“Bisogna essere in due per ballare il tango”. Riemerge dagli archivi del web l’espressione sibillina detta dall’attrice Ellen Pompeo nei confronti del molestatore sessuale Harvey Weinstein. Il video con protagonista la star di Grey’s Anatomy è del 2018 ed è un Q&A tenutosi alla Oxford Union in mezzo ad un pubblico di sole donne. La Pompeo spiega: “Credo che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità, non tutte, ma appunto bisogna essere in due per ballare un tango”. “Non parlo di incolpare la vittima – ha continuato la donna – voglio solo dire che sono stata in una stanza con Harvey Weinstein, mi sono seduta a un tavolo con lui, sono rimasta probabilmente due ore e mezza con lui, ma non mi ha mai detto nulla di inappropriato o non mi ha fatto alcuna avances fisica”. Pompeo ha poi aggiunto: “Non pensavo ci fosse qualcosa di sbagliato ad essere lì e non sarei andata in quella stanza di notte. Se lui avesse fatto qualcosa di inappropriato nei miei confronti avrei preso il bicchiere che era sul tavolo davanti a me e glielo avrei fracassato in faccia”. Infine: “Il punto è: cosa siamo disposte a tollerare per la nostra autostima, a quale livello di compromesso scenderemmo per il nostro piacere, per essere amate e accettate. Quanto male vogliamo ci sia nel mondo dello spettacolo?”. Il pensiero squarcia una serie di sconcertanti abitudini nel settore dello spettacolo e nel rapporto di potere tra un uomo e una donna, ma le reazioni sui social sono state subito feroci. Tra chi ha definito le sue parole disgustose e chi si dice sopravvissuta ad una aggressione sessuale e dopo il video si definisce “sconvolta”. “Sempre pensato che Ellen Pompeo fosse una povera stronza”, “ricordate che l’attore non è il personaggio”, “Oggi mi è caduto un pilastro. Incolpare le vittime per un qualcosa che non dovrebbe stare ne in cielo né in terra è da persone piccole piccole”, alcuni dei commenti letti su Twitter.