Il sindaco del paese del Bergamasco ha firmato la nuova ordinanza che prevede quattro giorni per gli uomini per fare acquisti e gli altri tre per le donne. "Può far ridere, ma è un metodo più veloce"
Un giorno a testa. Un giorno possono andare a fare la spesa gli uomini e quello dopo le donne. Stessa cosa anche per andare dal tabaccaio o all’ufficio postale. Succede a Canonica, in provincia di Bergamo. La decisione, annunciata dal sindaco Gianmaria Cerea con un post sulla pagina Facebook del Comune, ha subito scatenato polemiche sui social: “Perché i maschi possono fare la spesa un giorno in più? Non abbiamo pari diritti?”, commenta qualcuno. “Perché la notizia è stata data su Facebook invece che sul sito del Comune?”, aggiunge un altro.
L’ordinanza, che sarà in vigore fino al 13 aprile, prevede infatti che nelle giornate di martedì, giovedì e sabato possono fare acquisti le donne, mentre lunedì, mercoledì, venerdì e domenica sono riservati ai maschi. L’obiettivo è quello di dimezzare il numero di persone in circolazione, scongiurando anche chi fingeva di non conoscersi durante la fila all’esterno dei supermercati per poi riunirsi tra le corsie.
Il Comune di Canonica d’Adda non è l’unico ad aver provato ad adottare soluzioni, anche creative, per tentare di ridurre l’afflusso e la concentrazione di persone nei centri commerciali: dalla spesa in ordine alfabetico, a quella alternata (pari/dispari) in base al numero della carta d’identità o ancora scaglionata in base al giorno di nascita.
“La cosa può far sorridere – ha spiegato il sindaco all’Eco di Bergamo – ma si può controllare facilmente in modo visivo che venga rispettata, al contrario di altri metodi adottati da altri sindaci”. Le altre modalità, come la divisione in base al numero della carta d’identità o in ordine alfabetico, prevedono infatti che le forze dell’ordine chiedano ad ogni cliente un documento. In questo caso, invece, i controlli svolti, basati solo sul controllo visivo, sarebbero effettuati più velocemente.
All’accusa di maschilismo il sindaco risponde che i centri commerciali nel territorio sono aperti dal lunedì al sabato, quindi i giorni divisi per sesso sono tre a testa. Ma ammette anche che resta da definire le modalità di comportamento per l’unico supermercato che dovrebbe rimanere aperto la domenica.