Il presidente dell'Eurogruppo e il commissario europeo agli Affari Economici, dopo l'individuazione dei tre pilastri per il contrasto immediato alla pandemia (credito Bei, Mes e Sure), chiedono che venga velocemente istituito il fondo temporaneo per la ripresa economica post crisi
Individuati i tre “pilastri” per un sostegno immediato contro le conseguenze economiche a breve termine del coronavirus, ossia il credito della Banca europea degli investimenti (Bei), il fondo Sure da 100 miliardi per i cassintegrati e il Mes, Commissione europea ed Eurogruppo chiedono ai 27 capi di Stato e di governo del Consiglio Ue di istituire nel più breve tempo possibile il cosiddeto Recovery Fund, il fondo temporaneo per la ripresa che fornirà finanziamenti per rilanciare l’economia nel post crisi. “A un’ora x di un dato giorno le guerre finiscono, inizia il dopoguerra. La pandemia di coronavirus sarà sconfitta, ma non a un’ora x. Il piano per la rinascita, con il Recovery Fund per finanziarla, non può aspettare che tutto sia finito. È il tempo delle scelte“, ha scritto su Twitter il commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni.
Un messaggio simile a quello inviato dal presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in vista del prossimo summit tra i 27. “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare sul Recovery Fund – si legge – Alcuni Stati membri sono dell’opinione che dovrebbe essere basato su emissioni comuni di debito, mentre altri sono per soluzioni alternative, in particolare nel contesto del bilancio Ue“. In ogni caso, “siamo guidati da un senso di urgenza nel creare un Recovery Fund nel contesto di un piano di ripresa generale”.
La necessità immediata di creare un fondo temporaneo che possa garantire il sostegno economico necessario ai Paesi più colpiti è legata al fatto che questi, soprattutto quelli del Sud come Italia e Spagna, stanno ancora affrontando un’emergenza interna che non permette loro di allentare troppo le restrizioni imposte ma, allo stesso tempo, hanno necessità di sostegno per contrastare le conseguenze economiche negative della pandemia e soprattutto stimolare una ripresa più forte nel post crisi. Ma il timore di Gentiloni e Centeno è quello di una nuova impasse, come nella prima metà dell’ultimo Eurogruppo e nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Ue.
Centeno spiega che l’Eurogruppo ha “lavorato intensamente nelle ultime due settimane e ci siamo accordati su un rapporto che illustra una strategia economica ampia e coordinata. La nostra risposta completa le forti azioni degli Stati membri e le rapide, coordinate misure prese dalle autorità monetarie e fiscali europee e dai regolatori”.
Poi elenca i punti dai quali i ministri delle Finanze dell’eurozona hanno deciso di ripartire: “Tre reti di salvataggio immediate per metterci al riparo dalle conseguenze economiche a breve termine. Per i lavoratori, le imprese e gli Stati. Il quarto pilastro punta ad assicurare che una volta che l’emergenza sanitaria sarà finita, la successiva ripresa economica sia forte, bilanciata e inclusiva”. Centeno sostiene che la strategia “dà prova di forte solidarietà europea di fronte alle enormi sfide che le nostre economie affrontano” e assicura che “l’Eurogruppo resta pronto a continuare il suo lavoro urgente di sviluppo e attuazione delle strategia”.