Questo è un argomento su cui il Comitato tecnico ha iniziato a lavorare da ieri su sollecitazione del ministro della Salute, ci lavoriamo per dire cose semplici, efficaci e che abbiano senso. Abbiamo appena cominciato”. Lo ha detto Roberto Bernabei del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo alla domanda di un giornalista.
18.26 – Viminale: “Sì a camminata genitori-figli, no jogging”
È “da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”. lo prevede una nuova circolare inviata dal Viminale ai prefetti per “chiarimenti” sui divieti di assembramento e spostamenti. E “l’attività motoria generalmente consentita”, precisa il testo, “non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)”. Possibile invece camminare “in prossimità della propria abitazione”.
18.20 – Lombardia, app per tracciare contagio
Un’app sul cellulare “per tracciare la mappa del rischio di contagio”: si chiama allertaLOM e il vicepresidente della regione Lombardia Fabrizio Sala ha chiesto ai lombardi di scaricarla. “Dobbiamo chiedervi impegno, sforzo, di scaricare questa app su cellulare che si chiama allertaLOM”. La app raccoglierà i dati forniti dai cittadini in modo anonimo.
18.12 – Contagiati complessivi in Italia sono 105.792
Sono complessivamente 77.635 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.107. Lunedì l’incremento era stato di 1.648. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 105.792. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.
18.10 – Le vittime salgono 12.428: in 24 ore 837 morti
Sono 12.428 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 837. Lunedì l’aumento era stato di 812. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.
18.09 – Sono 15.729 le persone guarite, 1.109 in più di ieri
Sono 15.729 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.109 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.590.
17.53 – Lombardia, Gallera: “Dato terapie intensive ci porta ad avere speranza”
Il dato delle terapie intensive si va a ridurre ed è un elemento significativo”: è quanto ha sottolineato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, aggiungendo però che questo dato “non può oggi portarci a dire che siamo nella fase in cui c’è meno bisogno”. “C’è un dato che ci porta ad avere speranza”, ha aggiunto Gallera e cioè che dal 24 marzo “c’è un trend di minore accesso alle terapie intensive” e “i sacrifici e gli sforzi che abbiamo fatto iniziano a produrre un risultato”.
17.32 – Lombardia, per la prima volta negativo saldo accessi in terapia intensiva
E’ negativo per la prima volta dall’inizio dell’emergenza coronavirus il dato degli accessi in terapia intensiva in Lombardia: ieri c’erano infatti 1330 pazienti ricoverati in rianimazione e oggi sono invece 1324, 6 in meno. Aumenta di poco invece il dato dei ricoverati in reparti non di terapia intensiva: sono 68 in più, per un totale di 11883.
17.27 – Lombardia, cala ancora la crescita dei contagi. 381 nuove vittime
Per il sesto giorno consecutivo è ancora in calo la crescita dei contagi in Lombardia: i nuovi casi positivi sono 1047, per un totale di 43208 contagiati in regione. Ieri l’aumento era stato di 1.154, l’altro ieri di 1592. In calo anche il numero di morti che sono 381, per un totale di 7199. Ieri erano stati 458, l’altro ieri 416.
17.03 – Salvini: “Al governo proporremmo emissioni ‘bot di guerra’”
“Domani mattina all’incontro con il governo porteremo la proposta di una emissione speciale di titoli di Stato per gli italiani con condizioni vantaggiose per chi sosterrà questi ‘titoli di guerrà, penso a ‘Bot di guerrà”. Così Matteo Salvini. “Preferisco indebitarmi con gli italiani piuttosto che mettere a garanzia ospedali, pensioni e futuro dei nostri figli. Come ha detto Draghi, la parola debito non è una bestemmia, ma c’è modo e modo di fare debito: possiamo infilare l’Italia nel tunnel del Mes oppure scegliere un’altra strada”.
16.37 – Iss: “Indice di trasmissione vicino all’uno”
L’indice di trasmissione del nuovo coronavirus, il cosiddetto R con zero, “è vicino all’uno (ndr ovvero un positivo ha la potenzialità di infettare una persona) ma dobbiamo arrivare sotto il valore uno”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa epidemiologica presso l’Istituto. “Dobbiamo mantenere tale indice sotto l’uno, intorno allo 0,5, con misure efficaci”. Per raggiungere invece il valore zero contagi, ha detto, “ci vorranno mesi”
16.12 – Brusaferro (Iss): “Si pensa a test più rapidi per ricerca anticorpi”
Per fare indagini di popolazione “ampie servono test più rapidi per la ricerca degli anticorpi. Stiamo pensando di fare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa all’Istituto superiore di sanità per fare il punto epidemiologico dell’epidemia di Covid-19.
15.48 – Brusaferro (Iss): “Siamo arrivati al picco, non è una punta bensì un pianoro”
“Dire che siamo arrivati al plateau vuol dire che siamo arrivati al picco, ma il picco non è una punta bensì un pianoro da cui ora dobbiamo discendere”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa all’Istituto.
15.27 – Brusaferro (Iss): “Stiamo arrivando al plateau, non allentare misure”
“La curva ci mostra che stiamo arrivando a una sorta di plateau. Questo significa che le misure stanno funzionando ma non dobbiamo illuderci che il rallentamento della diffusione ci faccia rallentare le misure di distanziamento sociale”. Lo dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, in conferenza stampa.
15.08 – Da inizio crisi 237 agenti di Polizia contagiati, una vittima
Dall’inizio dell’emergenza le donne e gli uomini della Polizia risultati positivi al coronavirus sono 237: di questi 182 sono in isolamento domiciliare, 46 sono ricoverati con sintomi significativi, uno è deceduto e altri 8 si sono negativizzati e hanno terminato l’isolamento. Il dato è stato fornito dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza
14.45 – Morto Gian Carlo Ceruti, ex presidente della Federciclismo
Lutto nel mondo del ciclismo. E’ morto Gian Carlo Ceruti, ex presidente della FCI, vinto dal virus questa mattina all’ospedale di Crema dopo diversi giorni di ricovero. Aveva 67 anni. Lo comunica la Federciclismo.
14.31 – Quinta vittima tra pazienti di una casa di riposo nell’Aretino
Quinto decesso tra i pazienti della Rsa di Bucine (Arezzo): all’ospedale San Donato di Arezzo, dice era stato ricoverato, è morto Ivo Giorgi, 95 anni, ex presidente della Sangiovannese calcio. Era uno dei due degenti della casa di riposo che erano stati portati in gravi condizioni in ospedale. La conferma arriva dal sindaco di Bucine. Ivo Giorgio era considerato il presidente storico della Sangiovannese, carica che aveva rivestito negli anni 70. Nella Rsa di Bucine sono risultati in 30 positivi, tra cui 22 degenti e otto operatori.
14.14 – Arcuri: “Su semplificazione procedure oggi incontro con Iss”
“Quanto alla semplificazione delle procedure questo pomeriggio avrò un incontro con il presidente dell’Istituto superiore di Sanità con il quale collaboriamo affinché le procedure possano essere ancora più semplificate o meglio possano essere allineati i tempi di reazione di tutti noi, perché la semplificazione normativa diventi anche semplificazione operativa”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa.
14.03 – Fontana: “Da Iss giorni, per mascherine serve risposta in poche ore”
“Purtroppo l’Iss ha detto che la prima riunione per valutare questa mascherina è stata rinviata alla settimana ventura. Da lì inizia questo iter che mi auguro possa essere reso rapido. Io credo che non si debba dire ‘diamo una risposta tra qualche settimanà pensando di farci un piacere, ma che si dovrebbe dire ‘vi diamo una risposta tra qualche orà”. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana in un passaggio del suo intervento in Consiglio regionale, tornando sull’attesa per la certificazione dell’Iss a un’azienda lombarda in grado di produrre 900mila mascherine al giorno.
13.48 – Zaia: “In Veneto al via test sierologici”
“La nostra Unità di crisi ha approvato oggi l’avvio del progetto scientifico per la ricerca molecolare con prova sierologica attraverso il prelievo del sangue” per capire se si hanno già gli anticorpi e l’immunizzazione al covid-19. Lo ha annunciato il governatore del Veneto Luca Zaia. La fase sperimentale, ha detto, partirà “con i dipendenti della sanità e le case di riposo”.
13.40 – Piemonte, Cirio: “Chiederò poteri straordinari per emergenza economica”
Per gestire l’emergenza coronavirus dal punto di vista economico “abbiamo bisogno di poteri straordinari. Se pensiamo di mettere in pratica il Piano di competitività con le regole tradizionali, tra due anni saremo ancora qui a sperare che qualcuno riapra”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in collegamento telefonico per la seduta del Consiglio regionale.
13.34 – Rocca (Croce Rossa): “Soccorritori intimiditi e minacciati, intollerabile”
“Sono troppe le notizie che giungono da alcune parti d’Italia e che ci narrano di esecrabili intimidazioni ai danni dei soccorritori di ritorno dalle ‘zone rossè, trattati come ‘untorì e minacciati dai datori di lavoro di licenziamento o dai vicini di casa di ritorsioni. Questo stigma è intollerabile, assurdo e a dir poco autolesionista, visto che perpetrato ai danni di chi si prende cura di tutto il Paese senza sosta e con una tenacia incredibile”. Lo dichiara il Presidente della Croce Rossa italiana, Francesco Rocca.
13.28 – Regione Lazio: “Stop a sbarchi delle navi da crociera”
“Bisogna smetterla con questi sbarchi dei crocieristi, non è accettabile. Le persone devono tornare nei loro Paesi. Devono andare via, e punto, dalle crociere non devono arrivare”. Lo ha detto a margine di una iniziativa l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. “Daremo assistenza sulle navi – ha aggiunto – come già abbiamo fatto, facciamo i corridoi sanitari, ma non possono farli scendere dalle navi, portarli a Roma senza sapere quando se ne vanno. Queste persone devono scendere quando hanno già una carta d’imbarco e il piano di volo”.
13.15 – Domani incontro Conte-opposizioni
A quanto apprende l’Adnkronos, l’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i leader di opposizione -Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani- si terrà domani mattina a Palazzo Chigi.
12.58 – Arcuri: “Abbiamo Dpi per 2 mesi”
“Abbiamo una dotazione di dispositivi di protezione individuale che crediamo ci serva per due mesi. Basterà? Ce ne servirà dell’altra? Lo scopriremo solo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. I dati sulla diffusione del virus sono sotto gli occhi di tutti sia nella parte negativa che in quella positiva, se c’è”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo a una domanda sulla possibile durata dell’emergenza e di conseguenza del suo incarico
12.26 – Arcuri: “Arrivati 300 milioni di mascherine”
L’Italia ha acquistato 300 milioni di mascherine e i dispositivi “arriveranno progressivamente nei magazzini della protezione civile e verranno distribuiti con il criterio che abbiamo concordato con la totalità delle regioni, anche per garantirci assoluta trasparenza ed evitare asimmetrie”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa sottolineando che con questi numeri è stata “consolidata una sufficiente quantità di dispositivi”.
12.05 – Confindustria: “Pil -6% se emergenza fino a maggio”
Nel 2020 il Pil italiano segnerà in modo “inevitabile” un “netto calo”, pari a -6%, secondo l’ipotesi che la fase acuta dell’emergenza coronavirus termini a maggio. E’ quanto stima il Centro studi di Confindustria nel rapporto ‘Le previsioni per l’Italia. Quali condizioni per la tenuta ed il rilancio dell’economia?’. Si tratta, spiega Confindustria di un crollo “superiore a quello del 2009 e del tutto inatteso a inizio anno”
11.48 – Ospedale in fiera: domenica 24 letti, a regime 200
Nella fase iniziale, ossia tra domenica e lunedì, “si parte con 24 posti” e quando sarà completato il “primo blocco, si arriva poi a 53 posti” e la seconda e terza fase porteranno ad avere altri 104 e 48 letti di terapia intensiva, per un totale di circa 200 posti. Lo ha spiegato il dg del Policlinico Ezio Belleri alla presentazione del centro di terapia intensiva che è stata realizzato nei padiglioni di Fiera Milano.
11.42 – Torino sospende la Tari anche alle famiglie
Dopo le attività commerciali, anche per le famiglie torinesi sono stati sospesi i termini ordinari di versamento delle prime due rate dell’acconto della tassa sulla raccolta rifiuti (Tari) la cui scadenza era prevista il 30 aprile e il 29 maggio. Lo ha deciso oggi la Giunta comunale su proposta dall’assessore al Bilancio, Sergio Rolando.
11.30 – Sala: “C’è più voglia di parlare di ripresa”
“Oggi se non altro dalla lettura dei giornali si comincia a respirare un’aria diversa, c’è più voglia o addirittura necessità di parlare di ripresa, di ripartenza. Anche se è ovvio che nessuno ignora che siamo in una situazione ancora molto complessa”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social per parlare ai cittadini dell’emergenza Coronavirus e di come la affronta il Comune.
11.24 – Altri 3 medici morti: totale è 66
Si allunga il ‘bollettino di guerrà dei medici caduti per Covid-19, in tutta Italia, che sale a ben 66 morti. Si registrano infatti altri 3 nuovi decessi nelle ultime ore, che vanno ad allungare l’elenco dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), pubblicato sul suo sito e listato a lutto. Gli ultimi camici bianchi deceduti sono: Gaetana Trimarchi, medico di medicina generale di Messina; Norman Jones, cardiologo, ex primario della cardiologia del Centro Trabattoni Ronzoni di Seregno (Como), e Roberto Mileti, ginecologo di Roma.
11.06 – Bertolaso: “Su ospedale in Fiera promessa mantenuta”
“Abbiamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta”. Lo ha scritto Guido Bertolaso in un messaggio letto alla presentazione dell’ospedale Fiera Milano costruito in 10 giorni per l’emergenza Coronavirus. Un ospedale “specialistico”, ha scritto, che potrà essere “replicato a livello nazionale e internazionale”. E ancora: “Fiero di essere italiano, quando il Paese chiama io rispondo”.
11 – Bandiera a mezz’asta per lutto: molte adesioni
Bandiere a mezz’asta alle 12 in tutta Italia “uniti nel lutto e sostegno reciproco” nella lotta contro il coronavirus: l’iniziativa partita dall’Anci viene raccolta da tantissime istituzioni, dai comuni sloveni al confine fino al Vaticano. Tra i primi a mettere a lutto le bandiere è stato il Quirinale: sul balcone della piazza sono state fatte scendere a mezz’asta dai corazzieri.
10.25 – Boccia: “Presto per dire cosa e quando riaprirà”
“Oggi è ancora presto per dare indicazioni su quali attività si potranno riaprire e soprattutto con quali tempistiche; il comitato tecnico scientifico farà valutazioni rigorose ed elaborerà delle linee guida con il ministero della Salute su come fare e a quali condizioni, così come è stato fatto sulle chiusure”. E’ quanto spiega a ‘Centocittà’ su Radio Uno Rai il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.
10.19 – Catalfo: “Amplieremo la cig”
“Conto nel decreto di aprile di rifinanziare in modo importante la cassa integrazione” e di allungarne la durata per altre settimane. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, intervistata da Unomattina sottolineando che al momento la cassa è prevista per nove settimane e che grazie all’accordo con l’Abi e i sindacati i primi assegni potranno partire in un paio di settimane.
10.10 – Zaia: “Stiamo pensando a test sierologici”
Una patente che attesti di non essere contagiato. “Stiamo lavorando a questo piano, cioè fare dei test sierologici, mettendo a punto un protocollo, e che prevede il prelievo del sangue e la possibilità di testare e verificare la presenza di anticorpi assieme a un tampone negativo, ci indica che l’individuo è immunizzato: test che dovremo fare a tappeto, stiamo predisponendo il tutto, un piano che presenteremo nei prossimi giorni”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia oggi a Radio Anch’io.
9.55 – Crimi: “Reddito di emergenza? Penso a 780 euro”
Per il reddito di emergenza “a mio parere chiunque dovrebbe avere almeno 780 euro” e “me lo immagino come una misura di tipo universale: rivolto a tutti coloro che nell’ultimo mese non hanno percepito un reddito e che non sono coperti da altre misure”. La platea che potrebbe essere coinvolta riguarda “diverse categorie. In primo luogo tutti coloro che lavorano nel mondo del turismo che hanno una ciclicità stagionale, e che quando è esplosa la crisi non avevano contratti attivi. Sono i primi che dobbiamo proteggere”. Così in una intervista a The Post Internazionale il capo politico del M5s Vito Crimi.
9.50 – Gallera: “Numeri incoraggianti, non molliamo”
“Sicuramente le notizie sono confortanti. Se la curva scende è perché abbiamo avuto un atteggiamento serio e rigoroso quindi bravi a tutti, adesso è arrivato il momento non solo di non mollare ma di insistere ancora di più”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in collegamento a Mattino Cinque parlando dei dati dei contagi da Coronavirus in Lombardia.
9.45 – Gallera: “Ospedale in Fiera è al servizio del Paese”
L’ospedale realizzato alla Fiera di Milano per far fronte all’emergenza Coronavirus “è al servizio del Paese, se dovesse succedere che in altre Regioni non hanno posti letto di terapia intensiva, è a loro disposizione. E’ a disposizione dell’Europa, vedete cosa succede in Spagna, in Inghilterra, dove il tema è stato più sottovalutato e il virus si sta diffondendo con una grande forza”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in collegamento con la trasmissione Mattino Cinque, rispondendo al giornalista che gli ha chiesto cosa ne sarà dell’ospedale dopo l’emergenza.
9.40 – Di Maio: “Grande solidarietà dagli Stati Uniti”
“Nonostante gli Stati Uniti siano tra i Paesi più colpiti al mondo dal coronavirus, hanno dimostrato grande solidarietà e generosità nei confronti dell’Italia e del nostro popolo”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb, ricordando che “questa notte il presidente Donald Trump ha annunciato che gli USA invieranno in Italia materiale sanitario per 100 milioni di dollari”.
9.10 – La Borsa di Milano apre in positivo
I primi scambi ampliano l’avvio positivo di Piazza Affari: l’indice Ftse Mib cresce di oltre il 2%, con Eni (+4% a 8,9 euro) ed Exor (+3,7%) a trainare il listino. Bene anche Mediobanca in accelerazione, Nexi, Fineco, Azimut e Leonardo, tutti su rialzi superiori ai tre punti percentuali. Qualche realizzo su Recordati, che oscilla attorno alla parità.
8.46 – Galli: “Indicazioni importanti nei prossimi 10 giorni”
“I prossimi dieci giorni ci daranno indicazioni importanti, anche per capire cosa si potrà fare verso una graduale riapertura. È prematuro parlarne, ma è giusto programmare”. Cosi Massimo Galli, direttore del Dipartimento di malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘Circo Massimò su Radio Capital.