Una compagnia assicurativa dominicana, con sede a Londra e gestita da un italiano. Una fidejussione prima accordata, poi ritirata, infine sottoscritta nel giro di poche ore e protocollata stamane dalla Regione Lazio. E un broker che – parole sue – dice di essere contento di rinunciare alla sua percentuale su un premio molto elevato “per uscire fuori da questo casino”. Nuova puntata della vicenda delle forniture di mascherine in Regione Lazio. La partita bollente, sul fronte mediatico, è quella della Ecotech srl, piccola società di Frascati che dal 16 marzo scorso deve ancora fornire 7,5 milioni di mascherine Ffp2 e Ffp3 all’agenzia di Protezione civile regionale. La commessa totale è di 35,8 milioni di euro. La Regione le ha prima revocato gli affidamenti il 2 aprile, salvo poi rinnovarglieli il 10 aprile: nella determina viene specificato che il fornitore di Ecotech srl è la svizzera Exor Sa, “distributore ufficiale” della 3M e, soprattutto, ci si impegnerà a presentare una polizza assicurativa per garantire la restituzione dei 14 milioni anticipati dalla Regione Lazio in caso di mancato approvvigionamento della merce.
Parliamo della polizza. Lunedì mattina in commissione Bilancio il vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, aveva fatto sapere che la società aveva sottoscritto una polizza assicurativa con la Itc Broker, che più precisamente era la romana Itc International Broker srls. In mattinata, sul sito locale Etruria News viene pubblicata la registrazione della telefonata fra il giornalista e il broker che ha effettuato il contratto Rosario Derine, in cui quest’ultimo – in sintesi – dichiara che “la compagnia ha disdetto il contratto”. Apriti cielo. Ilfattoquotidiano.it contatta l’assicuratore, che vive a Londra, per avere conferma. “Sono stato contatto da Paolo Antonio Balossi (direttore generale della Exor Sa) che è un mio cliente abituale – racconta Derine – Mi ha chiesto la cortesia di assicurare questo cliente che aveva acquisito da poco. Ho preferito non fargli fare il contratto con la compagnia con la quale lavoro di solito, così ho trovato questa Seguros Dhi-Atlas, con cui non avevo mai lavorato, che è una compagnia offshore che però ha anche una sede a Londra”.
Il 16 aprile, secondo il racconto di Derine, arriva la bozza, ma il 18 aprile monta il caso nazionale e la notizia delle indagini in capo alla Guardia di Finanza di Roma. “Domenica ho chiamato Balossi, gli ho mostrato i miei dubbi – racconta ancora il broker – Lunedì pomeriggio, alle ore 16 inglesi (le 17 italiane) ho informato la Regione Lazio e la Ecotech che la polizza non aveva copertura”. Perché questa decisione? “Exor è una società solida, che può permettersi di sbagliare perché ha i soldi. Ecotech è troppo piccola”. Ma non avevate guardato i bilanci prima? “Certo, ma ci aveva garantito Balossi, che è uno che fa questo lavoro da tanti anni, anche se con diverse entità. Ora però la compagnia ha deciso di tornare indietro”. E aggiunge, accennando un sorriso: “Io di solito lavoro con una compagnia seria, vera”.
Passo indietro che, in realtà, sembra proprio non esserci stato. Perché subito dopo ilfattoquotidiano.it contatta la Regione Lazio e, viste le dichiarazioni preoccupanti del broker, chiede i documenti. Che prontamente arrivano. Due “garanzie fideiussorie per l’anticipazione”, luogo e data Londra 20/04/2020 (il documento è in italiano), importi assicurati rispettivamente 10.000.000 e 4.000.000, premio netto totale 168.000 euro (120.000 più 48.000). “Il premio è leggermente più basso di come l’avevo fatto io. Avranno tolto la mia commissione”, spiega Derina guardando gli atti ma dicendosi contento di (testualmente) “essermi levato da questo casino”. La versione della Regione è che, visti i problemi sollevati da Derine, Ecotech abbia contattato direttamente la Seguros, fornendo le rassicurazioni necessarie e ottenendo la stipula della polizza, protocollata con data 21 aprile 2020. Entrambi i documenti, oltre alla validazione dell’Agenzia regionale di Protezione civile, porta anche la firma dell’amministratore unico di Seguros Dhi-Atlas, che risulta essere Andrea Battaglia Monterisi, 56 anni originario di Barletta e formalmente domiciliato a Roma.
Ma le polizze “esistono e sono valide”, affermano dalla Regione Lazio, che poi esce con una nota ufficiale intorno alle 19: “In merito a presunte notizie circolate ancora in queste ultime ore, la Regione precisa di essere in possesso delle polizze assicurative che garantiscono gli impegni contrattuali con la società Ecotech srl relativamente alla fornitura di dispositivi di protezione individuale. La Regione Lazio, ancora una volta, si riserva di tutelare in tutte le sedi appropriate la propria immagine nei confronti di chi diffonde notizie diffamatorie e che non corrispondono alla realtà”.
Questa settimana, comunque, dovrebbe essere quella giusta per l’arrivo a Roma delle tanto ambite mascherine promesse dalla Ecotech. Il vicepresidente Leodori ha dichiarato, in Commissione, di aver ricevuto rassicurazioni dal consolato italiano in Cina dell’esistenza della merce, che si trova ferma all’interporto di Shanghai. Il volo con il carico – o almeno una parte di esso – dovrebbe partire dalla Repubblica Popolare giovedì 23 aprile e giungere nella Capitale italiana, dunque, entro la giornata di venerdì 24. A meno di ulteriori e non auspicabili problemi. Ma di che marca saranno le mascherine? La 3M Italia nei giorni scorsi ha smentito la collaborazione con Ecotech e con Exor. Un servizio di Sono Le Venti, sul canale Nove, ha trasmesso gli audio del direttore generale di Exor, Balossi, che il 9 aprile assicurava l’acquisto da 3M e il 19 aprile affermava che “non lo abbiamo mai dichiarato”.