Lo scorso 16 marzo Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, ha ‘accusato’ Giuliana De Sio di aver portato il coronavirus nel casertano: “La ricostruzione dei contatti spetta all’Asl, ma faccio notare che l’attrice ha raccontato di aver contratto il virus a metà febbraio ed è stata al teatro Garibaldi a Santa Maria Capua Vetere il 24 febbraio”, scriveva il primo cittadino su Facebook. E Giuliana De Sio, oggi che finalmente sta bene e ha superato la malattia, ha deciso di rispondere con un lungo post: “Signori e signore statemi a sentire un attimo. Io so che su questa pagina circolano centinaia di migliaia di anime il 99,9 per cento gentili, civili e di indole buona, e che ringrazio sempre per farmi l’onore della loro amicizia. Ma c’è una piccola fascia oscura che parla e insulta fino al vilipendio chi giudica ”più fortunata” senza nemmeno preoccuparsi che quello che scrive è così grave da essere passibile di denuncia penale“. Inizia così, il lungo sfogo dell’attrice. Che racconta come si sono svolte i fatti non tralasciando alcun dettaglio: “ORA I FATTI: il 19 febbraio ero in tournee con lo spettacolo “LE SIGNORINE “ E SONO PASSATA PER CREMONA, dove presumibilmente potrei essere stata contagiata. Ma questa cosa io l’ho saputa ovviamente due settimane dopo, quando dopo una febbriciattola durata cinque o sei giorni (che davo per scontato fosse una normale influenza, perché del virus ancora si parlava in termini non certamente allarmistici) ho comunque interrotto la tournee a Messina dove mi ha visitato un dottore diagnosticandomi l’influenza, e sono tornata a Roma. Siamo ai primi di marzo, la febbre saliva. ho chiamato il medico di base che mi ha visitata e abbiamo deciso di chiamare lo Spallanzani che mi ha inviato una ambulanza, mi hanno fatto una tac, il tampone e mi hanno diagnosticato una polmonite e la positività al test. I problemi respiratori a quel punto si stavano aggravando e ho avuto bisogno dell’ossigeno e dell’isolamento e su quanto ho sofferto non dirò una parola“.
Il post continua, e l’attrice dimostra forza nel rispondere a chi le ha dato dell'”assassina” senza alzare mai i toni: “Era il 3 marzo quindi sia chiaro agli scellerati che mi “accusano “ di avere portato il virus a Santa Maria Capua Vetere che tra l’altro probabilmente quando sono arrivata lì non avevo nemmeno ancora né i sintomi né la coscienza di star covando un virus che si sarebbe di lì a poco rivelato come un flagello. Ed è molto probabile , anche se irrilevante per me, che io possa essere stata contagiata proprio in qualche teatro nel dopo spettacolo, con tanta gente carina che veniva ad abbracciarmi e a farsi le foto in camerino. Tutte persone ovviamente inconsapevoli di quello che stava avvenendo e verso le quali non ho la cretinaggine di nutrire alcun rancore. Ho passato un inferno che non riesco ad augurare nemmeno a quegli scellerati che mi danno dell’“assassina” e che evidentemente non sanno quello che fanno. Continuate a volermi bene, voi che sapete farlo, e io ne vorrò a voi. A proposito, per quelli che non hanno seguito la vicenda, sono “completamente” guarita”.