Per il secondo giorno consecutivo gli Usa contano quasi 2mila morti (1.973) e diventano così il secondo Paese per vittime dopo l’Italia, con 15.774 decessi – contro i 17.669 di Roma – stimati dalla John Hopkins University. I contagi sono arrivati a quota 432.132. Una situazione che per il presidente Donald Trump “è meglio delle iniziali previsioni” che stimavano per gli Stati Uniti 240mila morti. Ora invece il governo prevede che in tutto saranno circa 60mila i morti.
In Spagna intanto le vittime tornano a scendere: il picco è stato raggiunto e il premier Pedro Sanchez annuncia che comincerà presto il processo di allentamento dell’attuale lockdown. “L’epidemia è sotto controllo, adesso inizia la de-escalation”, ha detto in aula in Parlamento, rimarcando tuttavia che il ritorno alla normalità sarà “graduale” e in linea con la gravità della situazione. Già ieri la ministra delle finanze e portavoce del governo Maria Jesus Montero aveva dichiarato che le restrizioni sarebbero state allentate dal 26 aprile. In Francia sono 1400 i dipendenti del ministero dell’Interno che sono stati contagiati (su un totale di 300mila), Berlino intanto conta oltre 2300 vittime e la società tedesca CureVac ha annunciato che comincerà a giugno i test clinici sul vaccino in Belgio e Germania. Nel mese di giugno, “massimo a luglio”, ha detto il nuovo presidente del consiglio di vigilanza dell’azienda, Jean Stéphenne, cominceranno gli studi clinici su persone adulte e in buona salute che non sono state contagiate. Poi il vaccino sperimentale sarà iniettato in persone esposte al virus e infine agli anziani, la fascia più a rischio, ha spiegato. A Londra le condizioni di Boris Johnson “continuano a migliorare”, ma il premier resta in terapia intensiva e riceve ancora un “trattamento standard con ossigeno”.
Sono arrivati a quasi 1,5 milioni i casi di contagio nel mondo, con oltre 90mila morti. Intanto, le ultime stime dell’Oxfam raccontano che circa il 6-8% della popolazione mondiale potrebbe cadere in povertà in assenza di aiuti rapidi. Si tratta di circa mezzo miliardo di persone: un epilogo che riporterebbe indietro di 10 anni la lotta alla povertà, di 30 anni in alcune aree dell’Africa sub-sahariana.
Germania – 108.202 casi di contagio e 2.107 vittime con 246 nuovi decessi in 24 ore. Il ministro della Salute Jens Spahn ipotizza un “graduale ritorno alla normalità” dopo Pasqua se le attuali misure di restrizione verranno rispettate durante le vacanze. “Il numero di infezioni recentemente segnalate si sta riducendo. Stiamo assistendo di nuovo a un aumento lineare piuttosto che all’aumento dinamico ed esponenziale che abbiamo visto a metà marzo”. Spahn ha invitato i cittadini tedeschi a essere vigili e disciplinati durante il fine settimana, sottolineando che le vacanze di Pasqua saranno per la Germania un banco di prova per decidere se il Paese è pronto ad allentare le restrizioni.
Regno Unito – 881 decessi, poche decine in meno rispetto al record di ieri di 938. In tutto i decessi sono 7.978. I contagi censiti passano viceversa a 65.077, con una curva di crescita in calo a 4000 al giorno. Il picco dell’epidemia sull’isola è atteso non prima della settimana entrante.
Spagna – Tornano a scendere i decessi dopo due giorni di picco. Secondo i dati riportati dal ministero della Salute sono state 683 le vittime registrate nelle ultime 24 ore, rispetto alle 757 del giorno precedente. Nel Paese sono finora 15.238 i decessi, 152.446 i contagiati e 52.165 i guariti. Sanchez ha affermato che le misure di contenimento messe in atto a partire dal 15 marzo hanno contribuito a contenere la diffusione del contagio. Il Parlamento è chiamato oggi a votare l’estensione delle misure restrittive fino al 26 aprile. In Spagna si registra un calo nella curva delle vittime causate dal coronavirus. Lo riporta il ministero della Sanità spagnolo, che parla di 683 morti nelle ultime 24 ore per un totale di 15.238 vittime. E’ quindi salito a 152.446 il totale delle persone contagiate in Spagna, con un aumento di 5.756 nelle ultime 24 ore, mentre sono 52.165 le persone guarite.
Olanda – È salito a 2.396 il numero delle persone che sono morte dopo aver contratto il coronavirus, 148 nelle ultime 24 ore. Lo rendono noto le autorità sanitarie olandesi, spiegando che 1.213 persone si sono ammalate in un giorno, portando così a 21.762 il totale dei contagiati. Tra questi, 1.424 sono ricoverati in terapia intensiva. Sono invece 250 le persone guarite, tra cui una donna di 107 anni. Finora le autorità sanitarie olandesi hanno condotto 101.534 test per verificare l’eventuale contagio.
Francia – Parigi registra la prima inversione di tendenza sui malati gravi dall’inizio dell’epidemia. Calano i pazienti in rianimazione, 7.066 in tutto, ma 82 in meno rispetto a ieri. “Un primo segno di rallentamento” lo ha definitio il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha annunciato che circa 1.400 dipendenti del ministero su 300mila sono contagiati. “Bisogna mettere ovviamente questo dato in relazione alla popolazione del ministero dell’Interno, cioè 300.000 persone – ha aggiunto – quindi abbiamo un tasso inferiore allo 0,5% ma è un tasso elevato”.
Stati Uniti – Donald Trump, che rivendica le scelte dell’amministrazione per il contrasto alla pandemia di coronavirus dicendo che “abbiamo imparato molto, possiamo essere più forti di prima. Ricostruiremo il Paese, questo incubo finirà presto. Potremmo riaprire il Paese per step, forse prima del previsto”. Alle sue parole si uniscono quelle dell’esperta della task force della Casa Bianca sul Covid-19, Deborah Birx: “Stiamo facendo molto meglio di altri Paesi”. Tutto questo quando per il secondo giorno consecutivo gli Usa contano quasi 2mila morti in 24 ore (1.973) secondo i calcoli della Johns Hopkins University, facendo diventare gli Stati Uniti il secondo Paese per vittime dopo l’Italia, con 14.817 decessi contro i 17.669 di Roma. I casi registrati negli States sono arrivati a quota 432.132.
E oggi l’immunologo statunitense Anthony Fauci intervistato al programma ‘Good Morning America’ su Abc ha detto che lo studio pubblicato dal New York Times che mostra come il Covid-19 sia arrivato a New York dall’Europa “è probabilmente corretto”. “L’Europa – ha aggiunto – è diventata abbastanza rapidamente l’epicentro” della pandemia “dopo che i casi sono esplosi in Cina”, ha osservato Fauci.
Russia – Sono oltre 10mila, 10.131 per la precisione, i casi di Covid-19 accertati finora in Russia, di cui 1.459 registrati nel corso dell’ultima giornata. Tredici pazienti sono morti nelle ultime 24 ore, portando a 76 il totale dei decessi.
Giappone – Prosegue l’espansione dei contagi a Tokyo dopo la dichiarazione dello stato di emergenza in 7 prefetture del Giappone deciso martedì dall’esecutivo guidato dal premier Shinzo Abe. Il nuovo massimo di 180 infezioni aggiorna il precedente record giornaliero di 144 segnato ieri, e porta il totale dei contagi nella capitale a oltre 1.500. Pur non avendo introdotto un lockdown simile a quello in Italia, per evitare l’espansione della pandemia il governo locale ha chiesto ai cittadini di restare a casa evitando di uscire se non per servizi essenziali. Secondo i dati dell’operatore tecnologico Yahoo Japan, il numero delle presenze al centro di Tokyo è calato del 60%, mentre il servizio della metropolitana ha comunicato una diminuzione dei passeggeri del 60% nelle ore di picco del mattino di giovedì.
Argentina – Il ministero della Sanità argentino ha comunicato che nelle ultime 24 ore i contagi da coronavirus confermati hanno raggiunto quota 1.795, mentre i morti sono saliti a 65. Di fronte a questo nuovo incremento di casi, il presidente Alberto Fernández ha dichiarato che “siamo tutti sicuri che la quarantena (che al momento scade il 12 aprile, ndr.) sarà estesa”.
Pakistan – I casi di positività al coronavirus in Pakistan hanno raggiunto i 4.322. Lo ha reso noto il ministro della Salute, aggiornando il numero dei morti a 63.