Non è facile per nessuno imparare a vivere, e quindi a muoversi, esclusivamente dentro casa potendo uscire solo per “necessità”. E chi non ha un cane da portare a spasso sa bene cosa voglia dire sforzarsi di fare attività fisica – che sia pure muoversi dal divano al frigorifero, nei casi peggiori – per non vedere atrofizzare il proprio corpo, in attesa che arrivi maggio.

In queste lunghe settimane, però, siamo stati fermi noi e sono state ferme anche le nostre auto. E la totale inattività, così come può creare (seri) problemi alle persone, può crearne qualcuno anche ai mezzi a quattro ruote. ACI, Automobile Club d’Italia, ha quindi pensato di fornire un vademecum su come prendersi cura del proprio veicolo pur lasciandolo fermo in garage o sotto casa.

A rischiare di essere compromessi da questo fermo così prolungato, sono principalmente la batteria e i pneumatici. È importante quindi dotarsi di dispositivi cosiddetti “salva batteria” o “mantieni batteria” e, se necessario, scollegare il polo negativo per isolarlo: una pratica da fare seguendo preferibilmente il libretto d’istruzioni, soprattutto se per la prima volta. Anche se – ricorda ACI – nel caso di un fermo prolungato per più di 4 settimane, la prima cosa da fare per evitare che la batteria si scarichi del tutto, sarebbe quella di utilizzare l’auto almeno ogni 7 o 14 giorni.

Quanto ai pneumatici, il rischio è che con l’auto ferma a lungo possano subire deformazioni, perciò si raccomanda di sollecitare e spostare il mezzo di tanto in tanto, specialmente se questo è inutilizzato da oltre due mesi; una raccomandazione, questa, che solitamente si fa a chi ha auto storiche.

Le auto elettriche che restano spente per diverso tempo potrebbero avere una elettronica di controllo che, anche a motore fermo, potrebbe aver consumato corrente: in tal caso, prima della ri-accensione, è necessario dare uno sguardo al libretto di manutenzione e verificare, così come prima di lasciarla lì ferma sarebbe stato meglio controllare la possibilità di una modalità “sleep” da settare per evitare problemi poi. Infine, per quanto riguarda le batterie al litio, queste dovrebbero avere una carica tra il 60-70% prima che il veicolo resti fermo completamente e a lungo.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Coronavirus, auto usate ancora in cima alla lista delle spese ma con budget più ristretti

next
Articolo Successivo

Veicoli commerciali, -72% di immatricolazioni a marzo per l’emergenza sanitaria

next