Televisione

Pechino Express, Naike Rivelli e Roberto Blasi: “Non esiste reality più costruito e calcolato”

"È tutto finto, è tutto scritto, è tutto manipolato. Io ho alzato le mani, mi sono dissociata da una televisione italiana corrotta, finta, manipolata e poco educativa, piena di raccomandati e vincitori di reality già decisi nei contratti", ha scritto sui social la figlia di Ornella Muti che ha avuto l'appoggio dell'ex compagno di Scialpi

di Giulio Pasqui

Mentre scorrono i titoli di coda sull’ottava stagione di “Pechino Express”, una delle più seguite di sempre, due ex concorrenti mettono in dubbio la veridicità dell’adventure-reality di Rai2. Loro rispondono ai nomi di Naike Rivelli e Roberto Blasi, ed entrambi sono stati dei “viaggiatori” della quarta edizione, quella andata in onda nel 2015. “La politica è un reality show, finto e truccato come tutto in Italia”, è stata la stoccata della figlia di Ornella Muti, che aveva partecipato al programma in coppia con il fratello Andrea Fachinetti e che durante il viaggio aveva conosciuto pure l’amore, poi naufragato, grazie a Yari Carrisi.

Insomma, “Pechino Express” è davvero “truccato”? Sì, secondo l’ex concorrente. “Ho fatto Pechino Express, non esiste reality più costruito e calcolato, visto che non è neanche in live né in tempo reale, quindi fanno, montano e smontano e decidono tutto durante il gioco. Per questo me ne sono andata durante, quando ho capito che era una farsa come tutto. Che grande tristezza, ma nessuno vuole sapere la verità. Anzi, vogliono vivere di menzogne e di illusioni. È tutto finto, è tutto scritto, è tutto manipolato. Io ho alzato le mani, mi sono dissociata da una televisione italiana corrotta, finta, manipolata e poco educativa, piena di raccomandati e vincitori di reality già decisi nei contratti. Mi sono rotta le palle di stare zitta, si sa già tutto dall’inizio. Gli altri concorrenti dei reality, quelli che “non hanno valore” sono quelli che invece, ignari, pensano di giocare sul serio. Quelli più penalizzati e presi per il culo dalla produzione. Ne so qualcosa, ma al pubblico tutto questo non interessa”, ha scritto sui social, rilanciando le foto di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che per un fotomontaggio sono diventati le coppia degli Sciacalli.

Un’accusa pesante e diretta nei confronti della produzione del reality, che è stata sostenuta anche da Roberto Blasi, ex compagno di Scialpi, con il quale ha preso parte al programma sempre nel 2015. “Alla fine la verità viene sempre a galla. Dopo anni Naike Rivelli ammette pubblicamente in un post su Instagram quello che noi tutto abbiamo sempre asserito, ovvero che la loro scelta sulla nostra eliminazione dal reality sia stata completamente pilotata. Nella quarta puntata si era arrivati a traguardo prima della coppia di Naike e del fratello, ma poi stranamente e misteriosamente nella puntata mandata in onda eravamo ultimi a rischio eliminazione (tutti avevano visto la vera graduatoria, anche le Persiane che erano poco prima di noi). Peccato, il reality è molto bello, forse uno dei più belli, sia per la gara che per i luoghi e paesaggi che si vanno a visitare. Però le strategie pilotate dalla produzione rovinano sicuramente tutto”.

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