Un primo passo positivo che aiuterà i Paesi poveri a liberare miliardi per affrontare la pandemia. Ma c’è bisogno di fare di più. Oxfam ha così commentato la decisione del G20 che in settimana ha decretato la sospensione temporanea dei pagamenti del debito da parte dei Paesi poveri. Secondo le stime dell’Onu, questi ultimi avranno bisogno di 1.000 miliardi di dollari di sospensione o cancellazione del debito per “navigare la tempesta”. Quindi anche se quella del G20 è “una mossa importante, serve molto di più”, mette in evidenza Oxfam, che chiede ai grandi del mondo “cancellare i debiti del 2020 di tutti i Paesi colpiti da questo tsunami economico, e tutti i creditori dovrebbero seguire” l’azione.

La delibera del del G20 finanziario del 15 aprile, secondo un comunicato diffuso al termine dei colloqui tra i ministri delle Finanze dell’assise formata dalle maggiori economie mondiali e da quelle emergenti, prevede una moratoria dal primo maggio fino alle fine dell’anno. La decisione di sospendere tutti i principali rimborsi e pagamenti degli interessi riguarda di tutti i Paesi dell’Ida, l’International development association, e di tutti i Paesi meno sviluppati secondo le Nazioni Unite, attualmente in debito verso il Fmi e la Banca mondiale. Il G20 ha inoltre sollecitato i creditori privati a partecipare. “Sosteniamo una sospensione temporanea dei servizi di pagamento dei debito per i Paesi più poveri”, si legge nella nota che ha dato l’annuncio. “Tutti i creditori ufficiali bilaterali parteciperanno all’iniziativa. Chiediamo ai creditori privati di partecipare all’iniziativa in termini simili“.

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