Linee del campo tirate storte, reti delle porte fatte con i sacchi per la raccolta delle olive, grigliate partita natural durante e bestie, anche feroci, che fanno invasione di campo (e intendiamo proprio animali, non calciatori o tifosi). E’ il paradiso delle domeniche bestiali? In un certo senso sì: perché è una manna per questa rubrica il calcio minore abruzzese che viene raccontato e documentato dai ragazzi di Abruzzo Calcio Ignorante.
Pagina Facebook esilarante che racconta e soprattutto documenta con video e foto ciò che avviene sui campi delle serie minori abruzzesi. “Perché – ricordano i gestori della pagina – solo i migliori talenti hanno calcato i campi in pozzolana”.

E tra tribune create coi camion, spogliatoi utilizzati per lo scongelamento della carne per la grigliata, telecronisti rustici e agresti abbarbicati sui tetti, i ragazzi che l’hanno creata si raccontano. E si rimane spiazzati sapendo che a gestirla non è un ex bomber ormai troppo panzuto o usurato persino per la terza categoria, non è un giornalista dal taccuino debordante di cose che non possono finire sui giornali locali, ma è un giovanissimo, Mattia, 22 anni dalla provincia di L’Aquila, aiutato da collaboratori altrettanto giovani, Richard e Damiano di 20 e 19 anni.
“Un’idea nata per caso 3 anni fa: uno spazio dedicato totalmente alle squadre inferiori”.

Senza autocelebrazioni stupide però: “Solo guardando all’umiltà di chi ci mette anima e corpo pur disegnando linee tutte storte: gli diamo voce e per questo la pagina ha avuto una forte presa”. E i ragazzi si sono creati un discreto seguito in particolare tra quei bomber che aspettano più che la partita l’allenamento… per grigliare alla fine. Arrosticini e vinello sono protagonisti ben più di virtuosismi tecnici, che per contro sono quasi snobbati sulla pagina: “Il calcio minore è unico per i gol da cineteca e pure per gli arrosticini, la pietanza abruzzese più buona”. Tanto che il “la tocca piano” ormai iperabusato per descrivere gol e prodezze dei calciatori su “Abruzzo Calcio Ignorante” diventa “La cuoce piano”: “E’ una delle nostre rubriche più seguite. Tanto che le squadre cercano di essere le migliori alla fornacella e non solo in campo”.

Ma c’è un’altra sezione degna di nota: sui campi in terra battuta vanno disegnate le righe col gesso prima della gara, ma non tutti hanno la stessa perizia nel farlo. Ne escono spesso campi picassiani, ciò anche a causa di arrosticini e relativi accompagnamenti: “Di solito l’artista delle linee storte, noto come Poeta Col Righello In Mano, dà il meglio di sé il sabato sera anche grazie a qualche bicchiere in più. Il mattino seguente, giorno della partita, l’opera d’arte viene svelata al mondo intero…con stupore e incredulità dell’arbitro chiamato a dirigere la gara in un campo che presenta linee del genere. Col passare del tempo siamo stati letteralmente inondati di foto di campi con le linee storte…la voglia di essere presenti sulla pagina ha spinto molte squadre a fare cose impensabili fino a poco tempo prima”.

E col tempo di chicche ne hanno viste tante, difficile scegliere la migliore: “Un post che sicuramente tutti ricorderanno è il video di “Zio Carlo” della Virtus Castel Frentano, telecronista dal tetto dello stadio che raccontava il rigore per la propria squadra… è diventato una celebrità”. Non solo, l’Abruzzo si sa è anche terra straordinaria dal punto di vista faunistico (parliamo ancora una volta seriamente di bestie vere) e dunque “non di rado animali (anche selvaggi) che decidono di “esordire” nel mezzo di un’azione chiave per le sorti del match”, con spirito temerario, peraltro, vista l’abilità grigliatoria. Intendiamoci, le velleità bomberistiche restano, con le copertine fluorescenti e gli scarpini all’ultimo grido… “salvo finire in panchina col sole contro e rivelare la propria rusticità usando i parastinchi per farsi scudo della luce”. Insomma: tra invasioni animalesche, trattori e camion usate come tribune, panze proporzionali al numero di grigliate organizzate, telecronisti improvvisati e pozzolana funestata da linee sghembe di gesso, il lavoro documentale di “Abruzzo Calcio Ignorante” è un Santo Graal per le Domeniche bestiali. Un Santo Graal in cui versare il Montepulciano per accompagnare una grigliata, ça va sans dire.

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