Sul conto di Sebastian Vettel si sta dicendo molto e si stanno formulando tante ipotesi. Volevo segnalare questo commento molto interessante realizzato da Alessandro Francese, membro della Redazione di F1Sport.it, che secondo me analizza in modo il quadro attuale dei rapporti esistenti tra il pilota tedesco e la Ferrari. Buona Lettura!
di Alessandro Francese
Sebastian Vettel si dice disposto ad accettare una riduzione d’ingaggio per rimanere in Ferrari. Insiste però su un contratto pluriennale. E’ un’opportunità o rischio trattenerlo?
Diciamola tutta. Il rinnovo di Sebastian Vettel con la Ferrari è una questione spinosa. Il pilota tedesco, arrivato con enormi aspettative nel 2015 nelle ultime due stagioni ha deluso. E anche parecchio.
Troppi errori ed un rendimento medio sottotono non sono elementi utili ad intavolare una trattativa di rinnovo partendo da una “posizione di forza”. Vettel era arrivato in Ferrari con la missione di riportare a casa il titolo mondiale. Obiettivo sino ad ora fallito. Nei suoi anni di Ferrari ha conquistato belle vittorie, vicecampione nel biennio 2017-2018, ma non è mai seriamente riuscito da insidiare Lewis Hamilton. Inoltre va detto che in quel biennio la sua Ferrari andava davvero forte.
Per il futuro a Maranello hanno già definito il 50% della questione piloti. Charles Leclerc è stato messo sotto contratto sino al 2024. La rivalità tra i due è accesa. Una lotta “fratricida” culminata con la collisione di Interlagos, un grave danno di immagine per la Scuderia. Rinnovare Vettel fa intravedere nuovamente una rischiosa formazione a 2 punte. Una soluzione mai gradita alla Ferrari (Schumacher-Irvine e poi Barrichello, Alonso-Massa, Vettel-Raikkonen, sono esempi di coppie Ferrari dai ruoli ben definiti e distanti).
Mattia Binotto in sede di presentazione della nuova SF-1000 lo scorso febbraio a Reggio Emilia aveva detto: “Con Sebastian decideremo del rinnovo strada facendo”. Il motivo era molto semplice. Vedere il rendimento del pilota nei primi Gp e decidere il da farsi.
La primavera è da sempre in Formula1 il momento in cui piloti e squadre, più o meno segretamente, si incontrano per tirare le fila degli accordi futuri. Il problema è che l’emergenza Covid-19 ha paralizzato anche il mondo delle corse. Per la Ferrari si tratta quindi di dover prendere una decisione a scatola quasi chiusa.
Sebastian Vettel è disposto a ridursi l’ingaggio ma vorrebbe un contratto pluriennale. Che fare? E’ un problema o un’opportunità? Se la Ferrari riesce a trattenerlo con un’offerta al ribasso sicuramente farà l’affare. Vettel anche. Correre in formula 1 è fantastico, farlo vestito di rosso è unico. Andare via sarebbe una resa. Il Vettel degli ultimi due anni, salvo rari sprazzi di luce, non è il pilota che ha monopolizzato i primi anni del decennio. Restando merita un’occasione di rivincita. Prima di tutto per sé stesso.
Rinunciare a Vettel significherebbe poi dover tornare sul mercato. Cosa fare? Scegliere un pilota esperto? Si metterebbe così un’inutile pressione su Leclerc. Puntare su un giovane della Fda? Scelta prematura che costerebbe un grosso dazio alla voce esperienza. No, non sono strade giuste. Inoltre senza Vettel la Ferrari andrebbe a perdere quel particolare “appeal” che si ha quando nel team c’è un campione del mondo. Un motivo di prestigio sia per Scuderia sia per gli sponsor che in essa ci investono.
Vettel vorrebbe però un contratto pluriennale ed è qui che s’insidia il rischio. Con un’altra annata no un matrimonio a lungo termine diventerebbe problematico da gestire. La scelta ideale potrebbe essere soltanto una. Rinnovare di un anno. Ciò permetterebbe alle parti di valutarsi e scegliere cosa fare all’alba della rivoluzione regolamentare rinviata (causa Covid) al 2022. Un anno con successiva opzione di rinnovo è la soluzione ideale per entrambi. Faranno così?
Vettel in squadra alle giuste condizioni per la Ferrari è una priorità. Stabilità nell’ambiente ed esperienza al servizio della squadra sono voci fondamentali per la buona resa di un team. La palla ora passa proprio a Sebastian, al quale si chiede qualcosa di più. Non solo l’entusiasmo di restare ma soprattutto la piena disponibilità nel mettersi a disposizione del team. Ovvero, se necessario, dare una mano a Leclerc.
Accetterà?