Economia

Coronavirus, vertice tra Gualtieri, Comuni e Province: fondo da 3,5 miliardi. Decaro (Anci): “Ok sforzo, ma non bastano. Servizi a rischio”

Il ministero dell'Economia promette un fondo dedicato all'interno del decreto Aprile. Il sindaco di Bari però avverte: "Stimiamo in circa 5 miliardi di euro il calo delle entrate, soldi che servono per garantire servizi essenziali come la raccolta rifiuti". Il presidente dell'Upi De Pascale: "Incontro positivo, istituito tavolo di monitoraggio per avere chiaro il quadro dei bilanci"

Un fondo da 3,5 miliardi di euro dedicato a Comuni e Province all’interno del decreto Aprile. È l’esito della videoconferenza di oggi pomeriggio tra Unione delle Province, Anci e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Nel dettaglio, tre miliardi saranno dedicati ai Comuni, i restanti 500 milioni a Province e Città metropolitane. “Apprezziamo lo sforzo del governo, una cura per le città. Ma queste risorse rischiano di essere comunque insufficienti rispetto al calo delle entrate che noi sindaci stimiamo in circa 5 miliardi di euro“, avverte il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Il presidente dell’Upi Michele de Pascale parla di “un incontro positivo”, sottolineando anche il “via libera al tavolo di monitoraggio – chiesto dalle Province – che andrà avanti per tutta la durata della crisi e servirà a Governo ed Enti locali per avere chiaro il quadro dei bilanci“.

“Abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo di monitoraggio per tenere sotto controllo le perdite dei Comuni che dipenderanno dai tempi del lockdown”, spiega anche Decaro. Che già l’8 aprile aveva lanciato l’allarme: “Saremo costretti a interrompere i servizi. Oggi spiega il motivo per cui i Comuni hanno bisogno di risorse e 3 miliardi potrebbero non bastare: “Al momento per il mese di marzo, il primo di lockdown, abbiamo riscontrato un calo del 53 per cento, relativamente alle entrate tributarie, e del 22 per cento per le entrate tariffarie. Numeri che ci dicono che queste risorse sono fondamentali”.

“Non si può dimenticare che i Comuni funzionano esattamente come le aziende: entrate e uscite regolano il bilancio e quindi la sostenibilità delle spese”, evidenzia Decaro. Ricordando appunto che le spese di un Comune corrispondono ai “servizi per i cittadini: raccolta rifiuti, trasporto pubblico, servizi sociali. Ecco perché quando si parla di quanto serve ai Comuni si deve tenere ben presente che o si garantisce l’equilibrio di bilancio degli enti o si dice ai cittadini che i servizi essenziali non saranno più assicurati”, conclude Decaro.

Il presidente di Upi De Pascale sottolinea le “rassicurazioni importanti” ricevute dal ministro Gualtieri “che nel prossimo decreto legge ci saranno risposte chiare per Province, Comuni e Città metropolitane. A partire dal fondo di 3,5 miliardi per iniziare a coprire le entrate che stiamo perdendo a causa dell’emergenza sanitaria”. Come Upi, conclude De Pascale, “abbiamo inoltre presentato al governo la nostra proposta di un Piano degli investimenti su strade e scuole superiori, per sboccare due miliardi investimenti e dare una prima forte spinta alla ripresa”.