La casa giapponese ha presentato la versione sport utility della sua citycar che potrà contare su un look "europeo", un powertrain ibrido di quarta generazione con una potenza compessiva di 116 cavalli e una trazione integrale elettronica. Nessuna indicazione, ancora, sul listino, ma è ragionevole ipotizzare che partirà da poco sopra i 20 mila euro
Avrebbe dovuto essere la star di Ginevra, prima che la pandemia spegnesse i riflettori della più importante kermesse dell’auto europea. Toyota ha deciso comunque di svelarla al mondo con un po’ di ritardo, scelta peraltro comprensibile visto che non arriverà prima di metà 2021. Ecco dunque la Yaris Cross, il suv di segmento B destinato a diventare un blockbuster del mercato. Per un motivo abbastanza semplice: le compatte a ruote alte sono una certezza al botteghino, se poi hanno pure un look distintivo nonché la tecnologia ibrida che le assiste, e come su questo modello ne mantiene basse le emissioni di anidride carbonica, il gioco è (quasi) fatto. Per togliere quel “quasi”, aspettiamo di sapere quanto costerà. E ci vorrà ancora un po’, anche se è ipotizzabile un listino che parta da sopra i 20 mila euro, dato che la sorella minore Yaris è più o meno a quota 17 mila.
Comunque sia, questa Cross ha dalla sua linee morbide ma dinamiche, in piena sintonia coi gusti europei. Non è un caso che sia stata ideata nel vecchio continente, prendendo a riferimento in particolare il nostro Paese, e venga prodotta nello stabilimento francese di Valenciennes. La casa storica di Yaris, che per accogliere la nuova arrivata ha ampliato la propria capacità produttiva fino a 400 mila vetture all’anno, con un investimento di 800 milioni di euro.
Delle 150 mila Yaris Cross sfornate ogni anno, circa 30 mila saranno destinate al mercato italiano. Come detto, il più importante d’Europa insieme a quello francese. Complessivamente la famiglia Yaris, con la hatchback in rampa di lancio a settembre e la Cross per l’appunto il prossimo anno, arriverà a pesare per un terzo delle vendite continentali di Toyota.
Ma entriamo più nel dettaglio dell’auto. La Yaris Cross è lunga 4,18 metri, e nasce sullo stesso pianale TNGA-B della Yaris d’ordinanza. Il che significa condividerne la filosofia ispiratrice: ingombri da compatta fuori, tanto spazio dentro. Con in più l’altezza da terra, così come una posizione di guida rialzata, figlia della nobile tradizione di sport utility della casa giapponese, inaugurata dalla Rav4 venticinque anni fa.
La carta vincente di questo modello potrebbe essere proprio il dual use: urbano e off-road. Già, perché oltre che con la trazione anteriore, verrà offerto anche con quella integrale. Si chiama AWD-i, dove quella “i” sta per intelligente: sfrutta l’elettronica e non le componenti meccaniche, aiutando a togliersi d’impaccio da situazioni di difficoltà e scarsa aderenza.
Infine, il cuore della questione, ovvero il sistema di propulsione ibrido di quarta generazione Toyota. Un marchio di fabbrica, cresciuto di pari passo con la notorietà del marchio giapponese. Sulla Cross, come per la Yaris normale, consta di un motore termico 1.5 tre cilindri a benzina con un rendimento termico del 40%, accoppiato ad un’unità elettrica da 59 kW. La potenza complessiva del powertrain è di 116 cavalli, mentre le emissioni di CO2 sono inferiori ai 90 g/km per la versione a trazione anteriore, e a 100 g/km per quella AWD-i. In linea con quanto indicato dalle normative europee.