CRONACA ORA PER ORA - Mentre in Italia la curva dei contagi torna ad appiattirsi e continua a crescere il numero dei defunti, il governo lavora ai provvedimenti da portare sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri. Conte vede i capigruppo della maggioranza: "Velocizzare erogazione delle risorse". A Bologna è morto il primo detenuto positivo: un caso che riapre le polemiche sulla gestione delle strutture penitenziarie. A Milano c'è la prima vittima tra i tassisti. Intanto sale a 69 il numero dei medici che hanno perso la vita per il covid-19
Dopo l’ufficializzazione che la quarantena per gli italiani durerà almeno altre due settimane, il governo prepara i provvedimenti da portare sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri. Che al momento è in programma per venerdì 3 aprile, ma potrebbe slittare nel weekend. Al centro della discussione il decreto per la liquidità delle imprese e quello per la scuola. In particolare su quest’ultimo sono state diffuse alcune indiscrezioni: stando alla bozza circolata in queste ore, se non dovesse esserci un rientro in classe per il 18 maggio, la maturità potrà essere fatta online e con un solo colloquio.
Intanto, oggi la curva dei contagi è tornata ad appiattirsi con oltre 4mila nuovi casi e un tasso di crescita del 4,22%. Ma sono anche oggi 760 le nuove vittime (leggi gli aggiornamenti della Protezione civile). In mattinata è stato registrato il primo decesso di un detenuto positivo al covid-19. La vittima era da alcuni giorni ricoverata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Il decesso ha riaperto le polemiche per le condizioni dei carcerati in queste settimane di emergenza (leggi). A Milano invece è morto il primo tassista: si chiamava Giuseppe Allegri e aveva 63 anni. Intanto proprio oggi, nel capoluogo della Lombardia, è stato chiuso il crematorio di Lambrate per eccesso di defunti. Per quanto riguarda infine la gestione delle categorie sociali più in difficoltà, oggi il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti chiedendo che sia garantito “il diritto all’accoglienza per i migranti nei centri” e anche per coloro che non hanno più diritto a stare nelle strutture.
Bozza decreto Scuola – Sulla ripresa dell’anno scolastico al momento, stando alla bozza del decreto Scuola circolata, sono previste due ipotesi: se l’attività didattica “in presenza” non riprenderà entro il 18 maggio o per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami in presenza, la valutazione degli alunni, compresi gli scrutini finali, può essere svolta anche con modalità telematiche. Se invece l’attività “in presenza” riprenderà entro il 18 maggio, si può prevedere la definizione dell’eventuale recupero. Si permetterebbe agli alunni di accedere alla classe successiva, recuperando poi da settembre le insufficienze. Infine, si legge sempre nella bozza, per tutto l’anno scolastico 2019/2020, sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
Il decreto liquidità – Il governo sta preparando con il decreto liquidità un nuovo “impegno significativo, tra i più forti in Europa, che pensiamo di riuscire a realizzare nei prossimi giorni”, con circa “200 miliardi di prestiti garantiti” che “coprano fino al 25% del fatturato di tutte le imprese con il 90% di garanzia dello Stato”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha presentato il testo ai microfoni del Tg1. Secondo quanto apprende l’Ansa, c’è la volontà di inserire due paletti ai prestiti garantiti: il divieto di dividendi per il periodo delle garanzie e l’obbligo di operazioni legate al territorio italiano. Inoltre, ha aggiunto Gualtieri, “finanzieremo la Cig (cassa integrazione, ndr), aumenteremo l’indennità per tutti gli autonomi, cercheremo di accelerare anche la riscossione“. Ed è previsto anche un sostegno per “i comuni, le regioni e naturalmente lo sforzo straordinario di sanità e protezione civile“. Il premier Giuseppe Conte, invece, ha incontrato a Palazzo Chigi i capigruppo di maggioranza, spiegando che è necessario velocizzare al massimo l’erogazione delle risorse.
La circolare del Viminale – Il ministero dell’Interno ha emanato una circolare per chiedere di garantire e monitorare la prosecuzione dell’accoglienza anche a favore” dei migranti “che non hanno più titolo a permanere nei centri”, in considerazione della “preminente esigenza di impedire gli spostamenti sul territorio”. Nella circolare, il capo Dipartimento libertà civili ed immigrazione del ministero, Michele Di Bari, sottolinea “la necessità di assicurare nelle strutture di accoglienza il rigoroso rispetto delle misure di contenimento” della diffusione del virus previste a livello nazionale, ma anche di adottare “le necessarie misure di carattere igienico-sanitario e di prevenzione, nonché evitate forme di particolare concentrazione di ospiti“.
CRONACA ORA PER ORA
22.40 – 250 nuovi casi in Toscana
Sono 250 i nuovi casi positivi nei territori dell’Asl Toscana centro e in maggioranza sono donne. È il numero più alto dall’inizio dell’epidemia nell’area dell’Asl, come nel resto della Toscana. Inoltre, come spiega una nota, nelle ultime 24 ore ci sono stati quattro morti nel territorio fiorentino e uno nella provincia di Pistoia.
22.35 – “Garanzie fino al 90% per liquidità imprese”
Il governo lavora al rilascio di garanzie al 90% per le richieste di liquidità delle imprese fino al 25% di fatturato. Lo avrebbe spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ai capigruppo di maggioranza riuniti a Palazzo Chigi. Si libererà così, avrebbe ribadito, liquidità per 200 miliardi.
22.14 – Conte vede capigruppo: “Velocizzare erogazione di risorse”
Si è da poco concluso a Palazzo Chigi il vertice con i capigruppo di maggioranza, alla presenza del Presidente del Consiglio Conte, dei Ministri Gualtieri e D’Incà. Al centro dell’incontro l’iter dei decreti-legge attualmente all’esame del Parlamento e la definizione dei prossimi provvedimenti economici che il governo si prepara a varare per contrastare l’emergenza Covid-19 e per dare risposte tempestive ed efficaci a cittadini e imprese. Nel corso della riunione il Presidente del Consiglio ha assicurato la massima disponibilità a un’interlocuzione costante con il Parlamento e ha condiviso con le forze di maggioranza la necessità di velocizzare l’erogazione delle risorse. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
21.58 – Alto Adige, morta bambina di 5 anni: aveva gravi patologie pregresse
È morta all’ospedale di Vipiteno, in Alto Adige, una bambina di 5 anni, affetta da Covid-19. La piccola della alta valle Isarco soffriva di gravissime patologie e da tempo era in cura, come apprende l’Ansa. Ieri – scrive il portale news Stol.it – le sue condizioni sono peggiorate e la bambina è stata ricoverata in ospedale, dove però oggi è deceduta.
21.48 – Fontana: “Primi pazienti nel nuovo ospedale a metà settimana”
“I primi pazienti arriveranno nel nuovo ospedale in Fiera a Milano a metà della prossima settimana”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ospite del Tgr Speciale su Rai3. “Ora – ha aggiunto – stiamo completando la sanificazione della struttura”.
21.24 – Test sierologici, Fontana: “Test rapidi non sono affidabili”
“Noi abbiamo già iniziato la sperimentazione dei test sierologici e i nostri professori hanno già accertato che i cosiddetti test rapidi non sono assolutamente affidabili ed è talmente vero che oggi la Cina ha ritirato i kit da tutto il commercio perché si sono resi conto anche loro che non erano affidabili”. Lo afferma il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ospite di ‘Porta a Porta’.
21.06 – Catalfo: “Risorse stanziate bastano per tutti i beneficiari”
“Ci sono state delle difficoltà, è vero. Questo è avvenuto anche perché il nostro obiettivo è sempre stato quello di garantire che tutti quelli che ne hanno diritto ricevano al più presto gli aiuti previsti dal decreto Cura Italia. Voglio chiarirlo nuovamente: le risorse che abbiamo stanziato sono sufficienti per tutti”. Così il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo torna a confermare come per tutti i provvedimenti varati dal governo a favore del lavoro non ci sia un problema di risorse che basteranno per tutti “per chi deve prendere la cassa integrazione, per i lavoratori autonomi, per i professionisti”.
20.51 – Gualtieri: “Divieto di dividendi per il periodo delle garanzie”
Il divieto di dividendi per il periodo delle garanzie e l’obbligo di operazioni legate al territorio italiano. La volontà di inserire questi due ‘paletti’ nell’ambito delle operazioni per garantire 200 miliardi di liquidità alle imprese sarebbe stata espressa – secondo quanto si apprende – dal ministro dell’Economia, Roberto Gualteri nel corso dell’incontro con le opposizioni.
20.34 – Gualtieri: “Con nuovo intervento più indennità per autonomi”
Nel prossimo intervento per fronteggiare la crisi “finanzieremo la Cig, aumenteremo l’indennità per tutti gli autonomi, cercheremo di accelerare anche la riscossione”. Lo ha detto al Tg1 il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Inoltre – ha detto Gualtieri – “sosterremo i comuni, le regioni e naturalmente lo sforzo straordinario di sanità e protezione civile”.
20.26 – Gualtieri: “Circa 200 miliardi di prestiti garantiti”
Il governo sta preparando un nuovo “impegno significativo, tra i più forti in Europa, che pensiamo di riuscire a stralciare e realizzare nei prossimi giorni”, con circa “200 miliardi di prestiti garantiti”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ai microfoni del Tg1.
20.18 – Gualtieri: “In decreto liquidità garanzie fino al 25% del fatturato per imprese”
” Innanzitutto faremo – e probabilmente riusciremo a stralciarlo e quindi a farlo nei prossimi giorni – un provvedimento molto importante per potenziare l’intervento sulla liquidità già realizzato, con altri 200 miliardi di prestiti garantiti che coprano fino al 25% del fatturato di tutte le imprese con il 90% di garanzia dello Stato”. Lo ha detto al Tg1 il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
20.12 – Gualtieri: “Volontà di condividere decreto con le opposizioni”
“Non si parta dalle cifre ma dal merito, facciamo un percorso insieme e arriviamo alla cifra”, avrebbe detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri oggi pomeriggio nell’incontro con i partiti di opposizione de il governo, ribadendo la volontà condivisa della maggioranza di costruire il decreto anche con i contributi degli altri. Secondo quanto si è appreso il confronto tra i tecnici economici dei partiti di opposizione e il governo si sarebbe svolto in un ‘clima costruttivò. Il ministro Gualtieri avrebbe insistito a passare ad una fase operativa
20 – In corso incontro capigruppo di maggioranza con Conte
E’ in corso, nella sala verde di palazzo Chigi la riunione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i capigruppo della maggioranza. Presente al tavolo anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
19 – Incontro governo-opposizioni, D’Incà: “Vertice proficuo”
“L’incontro con le opposizioni è terminato. Ci sarà un nuovo incontro domani. Ci siamo confrontati in maniera proficua sia sugli emendamenti al decreto marzo sia sui contenuti del decreto aprile. Domani ci sarà un incontro decisivo per capire come continuerà la collaborazione. Da parte del governo vi è tutta la volontà di accogliere le indicazioni delle opposizioni”. Lo dichiara il ministro Federico D’Incà al termine dell’incontro con i rappresentanti dell’opposizione sul dl Cura Italia.
18.20 – Borrelli: “Il 61 per cento dei contagiati in isolamento domiciliare”
“Il 61% del totale dei contagiati è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, numero cresciuto anche percentualmente, e si riduce il numero degli ospedalizzati”. Lo ha detto in conferenza stampa Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. Ieri la percentuale si attestava al 60%.
18.15 – Borrelli: “Oltre 500mila tamponi da inizio emergenza”
Ieri sono stati eseguiti 39.809 tamponi e sono 581.232 i test dall’inizio dell’emergenza legata al coronavirus. Emerge dai dati della Protezione civile.
17.30 – In Lombardia 367 decessi nelle ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore in Lombardia si sono registrati 367 decessi legati al coronavirus, che portano il totale a 7.960. Ieri le vittime erano 394. Lo ha comunicato il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala.
17 – In Emilia Romagna 79 decessi, 1811 in totale
16.30 – Bozza delle misure per la maturità: online se non si rientra entro il 18 maggio
Nell’ipotesi in cui l’attività didattica “in presenza” nelle suole non riprenda entro il 18 maggio o per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami in presenza, la valutazione degli alunni, compresi gli scrutini finali, può essere svolta anche con modalità telematiche. Lo prevede una bozza, non ancora definitiva, sulle misure per la maturità e la conclusione dell’anno scolastico che andrà all’esame del prossimo Cdm.
16.10 – Cinque decessi al Policlinico Gemelli di Roma
Al Policlinico Gemelli di Roma si segnalano “5 decessi: 3 uomini di 62, 73, 77 anni e 2 donne di 96 e 73 anni, tutti con patologie pregresse. Ad oggi operativi 43 posti ordinari e 38 posti di terapia intensiva al Covid Hospital 2 Columbus”, fa sapere l’ospedale sui social dell’assessorato alla Sanità del Lazio.
16 – Inps, si apre canale per i cittadini singoli. Finora un milione e mezzo le domande
Le domande per accedere il bonus di 600 euro, previsto per i lavoratori autonomi e per altre categorie, hanno raggiunto quota 1,5 milioni. Lo si apprende da fonti Inps. Un primo punto sarà fatto alle ore 16. quando termina il canale aperto per i patronati e si apre quello per i singoli cittadini.
15.30 – Piemonte valuta inasprimento delle sanzioni per chi viola le misure
Nessun tipo di allentamento delle misure di prevenzione al contagio. Al contrario, la Regione Piemonte valuta un possibile inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi le violasse. E’ quanto emerso dalla riunione dei capigruppo in Consiglio regionale, coordinata dal presidente Stefano Allasia. “Stiamo valutando la fattibilità giuridica – ha spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio – ma la nostra intenzione è soprattutto quella di mandare un messaggio chiaro ai piemontesi: non ci sono le condizioni tecniche per uscire di casa, salve le ragioni di necessità già elencate dai nostri decreti e da quelli nazionali”.
15 – Consiglio dei ministri a rischio. Potrebbe slittare nel weekend
E’ possibile che il Cdm sul dl per liberare liquidità per le imprese alle prese con l’emergenza Covid-19 non si tenga più domani, come inizialmente in programma, ma slitti nel weekend, ovvero sabato o domenica.
14.15 – Ricciardi: “Ogni allentamento prelude a nuove ondate di focolai”
“Certamente ogni allentamento prelude all’interruzione del miglioramento e a nuove ondate di focolai epidemici”, avverte Walter Ricciardi, componente italiano del Comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, raggiunto dall’AdnKronos Salute. Dunque è importante resistere per non vanificare tutto? “Assolutamente”, conclude l’esperto.
14 – Frode mascherine ad Asl Bari
Avrebbero offerto alla Asl di Bari, che aveva accettato le offerte, mascherine Fp2 e Fp3 a costi elevati, applicando un sovrapprezzo. Perquisizioni sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Bari, su disposizione della Procura del capoluogo pugliese, nelle sedi di tre società, la MDS International Srl di Trieste, la Sterimed Srl di Milano e la Servizi Ospedalieri Spa di Ferrara, e nelle abitazioni dei rispettivi amministratori, accusati di manovre speculative sul mercato.
13.45 – La lettera di 14 Paesi europei: “Le misure siano proporzionate e provvisorie”
“In questa situazione senza precedenti, è legittimo che gli Stati membri prendano misure straordinarie”, ma “siamo profondamente preoccupati dal rischio di violazione dei principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali che derivano dall’approvazione di alcune misure di emergenza”. Lo scrivono 14 paesi europei tra cui Italia, Francia, Germania e Spagna: tali misure, dicono, “dovrebbero essere proporzionate e provvisorie”. Nei giorni scorsi l’Ungheria ha approvato lo stato di emergenza a tempo illimitato con pieni poteri per il premier Orban.
13.29 – Nuovo caso in Vaticano: è il settimo
Nuovo caso di Covid in Vaticano. “Ai sei casi comunicati, si è aggiunta la positività di un ulteriore dipendente della Santa Sede, già in isolamento dalla metà di marzo per via della moglie, che era risultata positiva al Covid-19 dopo aver prestato servizio nell’ospedale italiano dove lavora”. Lo comunica il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
13.16 – Confindustria: “Calo produzione a marzo come mai prima”
“In Italia la caduta dell’attività stimata per marzo (-16,6%), se confermata dall’Istat, rappresenterebbe il più ampio calo mensile da quando sono disponibili le serie storiche di produzione industriale (1960) e porterebbe i livelli su quelli di marzo 1978”. Lo rileva il centro studi di Confindustria nella sua anali rapida mensile sull’andamento ella produzione industriale
13.14 – Boccia: “Polemiche Lombardia? Stiamo facendo di tutto”
“Non ho voglia e tempo di fare polemiche, lo Stato sta facendo di tutto. Fontana sa benissimo che mentre parliamo è atterrato l’ennesimo aereo della Guardia di Finanza. Se ci fosse dall’alto una grande telecamera si vedrebbero in Italia in giro solo mezzi militari, scaricano materiali che lo Stato acquista in tutto il mondo per le Regioni, specie per la Lombardia. E tutto è online nel dettaglio su siti di Protezione civile e dei ministeri”. Così il ministro Francesco Boccia a L’Aria che Tira su La7 risponde al governatore della Lombardia.
13.10 – Milano chiude il forno crematorio: “Troppi morti”
A Milano a partire da domani e fino al 30 aprile sarà chiuso il crematorio di Lambrate a causa dell’aumento dei decessi in città. Lo ha stabilito il Comune con una ordinanza che estende l’interruzione del servizio anche ai residenti, a causa dell’aumento costante e progressivo dei defunti in attesa di cremazione che, attualmente, si attesta intorno ai 20 giorni ma che, in caso di superamento di questa soglia, potrebbe causare criticità di carattere igenico-sanitario.
12.45 – Zaia: “Riaprire, ma evitare effetto Hong Kong”
“Ci stiamo preparando alla riapertura ma con criteri per evitare l’effetto Hong Kong, dove hanno riaperto con troppa velocità e ‘leggerezzà e hanno dovuto riaprire la quarantena”. Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia, nel punto sul Coronavirus. “Vorrei fare in modo – ha aggiunto Zaia – che i veneti facciano un ‘girò solo, sarebbe un trauma riaprire per poi richiudersi”.
12.20 – Fontana: “Sindaci fanno polemiche strumentali”
“Mi chiedono perché non dai le mascherine alle Rsa? La stessa domanda la rivolgerei al sindaco Sala e al sindaco Gori: le Rsa sono pubbliche e private, perché non gliele dai tu le mascherine visto che dipendono da te? Non gliele diamo perché lo Stato non ce le dà, e io quello che riesco a comprare le do innanzitutto al sistema sanitario per curare i malati”. Così il governatore lombardo Attilio Fontana è tornato sulla richieste avanzate ieri dai sindaci delle città lombarde di centrosinistra. “La cosa che mi offende di più è che queste domande me le hanno già fatte e io ho già risposto, quattro giorni fa, quindi questa è la dimostrazione che si tratta di una strumentalizzazione politica”, ha detto Fontana, intervistato su Radio Padania.
12.11 – Altri 2 medici morti: sono 69 da inizio epidemia
Arriva a 69 il totale dei medici deceduti per l’epidemia di Covid-19: altri due camici bianchi, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), sono morti per il contagio. Sono Gianpaolo Sbardolini, medico di famiglia, e Marcello Cifola, otorinolaringoiatra. Intanto, rende noto il sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, il numero degli operatori sanitari contagiati ha oramai superato i 10.000 casi. Il 20% circa sono medici. Molti, afferma l’Anaao, sono ricoverati in Rianimazione.
11.57 – Fontana contro Conte: “Zona rossa a Bergamo? Scarica colpe”
Sulla questione della mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca, tra le aree più colpite dal coronavirus, “il premier Conte, che è anche un fine giurista, dovrebbe darmi due risposte. Primo, come faccio io che non ho titoli a interrompere, a bloccare un diritto costituzionalmente protetto. Secondo, con quali forze dell’ordine avrei potuto chiudere la zona rossa, tenuto conto che non ho a disposizione polizia, carabinieri, guardia di finanza e neppure l’esercito? Quindi questo è un tentativo di scaricare” le colpe. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana, intervistato su Radio Padania.
11.50 – Lombardia: “Dati negativi sugli spostamenti”
“Il dato della mobilità di ieri è uno dei dati più alti a livello settimanale, abbiamo il 37% rispetto a una media leggermente inferiore al 36% dei giorni scorsi”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, a SkyTg24 chiarendo che quell’1% in più rispetto al giorno precedente significa “decine di migliaia di persone e quindi questo è un dato negativo”.
11.42 – Fontana: “Da Roma solo le briciole”
“E’ passato ormai quasi un mese e mezzo dall’inizio dell’epidemia e sostanzialmente da Roma stiamo ricevendo delle briciole. Se noi non ci fossimo dati da fare autonomamente, avremmo chiuso gli ospedali dopo due giorni”. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana, intervistato da Radio Padania. “Il numero di mascherine che ci arrivavano dalla Protezione Civile non ci avrebbe consentito di aprire gli ospedali. E’ una vergogna questa, non ci è arrivata se non una piccola parte di ciò che avevamo richiesto”.
11.33 – Morto primo detenuto: era ai domiciliari in ospedale
E’ morto all’ospedale Sant’Orsola di Bologna un detenuto positivo al Covid 19. É la prima vittima tra i reclusi. A quanto si apprende da fonti penitenziarie l’uomo era agli arresti domiciliari presso il nosocomio.
11.27 – Medico di Bergamo: “Pazienti arrivano esausti”
Un “numero crescente anche di morti ‘improvvise” e “sempre di più pazienti in arrivo esausti da 15-20 giorni di malattia grave domiciliare e con decorso poi intraospedaliero catastrofico” si è accumulato “nel nostro malcapitato nosocomio”. Così il medico Matteo Ciuffreda dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo descrive la situazione che ha visto nella struttura, in questi giorni di emergenza Coronavirus, in una lettera indirizzata ai colleghi e pubblicata sul sito dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Bergamo.
11.05 – Viminale: “Migranti restino nei centri anche senza titolo”
“In considerazione della preminente esigenza di impedire gli spostamenti sul territorio, e sino al termine delle misure connesse all’emergenza in atto, dovrà essere garantita e monitorata la prosecuzione dell’accoglienza anche a favore” dei migranti “che non hanno più titolo a permanere nei centri”. Così il Viminale in una circolare inviata a tutti i prefetti. Gli ospiti delle strutture sono sottoposti ad un regime di sorveglianza sanitaria continuativa.