Abbiamo incontrato il tenore, qualche ora prima della sua esibizione speciale al Duomo di Milano, per un evento unico e mondiale, che sarà trasmesso in streaming. Nessun fedele sarà presente nella Cattedrale, risuoneranno solo le arie sacre, selezionate da Bocelli
È quasi tutto pronto per il grande evento speciale che Andrea Bocelli terrà nel Duomo a Milano per la domenica di Pasqua. Il tenore si esibirà da solo, su invito della città e della Cattedrale, grazie all’ospitalità dell’Arciprete e della Veneranda Fabbrica del Duomo. Non ci sarà alcun pubblico presente e nessun accesso, in ottemperanza alle disposizioni governative per il Covid-19. Bocelli sarà accompagnato da Emanuele Vianelli, organista titolare della Cattedrale. I brani, accuratamente selezionati per organo e voce solista, vedranno un repertorio scelto di musica sacra. Il concerto sarà trasmesso in esclusiva, in diretta streaming mondiale, sul canale YouTube del tenore dalle ore 19. Bocelli, intanto, con la Fondazione che porta il suo nome è impegnato in questi giorni con una campagna sull’emergenza Covid-19. La Andrea Bocelli Foundation (ABF) i è messa subito al servizio attivando una importante raccolta fondi per aiutare ospedali e reparti ad acquistare strumentazioni medicali e dispositivi di protezione individuale.
Com’è nata l’idea di questo evento speciale in Duomo?
L’invito è arrivato dal Comune e dall’Arcidiocesi di Milano. Mi ha telefonato il sindaco Giuseppe Sala, col quale abbiamo un rapporto di reciproca stima e amicizia fin dai tempi dell’Expo. Sono credente e cattolico, ho quindi accettato senza un attimo di esitazione, anzi torno a ringraziarlo per questa straordinaria occasione. Il canto può essere una forma di preghiera. Ed è questo il mio obiettivo, il mio intento: pregare insieme. Pregare, nella casa di Dio e nel giorno della principale solennità cristiana, affinché possiamo superare quanto prima questo periodo drammatico, ripartendo con una nuova consapevolezza, pervenendo a un nuovo concetto di cura (del prossimo e del pianeta), interpretando correttamente gli avvertimenti della natura. Cogliendo quindi tale opportunità per una ripartenza basata su valori più saldi e più veri… Quei valori che personalmente ritrovo nelle pagine del Vangelo.
È stato difficile preparare la scaletta e che scelte hai fatto?
Il repertorio sacro conta su un numero incredibile di capolavori, pagine ispirate che attraverso la bellezza ci parlano del miracolo della vita e di Colui che l’ha creata, sussurrando al nostro cuore indizi sulla Sua immensa grandezza. Alla fine ho selezionato due invocazioni mariane, l’“Ave Maria” di Bach/ Gounod e il “Santa Maria” di Mascagni, il celeberrimo inno eucaristico “Panis Angelicus” musicato da César Franck ed una pagina rossiniana, quel “Domine Deus” dalla Petite Messe solennelle che propone una diversa tipologia di devozione, virtuosistica ma altrettanto credibile e intensa. Infine, “Amazing Grace”, celeberrimo inno cristiano di ringraziamento, concepito nel ‘700 e ispirato da una conversione.
Come stai vivendo la quotidianità costretto a casa, come procedono le tue giornate?
Vivo questo periodo con preoccupazione, come tutti. Ma anche nella piena coscienza di essere comunque un privilegiato: contrariamente alla mia routine, che è scandita dai viaggi, posso stare in casa insieme alla mia famiglia, studiando, riposandomi, ascoltando musica e cercando quanto più possibile di trascorrere del tempo con i miei figli, dialogando con loro. Intorno a me però avverto quotidianamente il dolore di tante famiglie, di tante persone che hanno i propri cari malati, che sono costretti a fare i conti con situazioni di solitudine e di allontanamento… E questo mi rende molto triste.
Andrea Bocelli Foundation è in prima linea per la lotta al Covid19, come procede la raccolta fondi e quali saranno le strutture a cui destinerete le cifre?
Quanto già raccolto attraverso la piattaforma “Gofundme” ci ha già permesso di donare 30 letti per il nuovo reparto Covid-19 a Macerata (che ha aperto giovedì in tempi record) ed alcuni ventilatori polmonari per il Covid Hospital di Camerino. Ventilatori che naturalmente saranno preziosi anche quando l’emergenza sarà terminata, perché purtroppo combattere le patologie polmonari sarà comunque una priorità, anche quando il virus sarà debellato. La campagna prosegue, sulla medesima piattaforma – confidando nella generosità di tutti – per acquistare nuove, urgenti attrezzature mediche e di protezione individuale per ulteriori strutture ospedaliere e reparti dedicati alla cura del Covid-19.
Tuo figlio Matteo è sempre al tuo fianco. Ti piacerebbe diventasse la nuova stella della lirica e che futuro prevedi per lui?
L’auspicio è il medesimo che nutro per gli altri miei due figli, e cioè che realizzino le loro aspirazioni, mettendo a frutto i loro talenti, indipendentemente dalla variabile delle ambizioni genitoriali. Come Amos, il primogenito, oggi laureato in ingegneria spaziale, come Virginia, la nostra piccola di famiglia, anche Matteo è cresciuto a “pane e musica” ed in effetti sembra propenso a seguire le orme del babbo. I primi risultati obiettivamente fanno ben sperare: ha talento, studia con passione e sembra determinato a proseguire, nonostante l’abbia messo in guardia con molta chiarezza e fin dal principio, sulle potenziali insidie che potrà trovare lungo il suo cammino. Ciò detto, avere avuto accanto Matteo, in alcune tournée, condividendo con lui il palco, è stato per me un ulteriore, grande ed inatteso dono della vita.