Televisione

Barbara d’Urso, petizione per chiudere i suoi programmi. Lucio Presta: “‘Suora laica’ in paillettes che produce orrore televisivo”. Poi si fa una domanda

"Si potrebbe obiettare che forse è l’Editore in persona che desidera mettere in onda questo scempio mal digerito anche dagli altri Talents delle reti Mediaset, ma conoscendo da ormai almeno 15/20 anni l’attuale board e proprietà mi sento di dire che lo trovo impossibile da accettare e da crederlo anche perché lo stile di PierSilvio è davvero altra categoria", ha scritto su Facebook il manager di Paolo Bonolis

di Giuseppe Candela

Non si placano le polemiche contro Barbara D’Urso, nel mirino nei giorni scorsi anche per la preghiera in diretta con Matteo Salvini. Episodio che si è aggiunto all’informazione, se non sbagliata comunque parziale, sulla candeggina da usare per la pulizia delle zampe dei cani. Il tutto con gli ascolti non certo entusiasmanti di Pomeriggio 5 e Live-Non è la D’Urso. Nelle scorse ore su Change.org è stata lanciata una petizione che chiede ai vertici Mediaset in maniera esplicita la chiusura dei programmi della presentatrice napoletana.

“Purtroppo sappiamo la caratura culturale dei suoi programmi ma questa volta ha superato il limite invitando in diretta Salvini e PREGANDO in diretta insieme a lui. Ricordiamoci che l’Italia è un paese laico e che abbiamo i nostri luoghi di culto e sacerdoti. Questa operazione ha sfruttato ancora una volta il potere della religione sugli anziani, così da rafforzare la sua personalità e il suo programma, indegno culturalmente”, si legge nella petizione che si conclude con la richiesta “dopo che per anni ha sfruttato lo spazio per avere sempre più potere fino a creare una ridicola esperienza religiosa in diretta, con un politico”.

Sulla reale utilità sorgono molti dubbi, trattandosi di una tv commerciale che basa le sue valutazioni su criteri più ampi ma l’opinione sembra essere particolarmente diffusa considerando che in questo momento hanno firmato addirittura 250 mila persone. L’Eterno riposo recitato in diretta aveva suscitato numerose reazioni di indignazione, Paolo Bonolis ha scelto un tono più ironico ma non meno duro: “Francamente non l’ho visto ma me l’ha raccontato mia moglie stamattina. Ha detto ‘Mannaggia la miseria, non sai cosa è successo ieri’. Secondo me, stanno cercando di soppiantare il Santo Padre. Vuole impossessarsi anche del Vaticano, non solo di Canale 5”, ha detto a Un giorno da pecora su Radio1.

Il manager Lucio Presta, che assiste anche Paolo Bonolis, ha scelto Facebook per un “pensierino del mattino in tempo di Coronavirus” con un attacco alla conduttrice e a una parte della dirigenza Mediaset: “Posto che l’orrore televisivo che produce ogni giorno, ogni mese, ogni anno la suora Laica in paillettes (naturalmente nulla a che fare con le Suore Laiche vere che sono esempi da seguire) è ormai da tempo sotto gli occhi di tutti e quindi vorrei non tornare sull’argomento quello che mi domando ogni giorno è: come mai una Testata giornalistica VIDEONEWS accetta di mettere la firma su tanto poco e tanto orrore? Conosco da molti anni gli uomini che sono a capo di quella testata giornalistica, anzi devono a chi scrive se hanno la gestione del pomeriggio di Canale5, da anni ormai, essendo io quello che chiese ed ottenne da Mediaset il passaggio dalla gestione TG5 a quella di Videonews per sopraggiunte divergenze con CDR del Tg di allora durante la conduzione Perego, e posso dimostrare che ci sono delle persone capaci che sanno fare Tv e quindi è difficile da comprendere.”

La sfogo dell’agente calabrese continua: “Si potrebbe obiettare che forse è l’Editore in persona che desidera mettere in onda questo scempio mal digerito anche dagli altri Talents delle reti Mediaset, ma conoscendo da ormai almeno 15/20 anni l’attuale board e proprietà mi sento di dire che lo trovo impossibile da accettare e da crederlo anche perché lo stile di PierSilvio è davvero altra categoria. Il mistero allora si infittisce, perché la Testata, il cdr, l’ordine dei giornalisti etc permettono ciò? Io faccio da tempo la mia parte e nessuno dei miei assistiti va ospite dalla Signora delle paillettes e la mia parte credo di averla fatta, ora che la facciano gli altri. Oppure serve a qualcosa o qualcuno che ci sia in onda questo scempio ? Tacere equivale ad essere complici di tale orrore e personalmente non amo esserlo. Ah saperlo.”

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