Decine di rider che aspettano il treno suburbano, diretto nell’hinterland milanese o in province limitrofe. Tutti hanno la loro bicicletta e molti sono privi degli adeguati dispositivi di sicurezza. È quanto si vede nelle immagini pubblicate su Facebook dal collettivo di precari e fattorini attivi nel delivery food Deliverance che denuncia la situazione di “centinaia di ragazzi, migliaia, la maggior parte migranti, che tutti i giorni prendono un treno per venire a lavorare in città, per poi fare ritorno nelle loro case”. “Queste immagini parlano da sole – scrive su Facebook l’associazione – molti di loro non hanno nemmeno i dispositivi di protezione individuale, costretti a lavorare spesso al limite, al di sotto di ogni standard di salute e sicurezza, senza tutele e senza diritti“. Per questo, si legge, Deliverance ha chiesto un incontro tra le parti sociali. “Chiediamo che Assodelivery, Prefettura e le amministrazioni territoriali (Regione Lombardia e Comune di Milano) assicurino l’applicazione dei protocolli e che le nostre richieste, espresse nel documento “10 punti per un delivery al sicuro”, non cadano inascoltate”, scrivono infine.
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