Media & Regime

Gedi, Verdelli via da Repubblica: Molinari nuovo direttore. Giornalisti in sciopero. Giannini a La Stampa e Feltri all’Huffington. Elkann alla guida del gruppo

La famiglia Agnelli-Elkann, tramite Giano holding, salirà al 60,9% del capitale e al 63,21% dei diritti di voto, rilevando quote anche da Perrone e Caracciolo. Molinari passa da Torino alla direzione del principale quotidiano del gruppo. Verdelli sostituito dopo poco più di un anno, nel giorno in cui era in corso un tweet storm di solidarietà nei suoi confronti per le minacce di morte ricevute da gruppi neo fascisti

Nel giorno in cui prende forma il nuovo gruppo Gedi targato Agnelli-Elkann, i giornalisti di Repubblica annunciano lo sciopero: domani il giornale non sarà in edicola e il sito non sarà aggiornato per 24 ore. Una decisione presa dopo che il consiglio di amministrazione di Gedi ha nominato Maurizio Molinari direttore del quotidiano di largo Fochetti in sostituzione di Carlo Verdelli, oggetto in questi giorni di minacce di morte sui social da parte di gruppi neo fascisti e per il quale proprio oggi Articolo 21 e Federazione della stampa italiana avevano organizzato un tweet storm di solidarietà. A prendere il timone de La Stampa e dei giornali locali arriverà invece Massimo Giannini, mentre Mattia Feltri diventerà direttore dell’Huffington post.

La nuova Gedi targata Exor – A inizio dicembre scorso il gruppo Gedi era passato dalle mani della famiglia De Benedetti a quelle degli Agnelli-Elkann che tramite la holding Exor hanno acquisito per 102,4 milioni di euro la quota di controllo di Gedi. Oggi è stato perfezionato il passaggio ad Exor del 43,78% del gruppo, ceduto da Cir per 102,4 milioni. Inoltre la cassaforte degli Agnelli ha annunciato un’ulteriore scalata: attraverso la società di nuova costituzione Giano Holding salirà al 60,9% del capitale sociale di Gedi ed al 63,21% dei diritti di voto rilevando un 5,06% dalla Mercurio della famiglia Perrone ed un 6,07% (partecipazioni Caracciolo) da Sia Blu e Giacaranda Caracciolo. Cir e Mercurio resteranno azionisti in Giano Holding con una quota del 5% ciascuno.

L’addio di Verdelli ai lettori – “Sabato sarà il 25 aprile, la festa sacra e laica della Liberazione”, scrive Verdelli nella lettera di addio ai lettori pubblicata sul sito del giornale che ha diretto per meno di un anno visto che solo il 19 febbraio 2019 era stato chiamato a sostituire Mario Calabresi. “Repubblica la onorerà con un impegno particolare, visto il momento che il Paese sta attraversando. Sarà il nuovo direttore, Maurizio Molinari, a cui va il mio in bocca al lupo, a guidare il giornale in un momento che sarà insieme di memoria e di voglia di rinascita. Lo seguirò da lettore, con l’attaccamento appassionato per un giornale che è qualcosa di più di un giornale, per una comunità di lettori che ne è la ragione prima di esistenza, per una redazione con la quale è stata una fortuna condividere questo viaggio”.

Gli altri cambi alle direzioni – Al posto di Verdelli arriverà Molinari, che nel 2015 proprio John Elkann aveva scelto come successore di Calabresi a La Stampa, il quotidiano per cui allora lavorava come corrispondente da Gerusalemme. A Torino il nuovo direttore sarà Giannini, che dal 2018 è già direttore di Radio Capital. Dopo l’addio di Lucia Annunziata già formalizzato a fine gennaio, alla direzione dell’Huffington Post arriverà invece Mattia Feltri. Figlio di Vittorio, attualmente è caporedattore a La Stampa, di cui firma la rubrica in prima pagina ‘Buongiorno’.