Sono più di 183mila i morti a causa del coronavirus nel mondo e oltre 2,6 milioni le persone contagiate, secondo i numeri della Johns Hopkins University che per la precisione parla di 183.440 vittime e di 2.628.916 casi a livello globale. E la metà delle vittime nel Vecchio Continente, dice il direttore regionale dell’Oms Europa Hans Kluge, erano residenti nelle case di cura. “Il quadro su queste strutture è profondamente preoccupante. È una tragedia inimmaginabile. C’è un urgente ed immediato bisogno di ripensare il modo in cui operano le case di cura oggi e nei mesi a venire”, ha aggiunto sottolineando che “le persone compassionevoli e dedicate che lavorano in quelle strutture – spesso sovraccaricate di lavoro, sotto pagate e prive di protezione adeguata – sono gli eroi di questa pandemia”.
La Svezia, che ha deciso di non adottare misure nette per il contenimento dell’epidemia (nella foto sopra i clienti in un bar a Stoccolma il 22 aprile), registra 2.021 decessi e 16.755 casi di positività, con un livello di mortalità nettamente più elevato di quello osservato nei paesi vicini. In Germania sono quasi 150mila le persone contagiate e la cancelliera Angela Merkel, convinta che la situazione sia “ingannevole e fragile”, ha criticato la fretta di alcuni Laender per l’avvio della fase due. “Sono stati molto decisi – ha detto – per non dire troppo decisi”. In Francia, ha detto il direttore generale della sanità francese Jérome Salomon, “non ci sarà la fine del confinamento se le misure di contenimento non danno esito positivo”, mentre in Spagna sono 34.355 gli operatori sanitari che hanno contratto il coronavirus. Si tratta del 16,12% del totale dei casi positivi al Covid-19 nel paese. Il governo Sanchez ha anche deciso di allentare le misure della quarantena sugli under 14 da domenica 26 aprile.
Negli Usa sono 48mila i decessi, 1.800 nelle ultime 24 ore e salgono a poco più di 849mila il totale delle persone contagiate e aumentano le persone che perdono il lavoro: altri 4,42 milioni di cittadini hanno chiesto i sussidi la scorsa settimana dopo i 5,24 milioni della settimana precedente e i 6,61 milioni di quella ancora prima. E il segretario di Stato Mike Pompeo, dopo che Trump ha congelato i finanziamenti in polemica per la gestione dell’epidemia, ha dichiarato che i fondi Usa potrebbero essere sospesi definitivamente se non verranno fatti “cambi audaci” nell’agenzia Onu, ben oltre la sostituzione del suo direttore Ghebreyesus, accusato dalla Casa Bianca di essere filocinese.
In Messico intano sono stati superati i 10mila contagi, più di mille in un solo giorno, e in Brasile sono più di 45mila i casi e oltre 2.900 i decessi. Intanto le autorità sanitarie della Corea del Sud stanno elaborando un piano per prepararsi a una seconda ondata di contagi, che si prevede possa arrivare in autunno e in inverno in concomitanza con il periodo dell’influenza stagionale
Germania – Angela Merkel, nel Bundestag, è tornata a criticare le regioni per la fretta nel passaggio verso la cosiddetta fase 2, di convivenza col virus. La cancelliera ha sottolineato che la situazione è “ingannevole e fragile”, mettendo in guardia dal rischio che la Germania possa perdere i buoni risultati ottenuti finora nella gestione dell’emergenza, in cui il sistema sanitario ha finora “retto bene”.
Francia – Il ritorno a scuola, previsto in modo progressivo a partire dall’11 maggio, sarà su base volontaria. Sono 1.500 i casi confermati di positività al coronavirus tra le forze armate francesi.
Olanda – 887 nuovi contagi da Covid-19 e 123 morti nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali (Rivm), aggiornando a 35.729 il numero delle persone contagiate e a 4.177 il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza.
Svezia – Le autorità sanitarie svedesi hanno annunciato altri 84 decessi legati al covid-19 nel paese, superando così la soglia delle 2000 vittime dall’inizio della pandemia. Ad oggi la Svezia – che rispetto ad altri paesi europei ha adottato misure meno stringenti nella sua strategia di contenere la diffusione del coronavirus – si contano 16.755 casi di positività al virus e 2.021 decessi, con un livello di mortalità nettamente più elevato di quello osservato nei paesi vicini. Le autorità locali hanno inoltre stabilito che nell’area di Stoccolma, la zona più colpita, il picco dell’epidemia è da considerarsi raggiunto l’8 aprile, a differenza del 15 che era la data indicata in un primo momento.
Finlandia – La premier finlandese Sanna Marin ha deciso di mettersi in autoisolamento dopo che un dipendente della residenza del primo ministro è entrato in contatto con una persona positiva al coronavirus ed è in quarantena. La premier non ha sintomi e continuerà a lavorare da casa.
Usa – Il medico americano Rick Bright, che guidava l’agenzia incaricata dal ministero della Salute Usa per lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19, ha denunciato di essere stato rimosso dall’incarico per aver contestato la linea promossa dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e che “manca di fondamento scientifico”. Bright, che dirigeva la Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), che è parte del Dipartimento di salute e servizi umani degli Stati Uniti, ha affermato di essersi opposto agli sforzi per promuovere un ampio uso della clorochina e dell’idrossiclorochina contro il coronavirus, che Trump ha propagandato in più occasioni, poiché tali trattamenti non hanno alcuna prova scientifica di efficacia. Anzi, ha aggiunto, i due farmaci potrebbero avere “rischi potenzialmente gravi se associati tra loro” e potrebbero anche causare un aumento della mortalità per le persone che soffrono di Covid. Il medico rivendica anche il fatto di aver resistito ai tentativi di finanziare “farmaci potenzialmente pericolosi da parte di coloro che hanno legami politici”. Poi il tycoon, contrariamente alla linea tenuta fino ad oggi che promuoveva i governatori intenzionati ad allentare le restrizioni per far ripartire l’economia, va in rotta con Brian Kemp (Stato della Georgia) che ha deciso di permettere la riapertura, a partire da venerdì, di alcune attività, come le spa, i saloni di bellezza, parrucchieri, tatuatori e altri servizi non essenziali: “Sono totalmente contrario, è troppo presto. La sicurezza deve prevalere – ha detto – Ma alla fine, faccia quello che ritiene giusto”, ha aggiunto.
Cina – Sono stati registrati ieri 10 nuovi casi di infezione da Covid-19, di cui 6 importati e 4 individuati nelle province di Heilongjiang (3) e Guangdong (1). La Commissione sanitaria nazionale (Nhc), che non ha rilevato ulteriori decessi, ha aggiornato il numero di contagi di ritorno a 1.616, di cui 823 risoltisi con la guarigione e 793 sotto cure mediche, comprensivi di 37 in gravi condizioni. I casi a livello nazionale sono saliti a 82.798, tra 959 pazienti ancora in cura, 4.632 decessi e 77.207 persone guarite.
Vietnam – Da una settimana non si registrano nuovi casi e il Paese inizia ad allentare le misure decise per contenere la diffusione dell’epidemia. Secondo Vietnam News, a partire da oggi, vengono allentate le misure di distanziamento fisico e sociale ad Hanoi e Ho Chi Minh City, dove c’è il via libera alla riapertura di alcune attività non essenziali.
Brasile – Sono più di 45mila i casi di coronavirus e oltre 2.900 i decessi confermati dalle autorità, il nuovo ministro della Salute, l’oncologo Nelson Teich, propone di allentare le misure adottate per contrastare la diffusione del coronavirus. “È impossibile per un Paese sopravvivere per un anno, un anno e mezzo, rimanendo fermo”, ha detto Teich da Brasilia nel suo primo discorso dall’insediamento. “Il distanziamento sociale è una misura naturale e logica da cui cominciare, ma – ha incalzato il ministro che si è subito detto ‘completamente allineato’ con Jair Bolsonaro – non può essere attuata senza un piano di uscita”. La prossima settimana, ha annunciato, il governo presenterà un nuovo piano per l’allentamento delle misure, che – ha affermato – saranno concepite sulla base della situazione e delle necessità in ogni regione.
Messico – Sono 10.544 i positivi, lo hanno riferito le autorità sanitarie locali, solo 1.043 in un giorno, e 970 le persone che hanno perso la vita. Il sottosegretario per la prevenzione e la promozione della Salute del Messico, Hugo López-Gatell, ha parlato di una mortalità ora del 5-7% nel Paese, esortando la popolazione a non minimizzare la minaccia.
Corea del Sud – Le autorità sanitarie della Corea del Sud stanno elaborando un piano per prepararsi a una seconda ondata di contagi, che si prevede possa arrivare in autunno e in inverno in concomitanza con il periodo dell’influenza stagionale, mettendo a disposizione risorse mediche. Un piano ad hoc verrà messo a punto per le persone più a rischio, ovvero coloro che lavorano in ospedali, case di cura o cliniche, ma anche per i cittadini stranieri non registrati oppure i lavoratori migranti che hanno una scarsa possibilità di essere testati.