Il rombo del 2.9 V6 Bi-turbo da 510 cavalli dello Stelvio Quadrifoglio viene interrotto dalla voce dell’istruttore proveniente dalla radio: “Rientra ai box, scarichiamo i dati e analizziamo il lavoro con la telemetria”.

Quando il coronavirus non si era ancora impadronito delle nostre abitudini avevamo fatto visita al circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, base del Centro Internazionale di Guida Sicura di Andrea De Adamich. Dal 1991 l’ex pilota di Formula Uno mette la sua esperienza a disposizione degli automobilisti con corsi di guida sicura e sportiva. Un’eccellenza nel settore.

L’obiettivo dei corsi è migliorare le capacità di controllo del veicolo simulando situazioni al limite nella “Guida Negativa” (controllo della vettura in caso di emergenza) ed esercitandosi nella “Guida Positiva”, quella cioè che previene eventuali rischi e criticità.

Gli istruttori sono tutti professionisti del volante, devono aver superato gli esami di un corso di formazione ed avere una carriera sportiva (ex piloti di Formula Uno o campioni dell’endurance, o altre categorie a ruote coperte e formule) alle spalle o in essere.

Alle 8,30 tutti in pista, pardon in aula, a fare gli onori di casa Andrea de Adamich e il figlio Gordon che con il padre organizza e gestisce tutte le attività. Dopo la presentazione del corso e dello staff tecnico alcune slide per ripassare o apprendere nozioni come la corretta posizione di guida, il trasferimento dei carichi, la traiettoria in curva e l’importanza degli pneumatici. Divisi in gruppi e si raggiungono le aree di esercizio.

Oltre alla pista che viene allestita appositamente con dei coni per aiutare nelle traiettorie corrette e per i tempi di frenata, ci sono tre piazzali con fondi viscidi ed attrezzati per la pioggia artificiale.
I nostri due istruttori sono Marcello Puglisi, pilota e coach nel campionato Ferrari Challenge e Marco Bonanomi, ex F1, terzo alla 24 ore di Le Mans e collaudatore Ferrari.Le vetture in uso sono invece quelle della gamma Alfa Romeo, dalle 4C allo Stelvio, alla Giulia e Giulietta nelle loro declinazioni più performanti.

I primi passaggi non sono perfetti, ma i risultati arrivano ad ogni esecuzione. Rientrati ai box un tecnico scarica i dati, con il nostro istruttore e il telemetrista analizziamo eventuali tentennamenti nell’aprire il gas, la qualità della frenata e l’angolo di sterzo su tutto il percorso. Va bene, ma ci sono ancora margini di miglioramento.

Ci spostiamo in un altro piazzale per il miniskid car, un sistema meccanico di sollevamento dell’asse posteriore di una vettura a trazione anteriore. Il dispositivo provoca sovrasterzo a bassa velocità da controllare con la corretta tecnica di gestione di sterzo e acceleratore. Gas costante e pochissimo freno, questi sono i trucchi per riuscire a completare “l’otto”. Quindi ci cimentiamo con la frenata d’emergenza e la guida su fondo scivoloso. La giornata vola tra i consigli degli istruttori ad un po’ di cameratismo con i colleghi di corso.

Dopo colazione, tanti prodotti tipici della terra emiliana, ancora esercizi. La confidenza aumenta, le tecniche provate ed assimilate non ci hanno trasformato in un Senna o un Hamilton, ma in persone più coscienziose, sicure e padroni del mezzo. Tecniche che un giorno ci aiuteranno ad evitare un incidente e a sbrogliarci da situazioni di pericolo. La giornata finisce con le premiazioni dei tre allievi più bravi nel aver appreso le tecniche ed averle applicate con successo sul tracciato allestito dietro la zona box.

Come tante tante altre attività, anche i corsi di Andrea Adamich si sono presi una pausa per il Coronavirus. Intanto, Gordon ed Andrea De Adamich, sono in contatto con medici del lavoro, virologi ed autorità locali per studiare cosa dovrà cambiare quando tutto sarà passato e si riapriranno le attività. Per stare sicuri anche al volante.

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