Il Ministero della Salute ha aperto su Telegram il proprio canale ufficiale. L’iniziativa è stata avviata senza alcun clamore mediatico lo scorso 31 marzo, in piena emergenza sanitaria a causa della pandemia da Coronavirus, con l’obiettivo di offrire notizie affidabili e verificate sul COVID-19. Si tratta dunque, come sempre, di una soluzione per cercare di contrastare la disinformazione ormai dilagante sull’argomento.

Sul canale Telegram del Ministero della Salute vengono dunque condivise le informazioni diffuse sul sito ufficiale e tramite gli account social ufficiali quali Facebook e Twitter. Gli aggiornamenti sono quotidiani e riportano i dati della Protezione Civile sul numero di nuovi contagi, di deceduti e di guariti, oltre a notizie sulla situazione ospedaliera, consigli sullo stile di vita da adottare in questo periodo di emergenza e segnalazioni di fake news.

Iscriversi al canale ufficiale è facile. È sufficiente infatti accedere attraverso questo link, direttamente da web o attraverso l’app di Telegram sullo smartphone, disponibile sia per sistemi Android che Apple iOS.

Sono ormai quotidiane del resto le notizie di questo tipo, in cui Governi, organizzazioni sanitarie e le stesse piattaforme social annunciano canali ufficiali o contromisure di qualche tipo per arginare la piaga delle bufale. Social come Instagram, Facebook e YouTube ad esempio hanno introdotto da tempo sezioni dedicate alle news e alle informazioni ufficiali sull’argomento, mettendo anche in campo strumenti di analisi per identificare e rimuovere i contenuti falsi. Recentemente ad esempio WhatsApp ha annunciato una collaborazione con Pagella Politica per integrare in Italia Facta, un servizio per verificare la veridicità delle notizie ricevute tramite l’app di messaggistica istantanea.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

HP ProBook 445 G7 e Probook 455 G7, foto e caratteristiche dei nuovi portatili con processore e grafica AMD

next
Articolo Successivo

Coronavirus e fake news, Facebook ne blocca il 76%, Twitter solo il 41%

next