Torna ad allargarsi, nella seconda seduta dopo la pausa pasquale, il differenziale di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi. Ci è voluta una intensificazione degli acquisti di Btp da parte della Bce, secondo Bloomberg, per far rientrare la fiammata che aveva portato lo spread fino a 245 punti. Livelli che non si vedevano dal 18 marzo, quando l’Eurotower ha lanciato il suo nuovo maxi piano di acquisto di titoli di Stato per calmare i mercati e sostenere i Paesi nel mirino degli investitori perché più deboli di fronte all’emergenza coronavirus. Alla fine lo spread ha concluso la giornata a 235 punti, con il rendimento del decennale italiano balzato all’1,98%.

Male anche il fronte azionario: per Piazza Affari è stata una seduta in profondo rosso, chiusa in forte calo a -4,78% appesantita dalle banche. Quella del Ftse Mib è la performance peggiore d’Europa anche se è stata una giornata di perdite per tutto il vecchio continente: chiudono le contrattazioni in calo Parigi (-3,76%), Francoforte (-3,9%), Londra (-3,34%) e Madrid (-3,79%). Anche Wall Street ha aperto male, appesantita dal dato sulla produzione industriale degli Stati Uniti che a marzo è scesa del 5,4%, il peggior calo da gennaio 1946. A Milano sono crollate in particolare le banche, Atlantia e Saipem, penalizzata dal prezzo del petrolio che continua a scendere nonostante l’accordo tra Opec e Opec+. Il greggio Wti si è portato sotto quota 20 dollari al barile, sui livelli più bassi dal 2002.

La tensione sui titoli di Stato è legata da un lato alle pesantissime previsioni sull’impatto economico del coronavirus: ieri il Fondo monetario internazionale ha stimato un calo del 7,5% del pil dell’Eurozona e addirittura del 9,1% di quello italiano: si tratta del crollo peggiore dopo quello previsto per la Grecia. Dall’altro pesa il fatto che l’Eurogruppo di giovedì scorso non ha deciso nulla sugli eurobond o coronabond, tema che vede l’Eurozona ancora spaccata tra Nord e Sud, rinviando tutto al Consiglio Ue del 23 aprile. E in Italia è ripartito lo scontro politico sull’opportunità di utilizzare i prestiti del fondo salva Stati Mes, considerato anche che a breve il governo dovrebbe varare un decreto da circa 60 miliardi con nuove misure di sostegno a cittadini e imprese.

L’Aula della Camera voterà l’autorizzazione allo scostamento di bilancio il 24 aprile, il giorno dopo il vertice dei leader. Per mobilitare il risparmio privato al servizio del finanziamento del necessario debito aggiuntivo il Tesoro ha deciso di emettere nuovi titoli di Stato “per le famiglie”, ma mancano ancora i dettagli sulle caratteristiche del nuovo strumento e su come si intende renderlo appetibile ai risparmiatori. “L’operazione più intelligente che possiamo fare è incentivare i risparmiatori italiani a scommettere sulla ripresa del Paese, poi gli strumenti possono essere vari, da un’emissione di titoli di Stato più direttamente rivolta al segmento retail, e quindi a un coinvolgimento più diretto delle famiglie risparmiatrici italiane, a un potenziamento di strumenti esistenti o strumenti finanziari innovativi per convogliare il risparmio dei cittadini verso l’economia reale e verso il sistema delle imprese”, ha detto a Sky Tg24 il viceministro all’Economia Antonio Misiani.

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