Le notizie del possibile contagio del Covid-19 tra uomo-animale e animale-uomo continuano a girare, creando spesso tanta confusione e falsi allarmismi. Il richiamo a fonti ufficiali deve valere per tutti. I comunicatori e i rappresentanti del mondo scientifico mediaticamente più esposti devono attenersi alle sole evidenze scientifiche consolidate. Lo stesso appello va rivolto a media, colleghi giornalisti, blogger, conduttori televisivi e radiofonici.
Tutti noi, al contempo, siamo invitati a non fermarci ai titoli dei giornali, a volte fuorvianti, a non travisare le informazioni tra addetti ai lavori e cittadini, facendo girare catene e messaggi che possono innescare meccanismi pericolosi. Quali sono le fonti ufficiali che abbiamo al momento a disposizione?
Mi sono confrontata con Marco Melosi, Specialista in clinica dei piccoli animali e Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi), il quale mi ha confermato: “Partiamo da questo concetto. Il Covid-19 è ancora un virus poco conosciuto, ancora non sappiamo bene come si comporta. Oggi possiamo affermare con certezza che l’infezione avviene tra uomo e uomo”. Negli ultimi giorni ci sono state notizie di qualche esemplare animale, al quale è stata evidenziata la presenza del virus. “Gli animali in questione, ultimo caso la tigre dello zoo di New York, non hanno sviluppato la sintomatologia classica della malattia. Ad oggi sappiamo che cani, gatti e forse altre specie animali potrebbero occasionalmente contrarre il virus”.
Come vengono contagiati? “Possono prenderlo attraverso il contatto con un ammalato, quindi, con una persona contagiata. Gli animali sono vittime del coronavirus, nel senso che possono infettarsi, ma non possono trasferire il virus a una persona sana. Non c’è contagio da animale a uomo. E’ importante ribadirlo e sottolinearlo, non c’è alcuna evidenza scientifica che dimostra il contrario. Le cose sono in evoluzione, ma le fonti certe ci dicono che gli animali sono assolutamente sicuri e non responsabili di trasmettere il Covid-19. Dobbiamo far riferimento solamente a quello che sappiamo sino ad oggi e dare delle notizie corrette, con base scientifica, rivolgendoci solamente alle fonti ufficiali riconosciute”.
Questo non è il mio punto di vista o quello di Melosi, ma è la posizione ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Oie), del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), quattro organizzazioni, due mondiali, due italiane, a cui tutti dovremmo far riferimento. Anmvi si appella alla comunità scientifica affinché rispetti la sensibilità dell’opinione pubblica per l’informazione riguardante gli animali da compagnia.
Il paese è già molto provato. In gioco non ci sono solo vite umane. La diffusione di informazioni false o imprecise potrebbe far scattare un’altra psicosi: la paura dell’animale domestico. “Cani, gatti fanno parte della nostra vita, hanno un ruolo sempre più importante all’interno della famiglia, quindi, proteggiamoli dal coronavirus come proteggiamo noi stessi. Rischiano anche loro di infettarsi, quindi, se in casa c’è una persona contagiata, dobbiamo garantire anche a loro misure di sicurezza, come faremmo con qualsiasi altro membro della famiglia” afferma Melosi.
Il dottore conclude dicendo che “non c’è un aumento degli abbandoni, anzi tutti coloro che in questo momento hanno un cane e un gatto in casa, lo coccolano, in quanto rappresenta una preziosa risorsa. Anche questo è un dato certo. Siamo a contatto continuamente con associazioni animaliste e alcuni dei nostri medici veterinari sono responsabili di canili”.
Voglio ricordare anche le parole del Prof. Umberto Agrimi (Dipartimento di Veterinaria dell’Iss): “Gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo”. In questo momento in cui ci sentiamo tutti vulnerabili e fragili, è importante veicolare informazioni corrette per evitare che in attimo di debolezza o poca lucidità, potremmo commettere un errore irreparabile, abbandonare un membro importante della nostra famiglia. Atto incivile e imperdonabile.
E, anche se uscisse la notizia, un giorno, del possibile contagio da animale a uomo, come potremmo tradire e voltare le spalle a un compagno, un amico del nostro nucleo familiare? Se si trattasse di un membro umano, non ne discuteremmo neanche!
Tamara Mastroiaco
Giornalista, speaker e dj. Attivista per l'ambiente e gli animali
Società - 7 Aprile 2020
Coronavirus, basta falsi allarmismi sugli animali domestici: non ci servono altre psicosi
Le notizie del possibile contagio del Covid-19 tra uomo-animale e animale-uomo continuano a girare, creando spesso tanta confusione e falsi allarmismi. Il richiamo a fonti ufficiali deve valere per tutti. I comunicatori e i rappresentanti del mondo scientifico mediaticamente più esposti devono attenersi alle sole evidenze scientifiche consolidate. Lo stesso appello va rivolto a media, colleghi giornalisti, blogger, conduttori televisivi e radiofonici.
Tutti noi, al contempo, siamo invitati a non fermarci ai titoli dei giornali, a volte fuorvianti, a non travisare le informazioni tra addetti ai lavori e cittadini, facendo girare catene e messaggi che possono innescare meccanismi pericolosi. Quali sono le fonti ufficiali che abbiamo al momento a disposizione?
Mi sono confrontata con Marco Melosi, Specialista in clinica dei piccoli animali e Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi), il quale mi ha confermato: “Partiamo da questo concetto. Il Covid-19 è ancora un virus poco conosciuto, ancora non sappiamo bene come si comporta. Oggi possiamo affermare con certezza che l’infezione avviene tra uomo e uomo”. Negli ultimi giorni ci sono state notizie di qualche esemplare animale, al quale è stata evidenziata la presenza del virus. “Gli animali in questione, ultimo caso la tigre dello zoo di New York, non hanno sviluppato la sintomatologia classica della malattia. Ad oggi sappiamo che cani, gatti e forse altre specie animali potrebbero occasionalmente contrarre il virus”.
Come vengono contagiati? “Possono prenderlo attraverso il contatto con un ammalato, quindi, con una persona contagiata. Gli animali sono vittime del coronavirus, nel senso che possono infettarsi, ma non possono trasferire il virus a una persona sana. Non c’è contagio da animale a uomo. E’ importante ribadirlo e sottolinearlo, non c’è alcuna evidenza scientifica che dimostra il contrario. Le cose sono in evoluzione, ma le fonti certe ci dicono che gli animali sono assolutamente sicuri e non responsabili di trasmettere il Covid-19. Dobbiamo far riferimento solamente a quello che sappiamo sino ad oggi e dare delle notizie corrette, con base scientifica, rivolgendoci solamente alle fonti ufficiali riconosciute”.
Questo non è il mio punto di vista o quello di Melosi, ma è la posizione ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Oie), del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), quattro organizzazioni, due mondiali, due italiane, a cui tutti dovremmo far riferimento. Anmvi si appella alla comunità scientifica affinché rispetti la sensibilità dell’opinione pubblica per l’informazione riguardante gli animali da compagnia.
Il paese è già molto provato. In gioco non ci sono solo vite umane. La diffusione di informazioni false o imprecise potrebbe far scattare un’altra psicosi: la paura dell’animale domestico. “Cani, gatti fanno parte della nostra vita, hanno un ruolo sempre più importante all’interno della famiglia, quindi, proteggiamoli dal coronavirus come proteggiamo noi stessi. Rischiano anche loro di infettarsi, quindi, se in casa c’è una persona contagiata, dobbiamo garantire anche a loro misure di sicurezza, come faremmo con qualsiasi altro membro della famiglia” afferma Melosi.
Il dottore conclude dicendo che “non c’è un aumento degli abbandoni, anzi tutti coloro che in questo momento hanno un cane e un gatto in casa, lo coccolano, in quanto rappresenta una preziosa risorsa. Anche questo è un dato certo. Siamo a contatto continuamente con associazioni animaliste e alcuni dei nostri medici veterinari sono responsabili di canili”.
Voglio ricordare anche le parole del Prof. Umberto Agrimi (Dipartimento di Veterinaria dell’Iss): “Gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo”. In questo momento in cui ci sentiamo tutti vulnerabili e fragili, è importante veicolare informazioni corrette per evitare che in attimo di debolezza o poca lucidità, potremmo commettere un errore irreparabile, abbandonare un membro importante della nostra famiglia. Atto incivile e imperdonabile.
E, anche se uscisse la notizia, un giorno, del possibile contagio da animale a uomo, come potremmo tradire e voltare le spalle a un compagno, un amico del nostro nucleo familiare? Se si trattasse di un membro umano, non ne discuteremmo neanche!
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".