Sono passati 11 anni da quel tragico 6 aprile 2009, quando L‘Aquila si svegliò in piena notte con un sisma che distrusse l‘intera città. Alla 23.30, in piazza Duomo, è stato acceso un braciere, in ricordo dei 309 morti. Poi, il sindaco della città Pierluigi Biondi ha parlato nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio: “Quella notte fu illuminata dalla luce degli angeli: i vigili del fuoco, i volontari, lo Stato che ci ha sostenuto. Ora come allora non siamo soli. Sono vicino ai sindaci d’Italia, in particolar modo a quelli più colpiti dal virus. A loro dico che nonostante il dolore devono avere speranza e trasmetterla ai loro cittadini per un futuro nuovo”. La popolazione è stata invitata a rimanere a casa per seguire le disposizioni del decreto per limitare il contagio da coronavirus.
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