Un minuto di silenzio davanti alle bandiere a mezz’asta sulle facciate di tutti i Comuni, ma anche del Quirinale, di Palazzo Chigi e dei ministeri. Alle 12 in punto, mentre anche le reti televisive si sono fermate, è scattato il momento di raccoglimento in segno di lutto per le oltre 11mila vittime della pandemia di coronavirus.
L’iniziativa è stata promossa dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, e sposata dall’Anci che l’ha estesa a tutti i Comuni italiani. “Abbiamo voluto un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di questa epidemia – ha detto il presidente dell’associazione dei Comuni e sindaco di Bari, Antonio Decaro – Lo abbiamo voluto fare noi sindaci che siamo i custodi delle angosce e delle preoccupazioni ma anche i custodi della speranza dei nostri concittadini”.
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Un modo per “abbracciarsi idealmente tutti insieme”, ha spiegato. “Volevano dare anche un messaggio di speranza e un ringraziamento agli operatori sanitari e ai medici che stanno lavorando e dire a tutti che se rispetteremo le prescrizioni, interromperemo la catena del contagio – ha concluso Decaro – e potremo metterci alle spalle questa emergenza e cercare di tornare a fare le cose che facevamo quotidianamente”.
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha ringraziato il Quirinale e Palazzo Chigi per aver aderito all’iniziativa: “Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio per le vittime dell’epidemia, cui non possiamo dedicare un funerale, e per le loro famiglie. Grazie al Quirinale, a Palazzo Chigi, all’Anci e tutti i sindaci d’Italia per la partecipazione al dolore delle nostre comunità”, ha scritto su Twitter.