Mentre alcuni Paesi europei iniziano ad allentare le restrizioni imposte ai cittadini per contrastare la diffusione del coronavirus, in Francia si superano i 20mila morti tra ospedali, case di riposo e istituti per disabili. Aumentano i casi in Russia, per un totale di contagiati di 47.121 e 405 vittime, di cui 44 decedute nel corso dell’ultima giornata. E almeno 70 tra pazienti e dipendenti di un ospedale psichiatrico di Arkhangelsk, nel nord del Paese, sono risultati positivi. Orban libera posti in ospedale per accogliere pazienti positivi ed “evitare così la tragedia dell’Italia”. Il sistema sanitario è “sull’orlo del collasso” in molte località del Giappone, dove i casi confermati di coronavirus sono saliti a più di 10.700 ed i decessi sono 171. Boom di casi anche a Singapore – 1.426 in un solo giorno – mentre in Corea del Sud ci sono sempre più nuovi positivi dopo la guarigione dal Covid-19. Picco di decessi in Irlanda: sono 77 in 24 ore, numero mai registrato prima visto che il dato più alto era stato registrato il 17 aprile, con 44 morti.
Nello Stato di New York il numero delle vittime del coronavirus è ancora “orribile”, ha detto il governatore Andrew Cuomo: altre 478 persone sono morte nella giornata di domenica. In base al calo del numero di ricoveri, Cuomo ha però ipotizzato il superamento del picco: “È questa la domanda che ci poniamo ora”, ha spiegato.
Questa settimana tanti Paesi in Europa, in ordine sparso e gradualmente, decidono di riaprire alcune attività economiche. In Norvegia porte aperte degli asili dopo un mese, in Danimarca riprendono parrucchieri, dentisti, fisioterapisti e autoscuole dopo un mese di chiusura, in Polonia si potrà di nuovo accedere a parchi, foreste ed altre aree verdi, mentre in Austria riapre il McDonald’s, per il momento però solo in modalità drive in. Nei prossimi giorni seguiranno anche le altre catene di fast food. Le limitazioni alla vita sociale, imposte da Covid, hanno portato anche a una rinascita dei cinema in macchina. In Nuova Zelanda sarà abbassata l’allerta Covid-19 dal livello massimo (4) al livello 3 dal 27 aprile e rimarrà su quel livello per due settimane per valutare la situazione. Le aziende ritenute sicure potranno riaprire, insieme ad alcune scuole. Saranno inoltre allentati i limiti sui viaggi locali e saranno consentiti incontri fino a dieci persone per eventi come matrimoni o funerali. In Germania – dove riaprono i negozi con superficie di vendita fino a 800 metri quadri – si sta infatti registrando un vero e proprio boom. Angela Merkel però avverte: “Siamo ancora all’inizio della pandemia. Dobbiamo agire in modo graduale e attento. Sarebbe un peccato se tornassimo indietro”.
Germania – Sono oltre 141.672 i contagi e 4.404 le vittime.La Germania riparte gradualmente, con i negozi che riaprono oggi, ma Angela Merkel si è mostrata molto preoccupata, parlando nel gruppo parlamentare della sua Cdu, sui “dibattiti orgia sulla riapertura” avvenuti in questi giorni. La cancelliera ha chiarito di essere molto preoccupata del fatto che mettere in discussione le restrizioni ancora in vigore possa aumentare il rischio contagio. Nei giorni scorsi il ministro della salute ha affermato che la situazione era sotto controllo. La Baviera introduce l’obbligo di mascherine dal 27 aprile. Saranno obbligatorie nei negozi e nei mezzi di trasporto pubblico. Anche la Sassonia ha istituito una regola simile per l’uso delle mascherine. Lo stato nord-orientale del Meclemburgo-Pomerania occidentale le renderà obbligatori a bordo dei trasporti pubblici la prossima settimana. La Baviera, regione di 13 milioni di abitanti che ha il più alto tasso di infezione da coronavirus pro capite della Germania, sta aspettando una settimana in più rispetto a molte altre regioni per aprire la maggior parte delle attività commerciali. Il governo federale ha raccomandato alle persone di indossare le mascherine, ma Soeder ha affermato che “i soli appelli probabilmente non saranno sufficienti”.
Francia – La portavoce del governo francese, Sibeth Ndiaye, ha detto oggi che la Francia ha “bisogno di tempo” per preparare il suo piano di progressiva uscita dalle rigide misure di confinamento attualmente in vigore per contrastare il coronavirus, che il presidente Emmanuel Macron ha promesso a partire dall’11 maggio. “So che non avere questa mattina tutte le risposte per sapere cosa accadrà dopo l’11 maggio è molto frustrante ma abbiamo bisogno di tempo per lavorare”, ha dichiarato la portavoce ai microfoni di France Info, ripetendo che “il piano non è pronto” ma verrà presentato prima della fine del mese di aprile.
Gran Bretagna – Sono 449 le persone morte di Covid-19 nelle ultime 24 ore negli ospedali britannici. Il dato diffuso dalle autorità del Regno Unito porta il totale dei decessi a 16.509. Si tratta comunque di un conteggio incompleto che non tiene conto dei numerosi decessi nelle case di riposo. Le persone contagiate sono 124.743.
Austria – Le 195 filiali di McDonald’s sono chiuse da metà marzo. Da oggi, dalle ore 11 alle 20, hamburger e patatine possono essere ritirati in macchina a uno dei 70 sportelli McDrive. In una prima fase il menù sarà ridotto. In Austria l’ultimo cinema drive in è fallito nel 2015 a Gross Enzersdorf, nei pressi di Vienna ma grazie al coronavirus la sua riapertura è imminente. I biglietti saranno acquistabili via internet e l’audio del film arriva dall’autoradio. Restando in macchina il rischio contagio è pari a zero.
Ungheria – Con un decreto governativo, Viktor Orban – che ha chiesto e ottenuto dal Parlamento pieni poteri a oltranza per la gestione dell’epidemia – ha fatto evacuare diverse migliaia di posti letto negli ospedali – e cioè il 60% del totale – per far posto a possibili pazienti affetti da Coronavirus. “Dobbiamo evitare la tragedia italiana”, ha affermato il premier, che ha pieni poteri da quando vige lo stato di emergenza per l’epidemia. Orban vuole evitare che, nello scenario peggiore del contagio, chi contrae il Covid 19 non trovi posto nelle strutture sanitarie. Una decisione che ha però scatenato le proteste del mondo della sanità che reputano il provvedimento ingiustificato rispetto ai numeri fino ad oggi registrati nel Paese. Attualmente i positivi al coronavirus sono 1.984, mentre sono 199 i decessi registrati. Il numero dei contagiati, secondo gli esperti, è relativamente basso, perché il servizio sanitario effettua pochissimi test, (48 mila in totale dall’inizio dell’epidemia).
Norvegia – Riaprono oggi gli asili dopo circa un mese di chiusura. Secondo il governo norvegese, i bambini sono stati meno colpiti dal Covid-19. “Andare all’asilo è sicuro”, ha commentato il ministro dell’Istruzione, Guri Melby, alla vigilia della riapertura. Diversi genitori, tuttavia, hanno espresso dei dubbi sulla ripresa delle attività degli asili creando su Facebook il gruppo ‘Il mio bambino non deve essere una cavia per il Covid-19’ e lanciando una petizione online che ha raccolto già quasi 30mila firme. Secondo un sondaggio pubblicato dall’emittente ‘Nrk’, il 24% dei genitori non vuole mandare i propri figli all’asilo ed il 13% ritiene che non siano al sicuro. Per la riapertura degli asili devono essere comunque rispettati rigidi protocolli. In particolare i bambini sotto i tre anni devono fare attività in gruppi di tre e sotto la supervisione di un adulto. Quelli tra i tre ed i sei anni possono stare in gruppi di sei.
Repubblica Ceca – Nel quadro della progressiva riapertura dopo l’adozione di norme restrittive anti-Coronavirus, la Repubblica ceca ha autorizzato la celebrazione dei matrimoni a patto che non vi assistano più di dieci persone, compresi gli sposi e chi officia la cerimonia. Tutti – tranne gli sposi – dovranno indossare mascherine, ha spiegato un portavoce del ministero dell’Interno. Nel paese riaprono inoltre anche officine, concessionari e mercati – con limitazioni e nel rispetto di rigorose norme igieniche. Verrà infine autorizzata la riapertura dei negozi di meno di 200 metri quadrati. Le autorità hanno confermato 6800 contagi e 188 morti nel paese.
Danimarca – Riaprono di parrucchieri, dentisti, fisioterapisti e autoscuole dopo un mese di chiusura. L’accordo era stato annunciato venerdì scorso dalla premier Mette Frederiksen. Per la riapertura i titolari delle attività dovranno rispettare le misure stabilite dalle autorità sanitarie per ridurre i rischi di contagio. Il 15 aprile era arrivato il via libera alla riapertura di asili, scuole materne e scuole fino al quinto anno di età. Restano chiusi ristoranti e bar. In Danimarca più di 350 morti con coronavirus e oltre 7.300 casi.
Belgio – Sono 168 i nuovi decessi nelle ultime 24 ore, fra cui 62 in ospedale e 103 nelle case di riposo. Il numero totale delle vittime nel Paese sale così a 5.828, il 47% delle quali è deceduta in ospedale. Le autorità hanno difeso il metodo di conteggio delle vittime, che tiene conto anche dei contagi ‘sospetti’ nelle case di risposo e fa del Belgio il primo in Europa per numero di decessi in rapporto agli abitanti. “Non tutti i Paesi hanno adottato questo metodo fin dall’inizio, ma ora molti lo stanno copiando perché è più preciso”, hanno dichiarato i portavoce. Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, 232 persone sono state ricoverate nelle ultime 24 ore, mentre 138 sono state dimesse (8.895 dall’inizio dell’epidemia). Sono quindi 4.920 i pazienti attualmente ricoverati (+49), 1.071 dei quali in terapia intensiva (-10). I nuovi casi di contagio accertati sono 1.487, il totale arriva così a 39.983.
Portogallo – Focolaio di Covid-19 in un centro di accoglienza per richiedenti asilo allestito in un ostello della gioventù di Lisbona. Su 175 ospiti della struttura, 138 sono risultati positivi ai test effettuati presso la moschea centrale della città dopo che uno degli immigrati ieri è stato ricoverato con i sintomi. I profughi positivi, che per il momento non hanno sviluppato sintomi, saranno ora trasferiti presso un altro centro e messi in isolamento. I pompieri nel frattempo hanno disinfettato l’ostello dove i profughi che sono risultati negativi al test hanno in seguito potuto fare ritorno.
Russia – Secondo le autorità sanitarie russe, i guariti dimessi dagli ospedali nelle ultime 24 ore sono 155, per un totale di 3.446.
La città maggiormente colpita dall’epidemia in Russia è Mosca, dove in totale si registrano ufficialmente 26.352 casi, di cui 2.026 accertati nelle ultime 24 ore. Le vittime del nuovo virus nella capitale russa sono 204, di cui 28 decedute nel corso dell’ultima giornata.
Ieri in Russia si erano registrati 6.060 nuovi casi nelle ultime 24 ore. La clinica pischiatrica di Arkhangelsk è stata posta in isolamento sabato, quando una delle persone che vi lavora è risultata contagiata. Secondo una dipendente della struttura, citata dalla testata online Meduza, si tratterebbe di un’infermiera da poco tornata da Mosca.
Corea del Sud – 13 nuovi casi di coronavirus, sette dei quali ‘importati’. I dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Kcdc) parlano di altri due decessi e il bilancio totale sale a 236 morti con coronavirus. Nel Paese, stando a quanto riporta l’agenzia Yonhap, sono 10.674 le persone che hanno contratto l’infezione dal primo caso segnalato il 20 gennaio e 8.114 quelle dichiarate guarite. I casi ‘importati’ sono in totale 1.006. In Corea del Sud continua però a salire il numero delle recidive: sono 181 i casi di soggetti dichiarati guariti e poi risultati di nuovo positivi, secondo i dati riportati dalla Yonhap. Dal 3 gennaio nel Paese sono stati effettuati 563.035 test.
Giappone – Il sistema sanitario è “sull’orlo del collasso” in molte località del Giappone, dove i casi confermati di coronavirus sono saliti a più di 10.700 ed i decessi sono 171. Lo ha denunciato Kentaro Iwata, esperto di malattie infettive dell’Università di Kobe, criticando la risposta data dal governo alla crisi sanitaria a pochi giorni dalla decisione del premier Shinzo Abe di estendere a tutto il territorio nazionale lo stato d’emergenza annunciato il 7 aprile per Tokyo e altre sei prefetture. Iwata ha spiegato nel corso di una conferenza stampa che la strategia giapponese di eseguire pochi tamponi associata a un’accurata tracciabilità dei contatti ha funzionato bene nella fase iniziale dell’emergenza, quando i numeri erano piccoli. Ma le autorità di Tokyo, ha accusato l’esperto, non sono riuscite ad adattarla all’aumento dei casi. “Avevamo bisogno di prepararci a quando la situazione sarebbe cambiata. Una volta che la ricerca del cluster non è stata più efficace avremmo dovuto cambiare immediatamente la strategia“, ha sostenuto. “Tradizionalmente e storicamente parlando il Giappone non è molto bravo a cambiare strategia – ha aggiunto – Siamo molto scarsi nel pensare a un piano B perché significa ammettere il fallimento del piano A”. Secondo Abe – criticato per la gestione dell’emergenza – l’attuale riduzione dei contatti tra le persone non ha raggiunto un livello sufficiente per contenere la diffusione della Covid-19. Estendendo lo stato di emergenza, il governo vuole evitare gli spostamenti dalle zone urbane, le più colpite dalla pandemia, a quelle rurali mentre si avvicina la ‘settimana d’oro’, un periodo di feste primaverili che va dal 29 aprile al 5 maggio.
Iran – Salgono a 83.505 i casi, con 1.294 contagi confermati nelle ultime 24 ore. I nuovi decessi registrati sono 91, da una settimana stabilmente sotto la soglia dei cento morti al giorno. Le vittime complessive aumentano quindi a 5.209. I malati in gravi condizioni scendono a 3.389, mentre i pazienti guariti aumentano a 59.273. I test effettuati finora sono 353.012, un numero nettamente inferiore rispetto a Paesi con un numero di casi simile come la Turchia.
Singapore – Accusa un altro boom di nuovi casi, pari a 1.426 in un solo giorno. Lo ha annunciato il ministero della Salute, secondo cui sono tutti in gran parte collegati ai focolai nei dormitori dei lavoratori stranieri provenienti da altri Paesi asiatici, impegnati nel settore delle costruzioni. Ieri, i casi aggiuntivi sono stati 596. Il totale dei contagi, con i dati odierni, è schizzato a 8.014 in pochissimi giorni dopo che l’isola era risultata tra i Paesi più efficaci nel contenimento dell’infezione.
Pakistan – I morti per coronavirus in Pakistan hanno raggiunto quota 176, mentre il numero di infezioni è salito a 8.418. Sono 425 i nuovi casi e 17 i decessi avvenuti nelle ultime 24 ore. Il numero di persone guarite ha raggiunto 1.970, con 102 persone dimesse ieri.