“Il decreto legge del 17 marzo prevede la detenzione domiciliare nell’ipotesi di una pena detentiva non superiore a 18 mesi. E l’eventualità è esclusa per i delinquenti abituali, seriali, per i detenuti sottoposti a un regime di sorveglianza particolare, anche per i detenuti al 41 bis“. Lo ha detto la ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time al Senato. “In ogni caso – ha aggiunto – va segnalato che la disciplina rimette al magistrato di sorveglianza la valutazione circa l’esclusione dell’applicazione della detenzione domiciliare, in tutte le situazioni in cui ci siano gravi motivi”. La ministra è intervenuta in Aula dopo la richiesta di chiarimento arrivata da alcuni deputati, in merito alla circolare del Dipartimento amministrazione penitenziaria del 21 marzo. Una nota che invitava i direttori delle carceri a stilare un elenco dei detenuti con più di 70 anni che presentano alcune patologie e fornirlo “con solerzia all’autorità giudiziaria, per eventuali determinazioni di competenza”
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