Cristina Grieco, coordinatrice della commissione istruzione della Conferenza delle Regioni: "Ha firmato il decreto senza fare alcun passaggio con noi”. E la Azzolina risponde: "Il lavoro parte proprio adesso e prevede il loro coinvolgimento attivo"
È scontro tra le Regioni e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Dopo la video conferenza dei giorni scorsi, Cristina Grieco, coordinatrice della commissione istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, torna a chiedere più concertazione e più confronto all’inquilina di viale Trastevere. Sul tavolo alcune questioni che le Regioni chiedono di affrontare da subito con il massimo coinvolgimento, in primis il calendario scolastico.
“Ho già scritto alla ministra – spiega Grieco – ribadendo la necessità di un tavolo di lavoro permanente e sollecitando ulteriori e urgenti momenti di verifica sulle proposte delle Regioni, che in tema di istruzione hanno competenze concorrenti con lo Stato, in particolare per quel che riguarda la prosecuzione dell’anno scolastico in corso, le risorse per la didattica digitale, le norme per la formazione professionale e gli istituti tecnici superiori, interventi per la scuola paritaria e i fondi per il sistema di istruzione 0-6 anni”.
Secondo l’assessore Grieco, durante la conferenza dei giorni scorsi la ministra non ha risposto alle questioni sollevate dalle Regioni: “Lucia Azzolina ha chiuso l’incontro senza darci risposte e senza riaggiornare la riunione ai giorni successivi. Forse non pensava di dovercele dare in quel contesto, ma noi ne avevamo bisogno politicamente. La ministra in questi giorni ha firmato il Decreto Scuola senza fare alcun passaggio con le Regioni. Non si può continuare su questo livello di non collaborazione”.
Le Regioni chiedono soprattutto chiarezza per quanto riguarda il calendario scolastico. In queste settimane è circolata la data del 1 settembre come inizio del prossimo anno scolastico: “La definizione dell’inizio delle lezioni e della fine spetta alle Regioni per garantire il rispetto della peculiarità dei territori. In Toscana, ad esempio, in accordo con le categorie economiche non iniziano mai prima del 15 settembre”.
Da viale Trastevere la ministra Azzolina interviene rispondendo alle richieste dell’assessore Grieco: “Le Regioni sono un pezzo importante del sistema-Paese. Le ho incontrate, seppur virtualmente, martedì scorso, collegandomi dal ministero. C’è la volontà di ascoltare la loro voce nelle attività che metteremo in campo per chiudere questo anno scolastico e avviare il prossimo. Il lavoro parte proprio adesso e il Decreto Legge approvato dal governo su esami e valutazione prevede il loro coinvolgimento attivo. Anche e soprattutto per quanto riguarda il calendario scolastico che discuteremo, come è giusto che sia, nel rispetto delle reciproche competenze, con le Regioni. L’avvio del nuovo anno è un tema che coinvolge milioni di ragazzi, famiglie, migliaia di dipendenti. Serve la massima collaborazione. Da parte di tutti. Stiamo calendarizzando una serie di incontri da fare a stretto giro con famiglie, studenti, con le parti sociali, altri incontri con le Regioni per guardare insieme ai prossimi mesi, fare scelte responsabili, condivise, che mettano sempre al centro il diritto allo studio dei nostri ragazzi”.