La bozza di lavoro del ministero dei Trasporti sul funzionamento dei mezzi pubblici durante la fase di convivenza con il virus. L'intenzione è quella di avere il 40% in meno dei passeggeri per ogni tratta. Tra le misure per contenere il contagio, oltre a guenti e mascherine obbligatori, anche videocamere per monitorare i flussi, annunci e cartelli sulle regola da tenere e la sostituzione dei biglietti cartacei con quelli elettronici
Percorsi separati per ingresso e uscita dai mezzi pubblici e anche dalle stazioni, con la creazione di percorsi ‘a senso unico’. L’eliminazione dei biglietti cartacei sostituiti da quelli elettronici, senza il controllo a bordo e con tariffe diverse a seconda dell’orario. Per tutti i passeggeri l’obbligo di tenere guanti e mascherina, su treni come su bus e aerei, dove prima di salire servirà anche la misurazione della febbre. Sulla metropolitana e sugli altri mezzi pubblici dei segnaposto, per indicare dove non ci si potrà più sedere in modo da garantire il distanziamento. E sistemi di telecamere intelligenti per monitorare i flussi. La bozza di lavoro del ministero dei Trasporti alla cabina di regia della Fase 2, riporta l’Ansa, dispone una serie di misure che rivoluzioneranno il nostro modo di spostarci.
In Italia, secondo la task forse guidata da Vittorio Colao, il 15% dei 2,8 milioni di persone che torneranno a lavoro dopo il 4 maggio utilizzerà i mezzi pubblici a più alto rischio aggregazione come tram, autobus e metropolitana. Per continuare a garantire il distanziamento sociale l’intenzione è quella di ridurre l’accesso al trasporto pubblico: il 40% in meno dei passeggeri per ogni tratta rispetto a prima dello scoppio dell’emergenza di coronavirus, per scongiurare il rischio di contagio sia a bordo dei mezzi, in cui continuerà ad essere obbligatorio mantenere le distanze di sicurezza di minimo un metro e indossare la mascherina, sia anche sotto le pensiline, sulle banchine, nelle stazioni.
Per diminuire il numero di passeggeri è stata avanzata l’ipotesi di variare gli orari di ingresso al lavoro, incentivando lo smart-working, dove possibile, e i trasporti aziendali. Molti Comuni hanno già iniziato a lavorare sul potenziamento delle offerte alternative, come bici, scooter e monopattini elettrici. A tal proposito il Comune di Milano ha annunciato che 35 km di strada verranno trasformati in piste ciclabili e spazio pedonale. La bozza di lavoro del ministero dei Trasporti per la Fase 2 prevede infine la possibilità di utilizzare la ‘leva tariffaria‘, ovvero il diverso prezzo dei biglietti a seconda dell’orario, per evitare ogni tipo di assembramento nel trasporto pubblico.
Le regole generali – La bozza del ministero prevede la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo. Nelle stazioni dei treni e dei mezzi pubblici si pensa a percorsi separati per ingresso e uscita, dispenser con igienizzanti. Nelle grandi stazioni è raccomandato ai gate misurare la temperatura ai viaggiatori, così come negli aeroporti. Previsti anche annunci e cartelli che spieghino come si devono comportare i viaggiatori sui mezzi pubblici “con la prescrizione che il mancato rispetto potrà contemplare l’interruzione del servizio, per motivi di sicurezza sanitaria”. Ci saranno dei marker, cioè dei segni, per indicare i posti dove non ci si potrà più sedere in modo da garantire il distanziamento. Nel caso delle metropolitane, la bozza chiede di “predisporre idonei sistemi” per segnalare “il livello di saturazione stabiliti” e sistemi di telecamere intelligenti per monitorare i flussi.
Autobus – Le corse quotidiane dovranno essere potenziate, perché sugli autobus si potrà salire solo se c’è disponibilità di posti a sedere. A bordo non ci si potrà sedere uno di fronte all’altro e nemmeno accanto. Si potrà salire sul mezzo solo dalla porta centrale per evitare di passare davanti all’autista o da quella posteriore. Gli autobus dovranno essere sanificati quotidianamente. Ancora da decidere se sarà lo stesso autista a scaglionare la salita dei passeggeri o qualcun altro. Alla fermata necessario mantenere la distanza di almeno un metro.
Metro – In metro sarà più difficile stabilire quanti saranno i posti occupati non essendo prenotabili. Per questo saranno adottati sistemi di avvisi sui display che si trovano alle fermate per comunicare ai passeggeri quando è possibile salire sulla carrozza o se è necessario aspettare il convoglio successivo perché i posti disponibili sono terminati. Dove è possibile si bloccherà anche la barra di ingresso, così non si creerà sovraffollamento sulle banchine. Non sarà possibile viaggiare in piedi, ma solo seduti e occupare i sedili in modo alternato, senza mai trovarsi di fronte a un’altra persona.
Treno – Per il trasporto ferroviario sarà obbligatorio prenotare i posti a sedere a distanza di sicurezza. Per quanto riguarda l’alta velocità e i treni Intercity, le misure già adottate verranno mantenute: i passeggeri disposti a scacchiera. Per i regionali si punta ad aumentare il numero delle carrozze per garantire il distanziamento. Si prevede poi il potenziamento del personale di pulizia, ingressi e discese separati e sui treni a lunga percorrenza e la sospensione di tutti i servizi di ristorazione a bordo.
Aereo – La bozza di lavoro del ministero dei Trasporti per la Fase 2 prevede anche che tutti i passeggeri avranno l’obbligo di tenere guanti e mascherina per tutta la durata del volo aereo. Per quanto riguarda gli aeroporti, è prevista la misurazione della temperatura con il termoscanner sia per i passeggeri in partenza sia in arrivo – con l’ipotesi di farlo al terminal partenze e alla discesa del velivolo – con una separazione netta tre arrivi e partenze all’interno del terminal. In attesa di una normativa comunitaria da Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea), ogni compagnia aerea sta adottando politiche differenti: Alitalia ha imposto l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e mantenere il sedile centrale vuoto. Altre compagnie aeree, invece, si sono limitate a far indossare le mascherine.