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“Coronavirus e 5G sono correlati”: l’ultima falsa teoria del complotto che spopola in Rete ha portato a incendiare le antenne in Inghilterra

Contro le bufale che mettono in correlazione il Covid-19 e il 5G si è espresso anche il direttore del Sistema sanitario inglese (Nhs) Stephen Powis, definendole "spazzatura, il peggior tipo di fake news. Le reti di telefonia mobile sono fondamentali per tutti noi, e sono utilizzate dai servizi di emergenza e dagli operatori sanitari"

di F. Q.

Una connessione fra l’epidemia di coronavirus e le nuove reti mobili 5G. È quanto sostiene l’ultima bufala che in questi giorni dilaga in Rete, alimentando fantasiose e assolutamente false teorie complottiste sull’origine di questo virus che ha già contagiato oltre un milione e 300mila persone, uccidendone più di 73mila. Sono due le versioni che imperversano sui social e nelle chat di Whatsapp, entrambe prive di fondamenti scientifici: secondo la prima, il 5G indebolirebbe le difese immunitarie di chi ne è esposto spalancando le porte al contagio; la seconda invece sostiene che il Sars-Cov-2 si servirebbe delle onde elettromagnetiche per comunicare e diffondersi più rapidamente.

Entrambe queste notizie false vengono rilanciate sulla base di alcuni video pubblicati su Youtube tanto che la piattaforma si è già attivata per scovarli ed eliminarli. In uno dei video rimossi, riferisce il Guardian, compariva un sedicente ex dirigente di una compagnia di telefonia mobile del Regno Unito che sosteneva che i test per il 5G erano utilizzati per diffondere il virus e che la pandemia era stata creata per nascondere le morti causate dalla tecnologia mobile. Accuse assolutamente infondate ma che di condivisione in condivisione hanno spinto spinto un gruppo di persone a vandalizzare e incendiare oltre 20 torri per la trasmissione 5G in tutta la Gran Bretagna.

Scene che a loro volta sono state immortalate e pubblicate sul web, tra il plauso di chi sostiene queste false teorie. Tanto che è dovuto scendere in campo il governo britannico che sta contattando le grandi aziende del web per mettere un freno alla circolazione di queste fake news che collegano. Secondo quanto ha riferito il Guardian citando una fonte a conoscenza della situazione, il ministro della Cultura Oliver Dowden ha in programma colloqui con Facebook, WhatsApp, YouTube e Twitter per frenare la diffusione di queste teorie complottiste, che nel Regno Unito sono state condivise anche da alcuni personaggi dello spettacolo.

Contro le bufale che mettono in correlazione il Covid-19 e il 5G si è espresso anche il direttore del Sistema sanitario inglese (Nhs) Stephen Powis, definendole “spazzatura, il peggior tipo di fake news. Le reti di telefonia mobile sono fondamentali per tutti noi, e sono utilizzate dai servizi di emergenza e dagli operatori sanitari”, ha sottolineato Powis dicendosi “disgustato dal fatto che le persone agiscano contro la stessa infrastruttura di cui abbiamo bisogno per rispondere a questa emergenza sanitaria”. A lui ha fatto eco il sindaco di Liverpool, Joe Anderson, che ha ricevuto minacce per aver affermato che “la suggestione che il Covid-19 sia in qualche modo legato al 5G è palesemente al di là della credibilità, assolutamente bizzarra“.

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