“Finora le caratteristiche dei test sierologici non sono del tutto soddisfacenti, l’affidabilità è ben lungi dal 100%. Per questo si stanno valutando vari test, come quello che cita lei al San Matteo di Pavia”. Così Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità risponde a un giornalista durante la conferenza stampa giornaliera nella sede della Protezione civile, spiegando che i test “non servono a fare diagnosi, la diagnosi si fa con il tampone, il test sierologico serve a capire chi ha gli anticorpi. E sulla possibilità che questi test rappresentino un “patentino di immunità” per chi li effettua, sottolinea: “Se anche avessi un test anticorpale positivo non mi avvicinerei ad un’altra persona, potrebbe essere un falso positivo, insomma mi dà un’indicazione di massima. I risultati dei test sierologici vanno presi con cautela”.

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