Sono bastati pochi minuti da quando la mamma ha dato l'allarme, perché sul posto accorressero dalla vicina Maniago carabinieri, protezione civile, soccorso alpino, vigili del fuoco volontari e perché l’intero paese, che conta meno di duemila persone, si mettesse in cerca del piccolo
Tutto un paese si è mobilitato per cercarlo e, dopo tre ore di ansia e preoccupazione, il bambino di tre anni e mezzo che si era allontanato da solo da casa è stato ritrovato illeso e riaccompagnato a casa. È quanto successo nella giornata di mercoledì 23 aprile a Vojont, comune di circa 2mila abitanti in provincia di Pordenone: il bambino di tre anni e mezzo, affetto da disturbo dello spettro autistico, è sgattaiolato fuori di casa senza farsi notare dai genitori intorno alle 19.30 e, passando per il giardino, ha fatto perdere le sue tracce.
Sono bastati pochi minuti da quando la mamma ha dato l’allarme, perché sul posto accorressero dalla vicina Maniago carabinieri, protezione civile, soccorso alpino, vigili del fuoco volontari e perché l’intero paese, che conta meno di duemila persone, si mettesse in cerca del piccolo. Appresa la notizia dai social, a piedi, in bici e con altri mezzi, con torce o soltanto con le luci dei cellulari, a due a due per evitare assembramenti e con tanto di mascherina, i cittadini si sono ritrovati al campo di calcio che, luci accese come in occasione di una partita, è stato individuato come punto base per le ricerche, e da lì insieme con gli uomini dei soccorsi, per ogni dove.
Tre ore dopo è stato finalmente ritrovato, illeso e in buone condizioni se non un po’ confuso, a un paio di chilometri di distanza da due cittadini che hanno partecipato alle ricerche. La sindaca, Lavinia Corona, psicoterapeuta, accorsa subito a casa dei genitori e apprese le sue abitudini aveva dato a tutti indicazioni perché evitassero di spaventare il piccolo, già sicuramente disorientato.