Dalla convocazione di decine di persone per un "tour" nell'area allestita in tempi record sono scaturiti diversi momenti in cui la distanza che le autorità sanitarie caldeggiano, da settimane, come la minima da mantenere per evitare un possibile contagio non è stata mantenuta
I letti sono ancora vuoti, inizieranno a riempirsi tra domenica e lunedì. Almeno i primi 24. Ma attorno all’ospedale costruito da Regione Lombardia all’interno della Fiera di Milano è polemica. Non per i costi, sostenuti in larga parte da donazioni private, né per la funzionalità del mega-reparto di terapia intensiva. Ma per le immagini della conferenza stampa con cui Attilio Fontana ha spiegato nei dettagli il progetto, ora che è sostanzialmente completato.
Le sedie, va detto, erano state disposte a distanza di un metro l’una dall’altra. Ma dalla convocazione di decine di persone per un “tour” nell’area allestita in tempi record sono scaturiti diversi momenti in cui la distanza di sicurezza che le autorità sanitarie caldeggiano, da settimane, come la minima da mantenere per evitare un possibile contagio non è stata mantenuta.
Sul punto, impossibile incolpare la Lombardia che tuttavia da settimane ha messo fine, ad esempio, al punto stampa all’interno del nuovo grattacielo sede della Regione. I dati quotidiani vengono diffusi dall’assessore al Welfare Giulio Gallera in diretta streaming alle 17.30. Di certo, le immagini che scorrono dietro il governatore Fontana durante un intervento su Rai2 e alcuni scatti fotografici dimostrano come le distanze, durante l’evento, non sia state sempre rispettate in maniera tassativa.
Così sul Web fioccano i commenti di critica, in un momento in cui gli “assembramenti” vengono severamente puniti e tutte le istituzioni hanno azzerato le conferenze stampa vìs-à-vis, ad iniziare dalla Presidenza del Consiglio che da oltre dieci giorni tiene gli appuntamenti con i giornalisti attraverso call conference.
E c’è chi ricorda un passaggio del primo decreto che stabilì la ‘chiusura’ della Lombardia: “Sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto” con “particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie”. E ancora: “In ogni caso, va garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.