“Mi pare evidente che ci siano segnali di insofferenza da parte della popolazione. Quando telefono a persone, che più o meno conosco, il rumore di sottofondo rimanda a urla di bambini, strepiti. Genitori contro figli. Figli contro genitori. Questo è il clima delle famiglie italiane“: parole di Paolo Crepet che ha rilasciato una lunga intervista all’Huffington Post. Secondo lo psichiatra la frustrazione dello stare in casa su sta già trasformando in rabbia: “Naturalmente la rabbia ha tante facce, io non sto pensando che ci saranno delle mattanze dentro le famiglie italiane. C’è un grande disagio delle famiglie che si trovano il peso dei bambini, delle coppie che non erano abituate a frequentarsi. Senza dimenticare che non c’è poi la possibilità di farsi una passeggiata. Tutto questo non aiuta psicologicamente. Come mai a Parigi hanno dato un chilometro di raggio per passeggiare? Mica sono scemi loro e furbi noi. Hanno semplicemente capito che un chilometro rappresenta la possibilità di fare due passi in libertà per i fatti propri”. E chi si salverà da tutto questo? “Si salva chi continua a pensare, a farsi un progetto. Visto che non ti puoi muovere, almeno muovi il tuo cervello”.