7) Giovanni Block. Un posto ideale (2009).
Se Brondi racconta la catastrofe azzerando la possibilità di linguaggio, chi la descrive facendo l’opposto è Giovanni Block, cantautore napoletano classe 1984, polistrumentista e musicista creativo. Un posto ideale è un disco di canzoni d’invettiva, come succede con Brondi, ma formalmente molto ricco.
Il disco parla del tempo presente in maniera incalzante, tramite ritmi frenetici come Lo sguardo, La mentalità o Il Paese del vinello, e momenti più intimi come La neve che accadrà o Song for Pagnotta.
Canzone migliore del disco: L’aquilone , in cui la rabbia, l’affetto e la protezione per le cose più care, la speranza e la rivendicazione per un mondo migliore, la rabbia verso la precedente generazione colpevole di un presente tanto angusto, trovano un respiro unisono, e un equilibrio praticamente perfetto.