Governo federale e autorità regionali hanno trovato l’accordo sulla proroga al 3 maggio delle misure restrittive. Concordata la riapertura a partire da lunedì degli esercizi commerciali con superficie di vendita fino a 800 metri quadrati. Merkel: "Abbiamo ottenuto risultati fragili e parziali. Serve cautela e non abbiamo molto margine di manovra"
Un accordo tra Stato e Laender (le Regioni) per la ripartenza dopo l’emergenza coronavirus, che prevede la proroga del distanziamento sociale fino al 3 maggio ma alcune delle misure adottate potrebbero essere allentate per consentire la riapertura dei piccoli esercizi commerciali. Già da lunedì 20 aprile potranno ricevere di nuovo i clienti quelli con una superficie fino a 800 metri quadrati. Si torna a scuola il 4 maggio e il divieto di grandi eventi viene esteso fino al 31 agosto, mentre le mascherine sono raccomandate solo sui mezzi e all’interno dei negozi, non in pubblico. Sono queste alcune delle misure che trapelano dall’incontro tra la cancelliera Angela Merkel e i 16 Land tedeschi, riferita dall’agenzia Dpa, impegnati per decidere del comportamento che verrà chiesto di adottare alla cittadinanza nelle settimane a venire. La parola finale toccherà alle autorità dei 16 stati ma la Cancelliera spera di poter coordinare una risposta unitaria sul da farsi dopo domenica, quando scadranno le misure di contenimento imposte. Contro il coronavirus, ha detto Merkel in conferenza stampa, la Germania ha riportato “risultati fragili, parziali” e per questo bisogna continuare ancora a esercitare “estrema cautela. La direzione è buona – ha aggiunto -, ma non abbiamo molto margine di manovra“.
Mascherine – Il governo federale tedesco e le autorità dei Land si apprestano a raccomandare l’uso “quanto prima” di mascherine a bordo dei mezzi di trasporto pubblico e all’interno dei negozi per contribuire a frenare la diffusione del Coronavirus. Non sarà fatta richiesta di indossare le mascherine protettive più generalmente in pubblico.
Le scuole – La riapertura sarà progressiva a partire dal 4 maggio. A ritornare fra i banchi saranno in prima battuta i ragazzi delle scuole superiori, che devono affrontare gli esami di fine anno, e gli alunni delle classi di fine ciclo delle elementari. Ogni scuola avrà bisogno di un piano igienico. Entro il 29 aprile, alla conferenza dei ministri dell’Istruzione, si dovrà prevedere un piano che permetta di tenere le lezioni “in condizioni di igiene particolari” e nel rispetto di “misure protettive”. Stando alla decisione presa si “dovranno rispettare le distanze” anche prevedendo “lezioni per gruppi di scolari”. Il documento apre alla possibilità di consentire agli studenti dell’ultimo anno di sostenere gli esami. Gli asili nido saranno aperti per i figli dei lavoratori impegnati nell’assicurare il funzionamento dei servizi essenziali, una categoria che potrebbe essere ampliata.
I negozi – Da lunedì 20 aprile potrebbero riaprire alcune attività commerciali, tra cui i rivenditori di automobili, i venditori di biciclette e le librerie, a condizione di osservare le norme igieniche stabilite per legge. Porte aperte anche nelle biblioteche, negli archivi, zoo e giardini botanici, stando alla proposta del governo federale. Gli esercizi commerciali che richiedono un maggiore contatto fisico, quali i parrucchieri potranno riprendere la loro attività dopo il 4 maggio a certe condizioni, compreso l’obbligo di indossare equipaggiamento protettivo. Resteranno chiusi ristoranti, bar e pub e saranno ancora proibiti i raduni in istituzioni religiose e luoghi di culto, dalle chiese alle moschee alle sinagoghe. Alberghi aperti solo a fini di necessità, quindi non turistici e i tedeschi dovranno “continuare a rinunciare ai viaggi privati all’interno del paese e alle visite ai parenti”.
I controlli lungo le frontiere – Il ministero dell’Interno di Berlino ha annunciato che resteranno in vigore per altri 20 giorni. I controlli sono stati introdotti un mese fa ai confini con Austria, Francia, Lussemburgo, Danimarca e Svizzera. Non ci sono controlli ai confini con Belgio e Olanda anche se è stata rafforzata la sorveglianza lungo una zona di 30 chilometri di confine. Da metà marzo, i cittadini non tedeschi o non residenti permanenti in Germania possono entrare solo se sono cittadini Ue che devono attraversare il territorio tedesco per raggiungere i paesi di origine o se sono autisti di camion che trasportano beni essenziali.