Cinema

Coronavirus, l’incerto destino del Festival di Cannes. “Deve essere reale in un modo o nell’altro”

Una considerazione piuttosto sibillina da un lato segno di una grandeur che non accenna ad acquetarsi nemmeno di fronte al Covid 19; dall’altro che sembra essere una manovra disperata per non dichiarare definitivamente la cancellazione e creare semplice caos in mezzo al mercato festivaliero

di Davide Turrini

Il Festival di Cannes 2020 non si svolgerà a fine giugno e nemmeno nella sua forma originaria. Dopo l’annuncio da parte del presidente Macron sulla cancellazione di qualsiasi manifestazione pubblica in Francia almeno fino a metà luglio 2020, anche Cannes 2020 è a un passo dal capitolare definitivamente. “Il posticipo della 73esima edizione del Festival di Cannes, inizialmente considerato per la fine di giugno o l’inizio di luglio, non è più un’opzione fattibile”, è scritto in una nota ufficiale della kermesse francese.

“Pensare che il Festival di Cannes si possa svolgere nella sua forma originaria è chiaramente difficile. Nonostante tutto, da ieri sera abbiamo iniziato molte conversazioni con i professionisti, in Francia e all’estero. Sono tutti d’accordo sul fatto che il Festival di Cannes, un pilastro essenziale per l’industria cinematografica, deve valutare tutte le possibilità a propria disposizione per sostenere il settore rendendo reale Cannes 2020, in un modo o nell’altro”. Una considerazione piuttosto sibillina da un lato segno di una grandeur che non accenna ad acquetarsi nemmeno di fronte al Covid 19; dall’altro che sembra essere una manovra disperata per non dichiarare definitivamente la cancellazione e creare semplice caos in mezzo al mercato festivaliero internazionale che vede, tra l’altro, Locarno ai primi di agosto, Venezia, Toronto e Telluride ai primi di settembre.

La presentazione ufficiale di Cannes sarebbe dovuta avvenire tra pochi giorni, ma oramai da un mese tutto ciò che pareva ovvio di fronte al dilagare dell’epidemia di Coronavirus sembra non avere più senso alcuno. Circa una settimana fa il direttore artistico Thierry Freamaux era stato perentorio: Cannes non si farà mai online. Dello stesso avviso il presidente del festival, Pierre Lescure, che aveva gentilmente declinato l’invito di Youporn per ospitare Cannes in versione online e tutelarlo da qualunque crash informatico. Il portale di pornografia gratuita sul web aveva messo disposizione i suoi potenti server per “amore verso il cinema di qualità”. Sarebbe la seconda volta che Cannes salta un’edizione. La prima volta fu nel 1968 di fronte alle conseguenze dei moti rivoluzionari del maggio del 1968 in Francia che videro dimissionaria tutta la giuria.

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