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Coronavirus, l’ex portiere Rustu ricoverato in gravi condizioni. La moglie: “Siamo nelle mani di Allah e dei medici”

Rustu, 46 anni, era stato criticato con grandi proteste sui social dopo che al suo ritorno dagli Usa non si era messo in quarantena: ma ora le proteste hanno lasciato spazio alla preoccupazione, con milioni di turchi col fiato sospeso per l'evoluzione delle sue condizioni cliniche

di F. Q.

È’ stato ricoverato in ospedale a causa di complicanze legate al coronavirus il leggendario (ormai ex) portiere turco Rustu Reçber. A dare l’annuncio è la moglie: “Mi sarebbe piaciuto darvi notizie migliori, ma mi dispiace dire che mio marito è ricoverato in ospedale per Covid-19”, ha comunicato su Instagram Isil. “Tutto era normale, poi improvvisamente ha sviluppato i sintomi molto velocemente. Siamo ancora sotto shock“, ha scritto, aggiungendo che lei e i due figli sono risultati negativi al tampone. “È in ospedale e non ci è permesso di vederlo. Questa è la parte più difficile, non riuscire a stare con lui. Siamo nelle mani di Allah e dei medici. Speriamo che tutto passi in fretta”.

Rustu, 46 anni, era stato criticato con grandi proteste sui social dopo che al suo ritorno dagli Usa non si era messo in quarantena: ma ora le proteste hanno lasciato spazio alla preoccupazione, con milioni di turchi col fiato sospeso per l’evoluzione delle sue condizioni cliniche. Ex di Barcellona, Fenerbahce e Besiktas, detiene il record di presenze con la nazionale turca: 120 in 18 anni di carriera. Nel 2003 è stato premiato dalla Fifa come miglior portiere del mondo e l’anno dopo è stato inserito nella lista dei 125 più grandi giocatori viventi.

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