C’è un altro detenuto positivo al coronavirus. Si tratta di Paolo Ruggirello, ex consigliere regionale del Partito democratico in Sicilia, in carcere con l’accusa di associazione mafiosa. Detenuto a Santa Maria Capua a Vetere, Ruggirello è stato trasferito all’ospedale Cutugno di Napoli.

“Da dieci giorni che stava male. Ho inviato decine di pec, senza mai ottenere risposta. Dico grazie al Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, che è riuscito a ottenere il tampone”, dice la sorella, Bice Ruggirello. “Al telefono – aggiunge – ci ripeteva da giorni che stava malissimo, ma il tampone è stato fatto solo due giorni fa. Spero solo che non accada nulla a Paolo. Si trovava in carcere ed è lì che ha preso il coronavirus. Mi sembra un fatto molto grave”.

Più volte eletto all’Assemblea regionale siciliana con vari partiti di centrodestra (prima di passare al Pd) Ruggirello era stato arrestato nel marzo del 2019. Per gli inquirenti, il politico avrebbe avuto il sostegno dei boss di Trapani, nelle più recenti competizioni elettorali, ossia quelle per il rinnovo della Assemblea regionale siciliana del 2017. Ma voti sporchi sarebbero arrivati a Ruggirello anche alle elezioni politiche del 2018, quando si era candidato al Parlamento senza riuscire a essere eletto. Secondo la Dda di Palermo, sono provate le richieste di aiuto elettorale a mafiosi, che sarebbero stati ricompensati con somme di denaro.

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