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Coronavirus, lo storico discorso della Regina Elisabetta: “Arriveranno giorni migliori, dobbiamo essere all’altezza della sfida. Uniti ce la faremo”

In 68 anni di regno la sovrana ha parlato al Paese solo quattro volte. Il messaggio era stato registrato nella residenza di Windsor. "Mi ricorda della prima trasmissione che ho fatto nel 1940 insieme a mia sorella - la principessa Margaret - dopo che siamo state evacuate dalla nostra casa. Anche oggi molti sperimentano la separazione dai nostri cari, ma ora, come allora, è la cosa giusta da fare"

“Se rimanete uniti e risoluti, allora la supereremo. Dobbiamo pensare che giorni migliori arriveranno, incontreremo di nuovo i nostri amici e familiari, ma per ora, dobbiamo resistere”. Non accadeva da diciotto anni che la Regina parlasse alla nazione in un discorso oltre all’agenda politica e al consueto appuntamento natalizio. Lo fa, stavolta, per ringraziare chi combatte questa battaglia e per fare appello alla disciplina e alla resistenza dei britannici. “Spero che coloro che verranno dopo di noi possano dire che questa generazione è stata forta”. L’ultima volta era stato nel 2002, per annunciare la morte dell’ultracentenaria madre. Andando a ritroso, bisogna arrivare 1997, in occasione dei funerali di Lady e al primo conflitto in Iraq. Quattro in tutto in 68 anni di regno. L’ultimo, questa sera: vestita di verde (il colore della speranza) con una spilla e l’immancabile filo di perle.

La sovrana ha ringraziato chi lavora nel servizio sanitario nazionale e chiunque “restando a casa aiuta i più vulnerabili”. Poi rivolge lo sguardo al futuro: “Spero che chi verrà dopo di noi possa dire dei britannici di questa generazione che sono stati forti” come le altre. “L’orgoglio di chi siamo non è solo parte di chi siamo, ma definisce il nostro passato e nostro futuro”. La regina ricorda l’applauso spontaneo ai medici e gli arcobaleni dei bambini. “Mi ricorda della prima trasmissione che ho fatto nel 1940 insieme a mia sorella – la principessa Margaret – dopo che siamo state evacuate dalla nostra casa. Anche oggi molti sperimentano la separazione dai nostri cari, ma ora, come allora, è la cosa giusta da fare”.

Il messaggio era stato precedentemente registrato nel castello Windsor, dove la sovrana e il principe Filippo vivono in isolamento da metà marzo per evitare ogni possibile contagio: il principe Carlo infatti è risultato positivo al coronavirus, ma ora, annuncia, è completamente guarito. Elisabetta compirà 94 anni tra due settimane, mentre il principe consorte ha già spento 99 candeline. Un appello “all’autodisciplina” e alla risolutezza di fronte alla più grave avversità che incombe sul suo Regno e sul mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale. La pandemia, dice, porterà inevitabilmente con sé lutti e “cambiamenti enormi nella vita quotidiana”. Il discorso arriva a un mese esatto dalla prima morte per coronavirus nel Regno Unito, durante un nuovo picco di contagi: quasi 6mila in più in 24 ore, con già 5mila decessi. Boris Johnson – positivo lui stesso al Covid-19 – dopo molti indugi e molte indecisioni, si è allineato alla strategia globale del lockdown.

L’invito e la sfida al suo popolo, ricordando Winston Churchill, primo ministro all’epoca della sua incoronazione, è a mostrare le qualità migliori, con “orgoglio”, in questa guerra senza armi e senza bombe: “E che gli attributi d’autodisciplina, calma, determinazione amabile e fratellanza siano caratterizzino ancora questo Paese”.

Quella di un discorso alla nazione è stata una circostanza così straordinaria che in molti, nei giorni passati, avevano ipotizzato che servisse per annunciare un lutto importante, come la perdita del principe consorte. Circostanza che è stata però smentita già dalle anticipazioni. Un evento raro ma al passo con i tempi: è stato trasmesso via radio, tv e in live stream sui canali social ufficiali.