un potere consolatorio dell'arte strappando a chi guarda un sorriso di meraviglia. Perché i suoi topi, quelli che ha disegnato sugli oggetti e sulle pareti del bagno di casa sua, sono sì dispettosi e irrefrenabili. Hanno pure la faccia da "stronzetti", va detto. Però danno una certa vivacità alla scena. E soprattutto, con loro lì, niente più "io e te, te io, che noia che barba che noia che barba"
Dei possibili “danni” dell’isolamento sulle coppie si parla da giorni in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Gente che di punto in bianco si ritrova a dividere lo spazio domestico (spesso piccolo, soprattutto in città) da mane a sera, senza sosta. Sono molte le battute (ma forse mica poi tanto) sugli avvocati divorzisti che in questo momento si starebbero sfregando le mani. Così Banksy, che è un genio, e pure se si è detto abbastanza va bene ribadirlo, ha voluto dedicare il suo nuovo murales alle coppie, o alle famiglie. Le difficoltà dell’isolamento, senza però drammatizzare. Il tono dell’arista è anzi quasi leggero, al contrario di quello che molti si aspettavano. Come a tirare fuori un potere consolatorio dell’arte strappando a chi guarda un sorriso di meraviglia. Perché i suoi topi, quelli che ha disegnato sugli oggetti e sulle pareti del bagno di casa sua, sono sì dispettosi e irrefrenabili. Hanno pure la faccia da “stronzetti”, va detto. Però danno una certa vivacità alla scena. E soprattutto, con loro lì, niente più “io e te, te io, che noia che barba che noia che barba”. Titolo dell’opera: “Mia moglie odia quando lavoro da casa”. Noi no.