9) Paolo Fiorucci. Sei personaggi in cerca di cuore (2011).
Paolo Fiorucci, da Chieti, chiude il trittico-paradigma dei cantautori dell’84: se Brondi descrive il momento crudamente e Block con molta scrittura, Fiorucci alla forma aggiunge artifici letterari allegorici. Sono tre modi diversi e complementari per parlare del presente.
Fiorucci è l’elegia, fatalismo dimesso eppure fiero, nella pretesa del diritto ad avere un proprio posto nel mondo http://www.lisolachenoncera.it/rivista/rubriche/un-novissimo-le-storie-di-paolo-fiorucci/ . Oggetti inanimati, eppure più umani degli umani, i sei personaggi in cerca di cuore denunciano uno dei principali problemi del nostro tempo: l’incomunicabilità.
Vengono da Andersen, da Baum, da quelle zone lì: chissà cosa farebbero per avere un cuore. E gli umani, che un cuore ce l’hanno, fanno di tutto per non esserne degni. I brani migliori sono Penso forse sono, Facce da documento e, soprattutto, C2-36.