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Coronavirus, la ‘fase due’ in Europa – La Danimarca riapre per prima le scuole, l’Austria i negozi. Test sierologici in Germania e app con gps per Cipro, Repubblica Ceca e Finlandia

Passata l'emergenza, in Italia il dibattito è tutto centrato sulla ripresa. Intanto diversi Ue, pur tenendo presente quanto la situazione sia ancora fragile, hanno deciso la data per la riapertura di scuole e attività economiche. Tenendo presente che nuovo aumento dei contagi può di nuovo fare cambiare i piani

L’Europa avverte che la “rimozione graduale di alcune misure di isolamento porterà inevitabilmente a nuovi contagi”, ma alcuni Paesi hanno già deciso di avviare la ‘fase 2’ che segue le settimane più acute dell’emergenza coronavirus. In Italia le Regioni attendono linee guida nazionali su come riaprire le attività economiche e con quali misure, mentre la task force guidata da Vittorio Colao lavora ormai a pieno ritmo. Domande a cui altri Stati stanno già rispondendo coi fatti, mettendo comunque in chiaro che la situazione è precaria e può portare a nuove restrizioni in caso di nuovi contagi.

La Danimarca è stata la prima a riaprire le scuole, in Austria già il 14 aprile hanno alzato le serrande i negozi di piccole dimensioni e la Germania, dopo un incontro tra regioni e governo, ha deciso di riaprire negozi fino a 800 metri quadri il 20 aprile e gradualmente le scuole il 4 maggio, anche se Angela Merkel invita alla cautela contro Covid-19 visto che Berlino ha ottenuto “risultati parziali e fragili”. Intanto la Baviera ha già avviato test sierologici a campione su 3mila famiglie a Monaco per capire a che punto sia lo sviluppo degli anticorpi. È il progetto più ambizioso tra le regioni, mentre a livello nazionale il piano è di estendere lo stesso test a 15mila nuclei famigliari. Un tema sul quale in Italia si sta dibattendo da settimane per dare il via alla ripresa e al ritorno sul posto di lavoro. Gli scienziati tedeschi, però, precisano che non ci siano ancora prove che gli anticorpi garantiscano l’immunità e, nel caso, non si sa quanto possa durare. Dure critiche invece a Emmanuel Macron, che ha annunciato la possibile riapertura delle scuole l’11 maggio. Una decisione “illogica” per i medici francesi.

E per mappare contagi e positivi, i Paesi Ue stanno mettendo a punto app che, installate volontaria sullo smartphone, aiuteranno a rintracciare le reti dei contatti. In Italia via libera a Immuni, basata sul bluetooth come l’applicazione che stanno studiando anche Francia e Germania. Chi invece ha scelto di usare la geolocalizzione sono Cipro, Repubblica Ceca e Finlandia. Nicosia userà SafePaths, sviluppata dal MIT, che utilizza la geo-localizzazione per determinare i contatti tra le persone. Praga ‘Smart Quarantine’, ancora in fase pilota ma già approvata dal ministero della Salute, che disegna tramite geo-localizzazione ‘mappe di memoria’ con i luoghi in cui un individuo ha trascorso il suo tempo negli ultimi 5 giorni per risalire ai contatti avuti. E anche Helsinki sceglie il Gps.

Spagna Da lunedì 13 aprile la Spagna ha riaperto le attività non essenziali, per i lavoratori che non possono affidarsi al telelavoro. Madrid ha permesso la ripartenza di industrie e costruzioni, fermate lo scorso 30 marzo con quella che il governo aveva definito “l’ibernazione dell’economia”. Una decisione che riguarda 4 milioni di lavoratori. Il premier Sanchez ha deciso però di prolungare le restrizioni fino al 9 maggio, ma ha precisato che dal 27 aprile i bambini, nel rispetto delle misure per evitare nuovi contagi, potranno uscire di casa.

Austria – Il 14 aprile è iniziata la ‘fase 2’ con la riapertura dei negozi di piccole dimensioni. Tutti indossano le mascherine, obbligatorie supermercati, in tutti i negozi, sui mezzi pubblici e sui taxi. Secondo il cancelliere Sebastian Kurz, la riapertura dei negozi rappresenta “un primo passo verso il ritorno alla normalità. La direzione è giusta. Ma se servirà – ha ribadito – attiveremo il freno d’emergenza“. Il ministro della Salute, in conferenza stampa, ha parlato di “un successo discreto” ma, ha aggiunto, si tratta solo della prima tappa di una maratona. “La seconda tappa – ha detto – sarà ancora più dura”. In Austria, ha sottolineato, è stata evitata una crescita drammatica dei contagi grazie all’impegno degli austriaci e al numero di tamponi oltre la media internazionale.

Svizzera – A partire dal 27 aprile i parrucchieri, saloni di bellezza, i negozi fai-da-te, i centri per giardinaggio e i fioristi potranno riaprire, a condizione che la sicurezza di clienti e personale sia garantita. Le scuole obbligatorie rimarranno invece chiuse almeno fino all’11 maggio. Sempre dal 27 aprile, gli ospedali potranno eseguire tutti gli interventi, anche quelli non urgenti. Nella medesima data i negozi di alimentari potranno riaprire tutte le loro superfici di vendita. Gli altri commerci l’11 maggio. L’8 giugno sarà la volta di scuole post obbligatorie, musei, zoo e biblioteche.

Danimarca – È il primo Paese Ue ad avere riaperto asili nido, scuole materne ed elementari, il 15 aprile dopo un mese di chiusura. Restano chiuse le medie e i licei che riapriranno il 10 maggio, ad eccezione degli ultimi due anni di corso. Il rientro in classe avviene seguendo misure di sicurezza sanitaria come la distanza di due metri tra i banchi e la ricreazione a piccoli gruppi. Tuttavia le lezioni sono ricominciate solo nella metà dei comuni danesi e nel 35% degli istituti di Copenaghen, mentre gli altri hanno chiesto più tempo per adeguarsi alle misure in vigore. Tutte le scuole primarie saranno comunque aperte entro il 20 aprile. Preoccupati dal rischio di contagio, alcuni genitori hanno lanciato una petizione, che ha raggiunto 18 mila firme, per tenere chiuse le scuole, mentre in molti sceglieranno autonomamente di non mandare i figli tra i banchi. La Danimarca registra circa 6.700 casi di contagio dall’inizio dell’epidemia e 299 vittime.

Germania Da lunedì 20 aprile possono riaprire i negozi che hanno una superficie di vendita inferiore agli 800 metri quadri, il 3 maggio finiscono le misure di distanziamento sociale e il giorno dopo riaprono le scuole, inizialmente solo per gli studenti che devono sostenere gli esami di quinta superiore e delle elementari. Il divieto di grandi eventi viene esteso fino al 31 agosto, mentre le mascherine sono raccomandate solo sui mezzi e all’interno dei negozi, non in pubblico. Gli esercizi commerciali che richiedono un maggiore contatto fisico, quali i parrucchieri potranno riprendere la loro attività dopo il 4 maggio a certe condizioni, compreso l’obbligo di indossare equipaggiamento protettivo. Resteranno chiusi ristoranti, bar e pub e saranno ancora proibiti i raduni in istituzioni religiose e luoghi di culto, dalle chiese alle moschee alle sinagoghe. Alberghi aperti solo a fini di necessità, quindi non turistici e i tedeschi dovranno “continuare a rinunciare ai viaggi privati all’interno del paese e alle visite ai parenti”. Oltre al progetto dei test sierologici in Baviera, il più ampio a livello regionale, il Robert Koch Institute – istituzione scientifica che affianca la Sanità tedesca – testa ogni due settimane 5mila provette di sangue provenienti da tutto il paese e duemila persone in quattro punti del Paese che si trovano a uno stadio più avanzato del decorso dell’epidemia. Nei piani anche l’avvio di un piano nazionale che inizierà a maggio sull’analisi di 15mila campioni di sangue in tutto il Paese.

Repubblica Ceca – Il calendario della ‘fase 2’ va dal 20 aprile all’8 giugno. I primi a riaprire saranno i mercati all’aperto insieme con le botteghe di artigiani, come calzolai e sarti. Saranno inoltre consentiti i matrimonio con al massimo 10 partecipanti e gli atleti professionisti potranno tornare ad allenarsi in gruppi ristretti. Nella fase successiva, a partire dal 27 aprile, riapriranno i negozi più piccoli, mentre l’11 maggio sarà la volta dei negozi più grandi e delle palestre senza spogliatoi. Ristoranti e pub potranno poi ricominciare a servire cibo e bevande solo all’aperto dal 25 maggio, quando riapriranno anche parrucchieri, istituti di bellezza, musei, gallerie e le zone all’aperto degli zoo. Centri commerciali, ristoranti, pub, hotel, teatri, castelli e zoo riapriranno in fine l’8 giugno quando verranno ripristinati anche gli eventi sportivi con fino a 50 partecipanti e i matrimoni con più invitati.

Portogallo – Il premier Antonio Costa sta considerando di riaprire alcuni negozi, asili ed altre attività, una volta che sarà finito lo stato di emergenza il prossimo 2 maggio. In ogni caso l’allentamento delle misure rimane condizionato al permanere di un numero basso di contagi. Per quanto riguarda poi la riapertura di ristoranti, bar, cinema ed altre istituzioni culturali, Costa ha detto che potranno riaprire prima dell’inizio pieno dell’estate, ma per quanto riguarda la manifestazioni pubbliche si ritiene che rimarranno vietate ancora per mesi. Nel Paese ci sono stati quasi 20mila casi di Covid19 con numero delle vittime, 700, è rimasto basso, soprattutto considerato il confronto con le terribili percentuali della vicina Spagna.

Islanda – Dal 4 maggio vengono allentate alcune misure, compresa la riapertura di licei e università. Finora sono state mantenute aperte solo le scuole per ragazzi dai 6 ai 15 anni di età, ma con la raccomandazione di tenere gli studenti separati da una distanza di due metri. Le stesse regole, hanno detto la premier Katrin Jakobsdottir e il ministro della Salute Svandis Svavarsdottir, saranno applicate agli istituti e agli atenei che riapriranno all’inizio di maggio. Sarà consentita la riapertura anche di piccole imprese ed esercizi commerciali, compresi centri estetici e parrucchieri, mentre bar, ristoranti, piscine e palestre rimarranno chiusi. Il 4 maggio verrà anche riconsiderato il divieto di assembramenti, che non potranno superare le 50 persone. In Islanda sono finora stati registrati in tutto 8 decessi da coronavirus, con circa 1.700 contagi.

Norvegia – Riaprirà gli asili nido il 20 aprile e parte delle scuole il 27.

Lussemburgo – Vuole riaprire gli asili e le scuole il 4 maggio.

Grecia – Ha annunciato la riapertura delle scuole il 10 maggio.