Botta e risposta e qualche polemica durante la discussione alla Camera sul Cura Italia, sul contingentamento delle presenze dei deputati in Aula. Dopo la bocciatura dell’ordine del giorno presentato da Giorgia Meloni, contro il Mes, e le proteste dai banchi di FdI, alcuni deputati hanno lasciato l’Aula e il Presidente Fico li ha sollecitati a rispettare le regole: “Colleghi usciamo ordinatamente ed evitiamo qualsiasi tipo di assembramento”.
L’esponente della Lega, Edoardo Ziello, ha poi preso la parola e ha accusato “la maggioranza di non aver rispettato gli accordi” sulle presenze, di aver “calpestato la figura” del presidente della Camera, Roberto Fico, per aver fatto partecipare al voto “più deputati di quelli consentiti”. “La maggioranza – si è lamentato Ziello – probabilmente rischiava di andare sotto sull’ordine del giorno che parlava del Mes, e quindi – ha detto rivolgendosi a Fico – ha violato la regole che lei aveva dato, facendo arrivare più deputati possibili. Nei banchi della maggioranza, non si è rispettata minimamente una regola sul distanziamento sociale e noi che veniamo da territori dove questa emergenza sanitaria sta colpendo sappiamo che cosa vuol dire il rispetto del distanziamento sociale”. Per il Pd ha replicato Emanuele Fiano, spiegando che nella capigruppo “non si è potuto raggiungere un accordo sul contingentamento delle presenze” e assicurando di aver rispettato le indicazioni della presidenza. “Purtroppo quel patto non è stato siglato da un reale accordo all’unanimità della conferenza dei capigruppo, perché il suo gruppo di Fratelli d’Italia non ha accettato”. Il deputato della Lega ha quindi ripreso la parola per continuare a protestare, per essere infine interrotto dall’intervento del presidente Fico. “Ho partecipato alla capigruppo – ha detto Fico – non è stato possibile certificare o siglare un patto per un contingentamento dei parlamentari, ma ne parleremo in conferenza capigruppo”. Durante l’intervento di Fico, dai banchi dell’opposizione si sono levate urla e proteste