Viveva da sola, LouAnn Dagen, e forse per questo da tempo aveva cominciato a parlare con Alexa, l’assistente vocale di Amazon. Lo ha fatto anche nei suoi ultimi momenti di vita. Come riporta il New York Times, nelle ultime registrazioni del dispositivo si sentono 40 richieste di aiuto. Frasi come “Alexa, provo dolore. Devo trovare il modo per attenuarlo”, “Alexa, sto soffrendo”, “A chi posso chiedere aiuto?”. LouAnn stava per morire a causa del coronavirus e come ha raccontato la sorella Penny, anche in quel momento ha ‘parlato’ con Alexa pensando di poter trovare aiuto.
La donna, 66 anni, residente in una casa di riposo in Michigan, la Metron of Cedar Springs, era risultata positiva al covid-19 così come altri 30 ospiti della struttura e cinque operatori. Il NTY racconta di come il dispositivo di Amazon era servito alle due sorelle per sentirsi più vicine. È stata proprio Penny a scoprire le disperate condizioni nelle quali è morta LouAnn. Quando è entrata nella sua stanza ha infatti ascoltato le ultime registrazioni di Alexa. La donna stava male ma non avendo febbre alta non è stata trasportata in ospedale subito. Solo quando la situazione è diventata gravissima, il trasporto in ospedale, dove è morta poco dopo.