Facebook ha confermato che eliminerà le pagine di tutti quegli eventi di protesta anti-quarantena, negli Stati Uniti, che violino palesemente le regole locali sul distanziamento sociale. Il popolare social network ha inoltre annullato tutti i propri eventi in presenza fino al prossimo giugno 2021.
Nell’ambito della più ampia iniziativa che Facebook sta già mettendo in campo, volta a bloccare la diffusione sulla propria piattaforma di notizie false o addirittura dannose riguardanti l’attuale pandemia, il popolare social network ha iniziato a rimuovere le pagine dedicate ad eventi che non rispettano le misure di distanziamento sociale, considerandole appunto alla stregua di informazioni dannose.
La conferma arriva direttamente dal fondatore e CEO Mark Zuckerberg in un’intervista con Good Morning America su ABC News e al momento fa riferimento soprattutto ad alcune proteste anti-quarantena in atto negli Stati Uniti, programmate ad esempio in California, New Jersey e Nebraska, durante le quali i manifestanti non rispettano le norme sul distanziamento sociale.
Secondo quanto riferito dal Washington Post, il colosso dei social media non rimuoverà gli eventi in base all’argomento. Eventi dello stesso tipo ma che non richiedono incontri di persona in luoghi in cui sono vigenti disposizioni che li vietano e/o che non condividono affermazioni fuorvianti in relazione al COVID-19 non sarebbero infatti stati toccati.
Del resto, proprio qualche giorno fa, sempre in ossequio al rispetto del distanziamento sociale, Zuckerberg ha fatto sapere che Facebook cancellerà anche tutti i propri eventi precedentemente programmati che prevedono la presenza di più di 50 persone, fino a giugno 2021. Una mossa analoga a quella di Microsoft e di tanti produttori orientali, che nell’ultimo mese hanno annullato la propria presenza fisica e trasformato gli eventi di lancio in dirette streaming, quando non addirittura semplici comunicati stampa.