In Italia si inizia a discutere di una possibile fase due dell’emergenza, ovvero di quando e come si potranno allentare le misure restrittive decise per ridurre i contagi da coronavirus. Se il governo ha infatti stabilito che gli italiani dovranno stare in casa fino al 13 aprile, in mattinata il capo della Protezione civile Angelo Borrelli a Rai Radio 1 aveva dichiarato: “Credo che il primo maggio saremo ancora chiusi in casa. Ci staremo ancora per molte settimane”. “Dipenderà dai dati”, aveva chiarito poco dopo a Radio Capital, ma ormai le sue parole avevano già scatenato il dibattito. Per questo nella consueta conferenza stampa della Protezione civile, lo stesso Borrelli ha chiarito: “Al momento c’è una sola data che è quella del 13 aprile. Oggi alcune mie parole sono state equivocate, avevo fatto un ragionamento: avevo detto che misure sarebbero state determinate in relazione all’evoluzione della situazione in atto“.
“C’è un comitato tecnico scientifico che si sta confrontando e sta facendo le sue valutazioni. Sul come effettuare la fase due deciderà il governo“, aggiunge ancora Borrelli. Prima ancora infatti era intervenuto proprio il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli, ribadendo che la parola finale spetterà alla politica: le decisioni sulle date “per la proroga piuttosto che l’allentamento delle misure spettano solo e unicamente al decisore politico“. Tutto dipenderà quindi dai contagi delle prossime settimane.Nel frattempo, i dati odierni raccontano che ci sono 4585 nuovi casi ma in 24 ore altri 766 morti. La curva dei contagi continua ad appiattirsi, ma di poco (leggi tutti i dati). E proprio in vista del primo maggio i sindacati hanno già deciso di annullare manifestazioni e concertone solitamente previsti.
Videoconferenza tra Conte e le Regioni – Il premier Giuseppe Conte è deciso a battersi fino all’ultimo a Bruxelles per ottenere il massimo possibile dall’Ue, mentre Francia e Germania hanno trovato uno schema di accordo sugli strumenti da utilizzare. Sul fronte interno intanto il premier prova a stemperare le tensioni con Regioni come la Lombardia, dopo lo scontro e le polemiche degli ultimi giorni. Conte, con i ministri Boccia e Speranza, ha convocato in videoconferenza le Regioni. Il governo, rivendica il premier respingendo le critiche di governatori come Attilio Fontana, sta facendo tanto per gli enti locali. “Ognuno di noi”, dice includendo anche i governatori, “sta dando il massimo“: “Questo deve contare di più di ogni incomprensione. Ma serve collaborazione e correttezza anche nelle comunicazioni, per non alimentare scontri che non ci sono e non devono esserci”.
Possibile proroga al 13 aprile delle ordinanze regionali – Il ministro Boccia spiega che fino al 13 aprile i presidenti possono prorogare le ordinanze regionali già adottate ma che per la fase che inizierà dopo Pasqua c’è la volontà di lavorare insieme per adottare linee uniformi su tutto il territorio nazionale, soprattutto sulle aziende – su queste spetta al governo l’ultima parola – ma anche per i cittadini. Basta fughe in avanti, insomma “Soddisfazione per aver visto accolte tre questioni importanti, a riprova della reciproca volontà di collaborare tra Governo e Regioni”, dice Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, al termine della riunione delle Regioni con Conte. La principale questione a cui fa riferimento Bonaccini è appunto la possibilità di prorogare al 13 aprile le ordinanze regionali, allineandole poi con le misure nazionali. Le altre due questioni sono le modalità con cui organizzare, quando sarà il momento, la riapertura graduale delle attività economiche con una cabina di regia che coinvolga le Regioni e la necessità di definire misure economiche e sociali condivise per sostenere la ripartenza paese.
Governo al lavoro verso Consiglio dei ministri – Intanto il governo è al lavoro per arrivare al prossimo consiglio dei ministri – in cui dovrebbero essere discusse le misure sulla scuola – previsto inizialmente per questa sera ma slittato a domenica sera. I ritardi sono dovuti in particolare al decreto per dare liquidità alle imprese: oltre alle valutazioni sul deficit aggiuntivo che sarà necessario per coprire questo provvedimento, rimane un nodo da sciogliere: fino a che livello può arrivare la garanzia concessa dallo Stato sui prestiti bancari alle imprese. Proprio oggi la Commissione Ue ha consentito prestiti che coprano fino al 100% del rischio. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha invece garantito che ci sarà all’interno del decreto aprile il cosiddetto reddito di emergenza.
Altri medici morti: in totale 77 vittime – Oggi sono morti altri medici in Italia, per un totale di 77 vittime dall’inizio dell’emergenza. Sono Riccardo Paris, cardiologo, Dominique Musafiri, medico di famiglia, Italo Nosari, diabetologo, Gianroberto Monti, odontoiatra, Luciano Riva, pediatra, e Federico Vertemati, medico di medicina generale, le ultime vittime censite dalla Fnomceo.
Iss: “Isolare animali domestici da padroni infetti” – Gli animali domestici “sono suscettibili” al nuovo coronavirus ed è importante proteggerli dai pazienti affetti da Covid-19, limitando la loro esposizione. Lo scrive oggi sul suo sito l’Istituto superiore di Sanità. “Fino al 2 aprile sono solamente 4 i casi documentati: in tutti i casi all’origine dell’infezione vi sarebbe la malattia dei loro proprietari”.
Sette sindaci lombardi scrivono (di nuovo) a Fontana sui tamponi – Dopo una prima lettera inviata ieri al presidente della Lombardia Attilio Fontana, 7 sindaci lombardi hanno scritto di nuovo al governatore per chiedere chiarimenti sull’emergenza coronavirus. La prima, due giorni fa, aveva innescato una polemica con Fontana sulla stampa e sui social. Oggi tornano a chiedere chiarimenti sull’uso dei tamponi: “La Regione Lombardia ha del tutto abdicato all’uso di questo strumento come mezzo per il contenimento della diffusione del virus, a differenza di quanto continua ad essere fatto in altre regioni”. A loro Fontana ha replicato poco dopo, chiedendo che le polemiche siano discusse sui “tavoli istituzionali e non su Facebook”.
CRONACA ORA PER ORA
23.00 – Vertice Conte-Regioni, Bonaccini: “Accolte nostre proposte”
“Soddisfazione per aver visto accolte tre questioni importanti, a riprova della reciproca volontà di collaborare tra Governo e Regioni per affrontare nel modo più unitario ed efficace una sfida difficile che investe tutto il Paese e che non ammette né polemiche né sterili discussioni sulle reciproche prerogative. Ciascuno faccia bene il proprio mestiere, questo si aspettano i cittadini”. Lo dice Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, al termine della riunione delle Regioni con Conte.
22.15 – Terminato riunione governo-Regioni: “Clima costruttivo”
E’ terminata la riunione tra il governo e le Regioni, contraddistinta dall’appello del premier Giuseppe Conte all’unità, alla correttezza e alla collaborazione istituzionale. Fonti presenti all’incontro sottolineano il clima “costruttivo” della riunione.
22.00 – Bonetti: “Farò task force femminile per rinascita Paese”
“Sono convinta che la ripartenza partirà dalle donne che hanno dimostrato tenuta biologica ma anche resilienza ed è per questo che costituirò nel mio ministero una task force al femminile, ‘Donne per un nuovo Rinascimentò. Dieci donne esperte ci aiuteranno, a partire dalle riflessioni della professoressa Ilaria Capua, a ricostruire un percorso di protagonismo femminile ma soprattutto di Rinascimento per l’Italia”. Lo ha annunciato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti a Tg2 Post.
21.30 – Ministra Bonetti: “Preparare ripartenza, sapendo che non sarà 14 aprile”
Per le restrizioni contro il coronavirus “la data oggi è quella del 13 aprile come è stato previsto dal dpcm. Siamo anche chiamati a rimettere in campo i programmi per costruire le basi per una possibile ripartenza sapendo che non accadrà il 14 aprile”. Lo ha detto la ministra della famiglia e pari opportunità, Elena Bonetti, a Tg2 Post.
21.00 – Conte a Regioni: “Governo fa tanto per voi”
“Il governo sta facendo tanto per le regioni. Ognuno di noi, ministri, governatori, a tutti i livelli istituzionali, sta dando il massimo” per salvare le vite dei cittadini. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, nell’incontro con le Regioni in corso a Palazzo Chigi.
20.35 – Ministero Salute: “In aree a rischio sì a test in auto”
Nelle aree di alta trasmissione del Covid-19, a fronte di un sovraccarico dei laboratori diagnostici, si può considerare la possibilità di utilizzare laboratori mobili o “drive-in clinics”, consistenti in strutture per il prelievo di campioni attraverso il finestrino aperto dell’automobile su cui permane il paziente. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute, precisando che per la Commissione europea, “queste strutture permettono di ridurre il rischio di infezione al personale sanitario o altri pazienti”.
20.30 – Conte a Regioni: “No scontri, collaboriamo”
Un invito a non alimentare “scontri che non ci sono e non devono esserci” e a continuare a collaborare “con correttezza”. E’ stato rivolto, a quanto si apprende, dal premier Giuseppe Conte alle Regioni in apertura della videoconferenza a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio avrebbe ribadito la disponibilità alla massima collaborazione con gli enti locali e difeso l’operato del governo.
20.25 – Ministero Salute: “Su test sierologici servono ulteriori evidenze”
I test sierologici per la rilevazione degli anticorpi al SarsCov2 “sono molto importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale”, ma “come attualmente anche l’OMS raccomanda, per il loro uso nell’attività diagnostica d’infezione in atto da SARS-CoV-2, necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa”. E’ la valutazione indicata nella nuova circolare del ministero della salute di aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici.
20.20 – Iss: “Isolare animali domestici da padroni infetti”
Gli animali domestici “sono suscettibili a SARS-CoV-2” ed è importante proteggerli dai pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione. Lo scrive oggi sul suo sito l’Istituto superiore di Sanità. “Fino al 2 aprile sono solamente 4 i casi documentati: in tutti i casi all’origine dell’infezione vi sarebbe la malattia dei loro proprietari affetti da COVID-19”.
20.10 – Sindacati: “Stop a manifestazioni e concertone del primo maggio”
Cgil, Cisl e Uil “hanno deciso oggi di sospendere ufficialmente la manifestazione nazionale del Primo maggio prevista quest’anno a Padova ed il concerto di piazza San Giovanni a Roma a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus”. Lo dichiarano i tre segretari confederali organizzativi Nino Baseotto, Giorgio Graziani e Pierpaolo Bombardieri, spiegando che i sindacati “stanno valutando modalità alternative” per celebrare la giornata, “anche nel tradizionale rapporto positivo con la Rai per dare voce al mondo del lavoro e sottolinearne il contributo” in questa crisi.
20.05 – In corso videoconferenza tra Conte e Regioni
E’ in corso a Palazzo Chigi la videoconferenza tra il premier Giuseppe Conte e le Regioni sull’emergenza Coronavirus. Partecipano i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza.
19.50 – Ministero Salute: via libera ai test molecolari veloci
Via libera dal ministero della Salute ai test molecolari veloci, ovvero i tamponi rapidi, basati sulla rilevazione dei geni virali nelle secrezioni respiratorie. Questi permetterebbero di ottenere risultati in tempi brevi. Lo stabilisce una nuova circolare in cui si indicano anche i criteri di priorità per l’esecuzione, a partire da pazienti ospedalizzati, operatori sanitari esposti a maggior rischio, soggetti fragili e soggetti con infezione respiratoria ricoverati nelle Rsa.
19.40 – Carceri, Pg Cassazione: “Privilegiare arresti domiciliari” (leggi)
“Si dovrebbe privilegiare (rispetto alla custodia cautelare in carcere) la scelta degli arresti domiciliari”, esclusi i casi gravi o incompatibili, “anche con l’uso del braccialetto elettronico, se disponibile”, altrimenti se non c’è occorre ricordare che tra le diverse esigenze da bilanciare “la tutela della salute è particolarmente significativa”. Lo scrive il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi a tutti i Pg esortando ad alleggerire le carceri per il coronavirus.
19.20 – Basket, la Lega dichiara conclusi campionati A1 e A2 femminili
La Lega Basket Femminile comunica di aver appena ricevuto una lettera ufficiale dal Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Giovanni Petrucci che, nel contesto dell’emergenza epidemiologica mondiale da COVID-19, sentito il parere del coordinatore del Settore Agonistico FIP Marcello Crosara, ha deciso di adottare il provvedimento che dichiara ufficialmente conclusa la Stagione Sportiva 2019/2020 per i campionati di Serie A1 e Serie A2.
19.05 – Carceri, Pg Cassazione Salvi: “Incentivare misure alternative” (leggi)
È “concreto e attuale il rischio epidemico” nelle carceri e “occorre dunque incentivare la decisione di misure alternative” per “alleggerire la pressione”: “mai come in questo periodo va ricordato che nel nostro sistema il carcere costituisce l’extrema ratio” e deve rimanerci solo chi è pericoloso o ha commesso reati da ‘codice rossò. Lo scrive il Pg della Cassazione Giovanni Salvi in una nota, a tutti i Pg delle Corti d’appello, che “faccia da base di lavoro comune”.
18.50 – Comitato tecnico: “Picco non ancora esaurito”
“Il picco non si è ancora esaurito”. Lo ha detto il direttore della terapia intensiva del Gemelli e membro del Comitato tecnico scientifico Massimo Antonelli in conferenza stampa alla Protezione Civile, sottolineando che la “tendenza in calo a cui stiamo assistendo è il frutto di quel che è accaduto nelle ultime 3 settimane”.
18.40 – Borrelli: “Su fase due deciderà il governo”
“C’è un comitato tecnico scientifico che si sta confrontando e sta facendo le sue valutazioni. Sul come effettuare la fase due deciderà il governo”. Così il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa.
18.35 – Borrelli: “Sulle date alcune mie parole sono state equivocate”
“Al momento c’è una sola data che è quella del 13 aprile. Oggi alcune mie parole sono state equivocate, avevo fatto un ragionamento: avevo detto che misure sarebbero state determinate in relazione all’evoluzione della situazione in atto. Per questo motivo è difficile fare previsioni ed abbassare la guardia”. Lo ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, parlando delle notizie emerse in merito ad un’ipotetica nuova ‘fase 2’.
18.30 – Borrelli: “Negli ultimi due giorni 80mila tamponi, in totale 619.849”
Negli ultimi due giorni sono stati fatti 80mila tamponi. Il dato è stato reso noto dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli sottolineando che che ad oggi sono stati fatti complessivamente 619.849 tamponi.
18.25 – Sono 1480 i guariti in più rispetto a ieri
Sono 19.758 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.480 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.431.
18.20 – In Italia i contagiati salgono a quasi 120mila. Sono 766 le nuove vittime
Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 119.827. Sono complessivamente 85.388 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.339. Giovedì l’incremento era stato di 2.477. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile. Sono 14.681 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 766. Giovedì l’aumento era stato di 760.
18.10 – Altri tre medici morti: vittime totali sono 77
Altri tre medici sono morti per il coronavirus, con un bilancio totale che sale a 77. Lo rende noto la Fnomceo, Federazione nazionale degli ordini dei medici. Si tratta di Gianroberto Monti, odontoiatra, Luciano Riva, pediatra, e Federico Vertemati, medico di medicina generale.
18.00 – Accordo Arcuri-Confindustria su sicurezza imprese e distribuzione mascherine
Confindustria e il commissario straordinario Domenico Arcuri “hanno firmato un accordo per rispondere all’emergenza Covid-19 sostenendo la continuità produttiva delle imprese e garantendo la tutela della salute dei lavoratori”. E’ una intesa, spiega una nota, “rivolta a facilitare gli approvvigionamenti di mascherine per il sistema industriale e, tramite le donazioni previste da parte delle imprese, per il sistema sanitario nazionale”.
17.50 – Stasera videoconferenza tra Conte e le Regioni
Il premier Giuseppe Conte incontrerà questa sera in videoconferenza le Regioni. La riunione, a quanto si apprende, dovrebbe servire per fare un punto e raccordarsi sulla gestione dell’emergenza. All’incontro dovrebbero partecipare anche i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza.
17.45 – Morto un diabetologo: sono 74 le vittime tra i medici
Si allunga ancora l’elenco dei medici italiani morti con Covid-19, aggiornato dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, sul suo sito in una sezione listata a lutto. Le vittime censite dalla Fnomceo salgono a 74, l’ultima registrata è il diabetologo Italo Nosari.
17.35 – Lombardia: oggi 1455 nuovi contagi, ancora 351 vittime
In Lombardia si registrano 47.520 positivi, con 1.455 contagi in più su un numero di tamponi ancora elevato. Ci sono 40 nuove persone ricoverate in 24 ore, “un numero estremamente basso”. Sono 351 i nuovi morti in Lombardia legati al coronavirus, che portano il totale 8.311. Ieri erano stati 367. Sono i dati comunicati dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
17.30 – Fontana: “Arrivata certificazione dell’Iss per nostre mascherine”
“Anche per le tante insistenze che abbiamo rivolto all’Iss, oggi è arrivata la certificazione per le nostre mascherine: da oggi potremo iniziare a distribuirle”. Lo ha detto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, riferendosi alle mascherine prodotte in regione.
17.20 – Firenze, 80 casi positivi in una casa di riposo di Bagno a Ripoli
E’ stata classificata come ‘struttura Covid’ una Rsa di Bagno a Ripoli (Firenze) dove è stato raggiunto tra gli ospiti un picco-record di circa 80 casi di positività a coronavirus. Lo si apprende dal direttore della Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese. In queste condizioni, come previsto dall’ordinanza firmata il 29 marzo dal presidente della Regione Enrico Rossi, gli ospiti della Rsa sono stati presi in carico dal servizio sanitario regionale. “Abbiamo inviato un nostro geriatra della Asl per la valutazione clinica degli ospiti”, afferma Paolo Morello Marchese.
17.15 – Ricoverato l’anziano picchiato da un medico
Ha riportato l’infrazione di due vertebre l’anziano di 85 anni picchiato con calci e pugni da un medico di base a Calimera, in Salento. È quanto è emerso dai primi accertamenti radiologici compiuti presso il pronto soccorso del Vito Fazzi di Lecce. I sanitari hanno disposto il ricovero dell’anziano per alcuni giorni in modo da poter compiere ulteriori accertamenti, tra cui una Tac al capo. La prognosi è al momento di 20 giorni e contenete la procedibilità d’ufficio per il reato di lesioni personali aggravate.
17.00 – Roma, al Bambino Gesù in arrivo due neonati positivi
Due neonati positivi in arrivo da Civitavecchia, un bambino dimesso e uno in dimissione, sette i pazienti covid attualmente ricoverati a Palidoro. Sono i dati dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù contenuti nel bollettino di oggi della Regione.
16.30 – Veneto, Zaia condivide ipotesi Borrelli: “Lavoriamo a piano riapertura”
Il governatore del Veneto Luca Zaia condivide l’ipotesi che la chiusura dell’Itala possa proseguire almeno fino al primo maggio, come ventilato dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. “Io tifo perchè si possa ripartire – ha poi aggiunto – perché spero che finiscano questa tragedia e questo dramma”. Il Veneto, sottolinea, “sta lavorando al piano delle riaperture, a prescindere dai test anticorpali”, una opportunità quest’ultima, aggiunge, “che la Regione vuole percorrere fino in fondo”. “Se arriveranno benissimo, sarà una patente di immunità – rileva – ma comunque dobbiamo essere pronti”. Dunque, per Zaia, se per ipotesi “il giorno di Pasquetta si dice ‘si apre’ bisogna avere un piano per dire ‘lo si fa con queste modalità (mascherine, distanze, numero lavoratori)”.
16.15 – Decreto aprile: ipotesi di ridurre Iva sulle mascherine
La maggioranza lavora per introdurre nel decreto di aprile una misura per ridurre l’Iva sulle mascherine e gli altri dispositivi di protezione individuale contro il Coronavirus. Lo confermano diverse fonti, secondo le quali l’intervento è sostenuto anche dal ministro della Salute Roberto Speranza. Nelle riunioni degli ultimi giorni si è ragionato su una misura dal valore di circa 400 milioni per introdurre un’Iva agevolata al 5%.
16.00 – Guarito bambino valdostano di un anno
E’ guarito il bambino valdostano di un anno, residente nel comune di Pontey, uno dei primi contagiati nella regione assieme ad altri componenti della sua famiglia. Il bimbo era anche stato ricoverato all’Ospedale Parini di Aosta. Risultano guariti anche la madre e i nonni.
15.00 – Sindacati: “Verso stop manifestazioni del primo maggio”
Cgil, Cisl e Uil vanno verso un Primo maggio alternativo alla piazza. Alla luce dell’emergenza coronavirus e dei divieti di assembramento, diventa oggettiva l’impossibilità di organizzare la tradizionale manifestazione sindacale con cortei in piazza. Cgil, Cisl e Uil, nella riunione del 17 febbraio, avevano scelto per la manifestazione nazionale la città di Padova, perché “Capitale europea del volontariato”. Non c’è ancora una decisione ufficiale ma, si apprende, stanno valutando soluzioni alternative, altre formule per la celebrazione in questa fase difficile del Paese.
14.45 – Le donazioni per solidarietà alimentare deducibili secondo l’agenzia delle entrate
Le donazioni effettuate dalle persone fisiche, dagli enti non commerciali e dai soggetti titolari di reddito d’impresa aventi ad oggetto misure di solidarietà alimentare nell’ambito dell’emergenza da Covid-19 ed effettuate a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, rientrano tra le erogazioni liberali che beneficiano degli incentivi fiscali introdotti con il Dl n. 18/2020. Lo precisa l’Agenzia delle Entrate in un comunicat
14.30 – Buffagni (M5s): “Finalmente siamo arrivati con numero di mascherine a regime”
“Finalmente siamo arrivati a regime col numero di mascherine, abbiamo il quantitativo adeguato e necessario di mascherine a livello nazionale per tutte le esigenze che ad oggi sono mappate. C’è tutto il meccanismo della logistica, della consegna, in accordo con la Protezione civile delle Regioni che si sta, spero, portando a regime”. Lo ha detto a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio1 il viceministro M5s dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni.
14.00 – Altri due medici morti: in tutto 73 vittime tra camici bianchi
Altri due medici hanno perso la vita per l’epidemia di Covid-19. Sono Riccardo Paris, cardiologo, e Dominique Musafiri, medico di famiglia. Il totale dei medici deceduti, ai apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), sale a 73.
13.30 – Fontana: “A Pasqua controlli severi”
“Bisogna essere particolarmente rigoroso” nei controlli sul rispetto delle ordinanze anticoCovid durante le feste “pasquali”: lo ha detto in un punto stampa il presidente della Lombardia Attilio Fontana, ricordando che la Regione ha stanziato circa 500 mila euro per potenziare il lavoro delle polizie locali.
“Il controllo avverrà” dappertutto ma “in particolare nelle vie dove passano grandi flussi, come le autostrade”. A Pasqua “la nostra gente è abituata a girare ma quest’anno non si può più fare. Bisogna essere severi”.
13 – Cinque suore morte in casa di riposo a Sanremo
Cinque suore appartenenti all’ordine delle “Figlie della Sapienza”, di Sanremo, domiciliate presso l’Istituto Sedes – un’ex scuola adibita a casa di riposo per religiose – sono morte nell’ultima settimana, a causa del coronavirus. La notizia è confermata dal vescovo della diocesi di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta. “Erano anziane, avevano tutte patologie pregresse e sono risultate positive al coronavirus – afferma il prelato – Altre cinque suore sono ricoverate, tre delle quali in condizioni serie”.
12.45 – Musumeci invoca poteri per disporre di polizia ed esercito
Invocando l’art. 31 dello Statuto speciale della Sicilia, mai applicato, il governatore Nello Musumeci punta a ottenere una norma di attuazione per esercitare il potere di avvalersi della Polizia di Stato, e dell’esercito di stanza nell’isola, in situazioni di emergenza. La giunta, come pubblica oggi il Giornale di Sicilia, ha approvato un ddl costituzionale (un solo articolo), trasmesso all’Assemblea siciliana per l’approvazione da inviare poi alle Camere per il via libera. Un iter che dovrebbe durare almeno sei mesi.
12.30 – Rezza (Iss): “Senza misure in sei mesi avremmo avuto molte più vittime”
Senza misure in 6 mesi avremmo avuto immunità di gregge con un grande numero di morti e feriti: lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza, dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). “Se avessimo mollato al Sud avremmo avuto tante Codogno”. Rezza ha parlato di “moderato ottimismo” per le regioni del sud Italia.
12.15 – Brusaferro (Iss): “Confermiamo il rallentamento”
Si confermano i dati di rallentamento. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa epidemiologica odierna. “Non c’è nessuna zona del Paese dove non circoli”, ha detto Brusaferro sottolineando l’alta circolazione di Covid-19 in alcune zone. Da qui il messaggio di tenere “molto elevata la soglia delle raccomandazioni e delle restrizioni adottate”.
12 – Delrio: “Serve cabina di regia per la fase due”
“Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia ma occorre usare i dati e l’esperienza di queste settimane per pensare alla “fase due”, alla graduale riapertura in sicurezza del Paese. Più che ognuno dica la sua è necessario che il governo si faccia promotore di una cabina di regia alla quale partecipino enti locali, regioni, esperti (sanitari economisti statistici), parti sociali per analizzare i dati, studiare forme e tempi, adottare misure sanitarie e sociali per la ripartenza. Occorre agire con grandissima prudenza ma è urgente pensarci ora”. Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.
11.45 – Il virologo Pregliasco: “Le frasi di Borrelli? Non mi stupiscono, non si può abbassare la guardia”
“Il virus sembra rallentare, ma non possiamo abbassare la guardia. Insomma, non mi stupisce la dichiarazione di Borrelli”. A dirlo all’Adnkronos Salute è il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Preglisco, commentando le parole di Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, che ai microfoni di Radio Anch’io stamani ha detto: “A casa anche il primo maggio? Credo proprio di sì”. “L’obiettivo – ricorda Pregliasco – è quello di evitare lo spettro di una seconda ondata di casi”.
11.30 – Salgono a 71 i medici morti
Continua ad allungarsi la lista dei medici deceduti per l’epidemia di Covid-19. Il totale, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici, sale oggi a 71 con altri tre decessi. I medici deceduti sono Gennaro Annarumma, Francesco Consigliere (medico legale) e Alberto Paolini.
11 – E’ morto a Cesena Sergio Rossi, re delle calzature
Sergio Rossi, re delle calzature, è morto ieri all’età di 85 anni. E’ tra le vittime del Coronavirus. L’imprenditore si è spento all’ospedale di Cesena, dove era stato ricoverato venerdì scorso. Le sue condizioni si sono aggravate in pochi giorni e l’imprenditore, risultato positivo a Covid-19, è morto nell’ospedale cesenate. Sergio Rossi era nato nel 1935 a San Mauro Pascoli, paese della Romagna e aveva fondato l’omonimo brand di calzature, conosciuto e amato in tutto il mondo, nel 1951.
10.45 – Francia, il ministro Le Maire: “Decisioni non chiacchiere dall’Ue”
“Decisioni, non chiacchiere”: questo il monito lanciato ai partner dell’Unione europea dal ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, che intervistato questa mattina da France 24 e RFI ha sottolineato la cruciale necessità che la riunione dei ministri delle Finanze Ue di martedì prossimo possa sfociare su delle “decisioni” e non resti alle “chiacchiere”, in un contesto in cui Germania e Paesi Bassi si oppongono all’introduzione degli eurobond invocati a gran voce da Paesi come l’Italia e la Francia.
10.30 – Borrelli: “La fase 2 a metà maggio? Potrebbe essere prima o dopo, dipende dai dati”
La cosiddetta ‘fase 2’ di convivenza con il coronavirus potrebbe iniziare a metà maggio, anche se al momento non c’è alcuna certezza. Lo ha spiegato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital ricordando che se si faranno tamponi a tappeto, indagini sierologiche e demoscopiche sulla rete di contagi, spetterà agli esperti del comitato-tecnico scientifico deciderlo. E su questo si sta già lavorando. Il 16 maggio potrebbe essere la data giusta per la fase 2? “Se l’andamento non cambia, potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo, dipende dai dati” ha risposto Borrelli sottolineando che al momento la situazione è stazionaria”. “Dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2.
10.20 – Crolla al minimo storico indice Pmi della Germania
Crolla al minimo storico l’indice Pmi composito della Germania che sintetizza l’andamento dell’attività manifatturiera e dei servizi. A marzo l’indice rilevato da Ihs Markit è sceso a 35 punti dai 50,7 di febbraio, un livello mai registrato nelle serie storiche. Minimo storico anche per i nuovi ordini calati a 31,2 punti da 50,2 del mese prima e per l’indice dei servizi crollato a 31,7 punti da 52,5 di febbraio.
10.15 – Istat: reddito e potere d’acquisto in calo a fine anno
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% in termini reali, ovvero di potere d’acquisto. Lo rileva l’Istat, sottolineando che il reddito disponibile in termini nominali segna un calo “dopo la crescita osservata nei primi nove mesi dell’anno”. Quanto alla capacità di spesa, la riduzione “è stata più accentuata – si spiega – per la dinamica positiva dell’inflazione”.
10.00 – Borsa di Milano apre in calo
La Borsa di Milano (-1,4%) prosegue in calo, in linea con gli altri listini del Vecchio continente. A Piazza Affari soffrono le banche e i titoli legati al petrolio, dopo il calo del prezzo del greggio. Lo spread tra Btp e Bund sale a 192 punti base con il rendimento del decennale all’1,47%. In fondo al listino principale Azimut (-3%). Male anche Unipol (-2,8%), dopo lo stop al dividendo per l’emergenza coronavirus. In rosso Eni (-2,06%), Snam (-2,4%) e Tenaris (-1%). Scivola anche il comparto dell’auto con Fca (-1,5%), Ferrari (-2,9%) e Cnh (-1,4%). Soffrono le banche con Unicredit (-2,3%), Banca General (-2,2%), Mediobanca e Intesa (-1,9%). In controtendenza Atlantia (+4,1%), con il susseguirsi delle indiscrezioni su una possibile soluzione che riguarda Aspi. Bene anche Nexi (+2,2%), Leonardo (+2,1%) e Buzzi (+1,9%).
9.50 – Più dimessi che ricoverati a Bergamo
Ieri sono state 26 le persone che hanno lasciato l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e 20 i nuovi ricoveri. E’ la prima volta dall’inizio dell’emergenza. A riportare il dato è ‘L’Eco di Bergamò che registra anche una diminuzione delle pagine dei necrologi: sette, mentre nei giorni scorsi erano arrivate anche ad essere una dozzina. “E’ un segnale – ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale Fabio Pezzoli che ha commentato il dato degli accessi e delle dimissioni – ma la guardia deve restare alta”.
9.30 – 80enne positiva al virus scappa dall’ospedale di Pontedera
Una donna di 80 anni, vestita con il pigiama e un camice azzurro, è scappata dall’ospedale di Pontedera (Pisa), dove era ricoverata perché positiva al coronavirus, ma è stata bloccata a circa due chilometri di distanza dalla struttura sanitaria e riportata nel reparto di degenza. È accaduto ieri mattina: è stato un funzionario del Comune di Pontedera a notarla e a dare subito l’allarme al comando della polizia locale che aveva già ricevuto la segnalazione della scomparsa dal reparto dell’ospedale. Sul posto sono state inviate le pattuglie della stessa polizia locale, dei carabinieri e della polizia. Militari e agenti hanno chiuso la strada, deviato il traffico per evitare qualsiasi tipo di vicinanza con la donna. L’anziana è stata nuovamente ricoverata nel reparto del Lotti.
9.15 – Pregliasco: “Lombardia sconta almeno 12 giorni di ritardo nelle chiusure”
“Sicuramente la Lombardia sconta almeno 12 giorni di ritardo nelle chiusure. E non per colpa sua”. Lo afferma il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che al ‘Corriere della Sera’ precisa: “A me risulta che dalla Lombardia fosse stato subito chiesto di bloccare tutto, ma Roma ha temporeggiato. Lo dico con rammarico”. Nel frattempo sono stati moltiplicati i posti nelle Terapie intensive. Ma la situazione sul territorio sembra sfuggita di mano. “Al di là degli sforzi encomiabili di medici di famiglia che in alcuni casi ci hanno rimesso anche la vita, la medicina del territorio non ha funzionato al meglio”. Con quale risultato? “Il virus può progredire in modo grave da un momento all’altro: il rischio è che i malati possano arrivare già gravi in ospedale, il posto migliore per curare il Covid-19. Non è una malattia domestica”. La Lombardia conta un numero di decessi impressionante. Ma “calcolare oggi il tasso di mortalità non ha senso perché è rapportato al numero di tamponi eseguiti che sottostima, fino a dieci volte, il numero reale di malati. Lombardia e Veneto, le due Regioni non sono minimamente paragonabili per gravità della situazione di partenza”. Quanto ai tamponi agli operatori sanitari, “ai sintomatici viene fatto. Per gli altri, allora, ci vorrebbe per tutti il tampone quotidiano. Perché chi oggi non è infetto lo può essere domani”.
9.00 – Misiani: “Non ancora date per riapertura attività produttive”
“Non siamo in condizioni di dare date per la riapertura di attività economiche e produttive attualmente ferme”. Così Antonio Misiani viceministro dell’Economia e delle Finanze, a 24 mattino su Radio24. «Abbiamo sempre detto che ciò che conta è il parere delle autorità mediche e scientifiche, quando ci diranno che l’epidemia è sotto controllo e la curva è su livelli di stabilizzazione allora potremo passare a quella che Conte ha definito “fase 2” che va progettata da subito”, ha spiegato “perché la riapertura sarà graduale e connessa alla necessità di garantire la sicurezza ai lavoratori e bisogna iniziare a immaginare chi potrà riaprire e dovrà restare fermo. La stessa Cina ha attivato una riapertura graduale”.
8.52 – Lazio, infermiera positiva torna in ospedale, denunciata
Ha violato la quarantena per tornare in ospedale dove, a suo dire, avrebbe voluto aiutare i colleghi in difficoltà. Una scusa che certo non ha evitato ad un’infermiera che presta servizio presso l’ospedale civile Santa Scolastica di Cassino, una denuncia. La donna, infatti, risultata positiva al Covid-19, era stata messa in quarantena dall’Azienda Sanitaria proprio per evitare il propagarsi del virus nella struttura. Inspiegabile il suo comportamento. I colleghi quando l’hanno vista entrare hanno immediatamente allertato i carabinieri che l’hanno denunciata e riaccompagnata a casa.
8.40 – Gallera: “C’è miglioramento ma ancora non un crollo dei contagi”
Nei pronto soccorso della Lombardia “la situazione è in netto miglioramento e anche negli ospedali il numero dei ricoverati sta scendendo. La situazione è in evoluzione positiva, siamo in una fase di miglioramento, ma non c’è un crollo” del numero dei contagiati da coronavirus e “lo sforzo che dobbiamo compiere è ancora impegnativo e forte, ma siamo sulla strada giusta”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, a Mattino Cinque.