Stare chiusi in casa, in questi giorni di lotta contro l’emergenza coronavirus, per qualcuno non è l’unica prigione. Per questo nella Giornata mondiale del Parkinson, la Confederazione Parkinson Italia onlus ricorda che è operativo dal 12 marzo fino al 12 giugno il primo servizio di teleassistenza infermieristica gratuita per questi pazienti.
Il nuovo progetto si chiama ParkinsonCare ed è attivo su tutto il territorio nazionale per dare aiuto a tutti coloro che, oltre essere costretti dentro le proprie mure, sono rinchiusi anche all’interno della propria difficile condizione e rischiano di vivere i prossimi mesi in isolamento.
In Italia sono circa 260mila le persone affette dal Parkinson, patologia che colpisce nella media intorno ai 65 anni. Tra i diversi disturbi, la malattia comporta una progressiva disabilità motoria. E dell’animo. Infatti, spesso tra le conseguenze ci sono anche crescente isolamento, ansia e depressione.
“Vengono effettuate almeno 30 videochiamate ogni giorno, supportando circa 200 pazienti, con circa 4 interventi in teleassistenza a soggetto (1 triage della sintomatologia e 3 interventi di follow up), tutti effettuati dallo stesso infermiere in modo da garantire continuità alla relazione terapeutica – ha detto a Ilfattoquotidiano.it il presidente della Confederazione Parkinson Italia Giangi Milesi – Metà delle richieste di supporto poi sono pervenute dal familiare o dal caregiver e non dal paziente”.
“L’iniziativa è diventata un punto di riferimento fondamentale per me – ha raccontato una paziente, Serena Pinto Rodof – Nella vita di tutti i giorni può capitare di avere momenti in cui ci sembra che il Parkinson diventa più aggressivo. Il fatto di sapere che ci si può rivolgere a qualcuno con cui condividere i propri dubbi è già di per sé rassicurante”. Qualcuno con cui condividere preoccupazioni attuali, come quella del Covid-19. “È indubbio che la drammatica situazione genera su di me, come credo su tutti, un diffuso stato di ansia – sottolinea Serena – L’ansia, naturalmente, è tanto maggiore quando ci si sente più fragili a causa del proprio stato patologico. Ad esempio, mi era venuto il dubbio che se nel malaugurato caso fossi stata contagiata dal virus, questo avrebbe potuto interferire sulla mia usuale terapia, dubbio però subito fugato dall’infermiera del servizio ParkinsonCare”.
Il servizio ParkinsonCare è stato creato da Careapt, una startup del gruppo Zambon che studia soluzioni digitali per dare continuità assistenziale alle persone con malattie neurodegenerative croniche. “Sono stati effettuati 908 interventi, di cui 631 in teleassistenza infermieristica – ha dichiarato Orientina Di Giovanni, general manager di Careapt, citando alcuni dati dopo un mese di attività – E’ interessante che nella maggioranza dei casi il problema è stato risolto con gli strumenti della gestione infermieristica e dell’educazione terapeutica, affiancando il paziente e il caregiver nell’adozione di misure di igiene, supportandone l’aderenza alla terapia e modificando le abitudini alimentari in modo da migliorare l’assorbimento dei farmaci e il controllo dei sintomi. Solo nel 26% dei casi – aggiunge – è stato necessario attivare un consulto specialistico”.
Sempre secondo i dati, tra i primi effetti della quarantena su questi pazienti, “vediamo una leggera prevalenza delle problematiche di tipo psicologico (52%) rispetto alla sintomatologia motoria (42%) – ha aggiunto Di Giovanni – dove si evidenzia comunque che l’impossibilità di fare moto ogni giorno come tutti i medici raccomandano a chi ha il Parkinson possa esacerbare sintomi disabilitanti come la rigidità, il freezing e i blocchi motori”.
“Dopo circa una settimana dall’avvio del servizio – ha concluso Milesi – abbiamo raccolto l’adesione di altri importanti partner come l’Istituto Neurologico C. Besta che nel frattempo si era attrezzato per garantire l’attività ambulatoriale tramite videoconsulti. Si è aggiunto il Fresco Parkinson Institute con i suoi fisioterapisti, terapisti del linguaggio, terapisti occupazionali, neuropsicologi. Abbiamo così rapidamente integrato una vera e propria rete virtuale di medicina collaborativa”.
Il servizio è accessibile contattando lo 02 2107 9997 o inviando una mail a info@parkinsoncare.com.