Giustizia & Impunità

Coronavirus, mascherine ‘fantasma’ nel Lazio: indagati i vertici della società affidataria della commessa. E il volo con i Dpi “non è partito”

Il reato contestato dalla Procura di Roma è inadempimento di contratti di pubbliche forniture. La Guardia di Finanza ha acquisito la documentazione relativa alla maxi-fornitura per cui sarebbero già stati anticipati oltre 15 milioni di euro, mentre il cargo che doveva portare le mascherine, a quanto risulta a ilfattoquotidiano.it, è rimasto a Shanghai. La Regione, trapela da fonti inquirenti, in questo momento sarebbe “parte lesa”

Ci sono i vertici della Ecotech srl fra gli indagati dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte mascherine fantasma nel Lazio. Il reato contestato è inadempimento di contratti di pubbliche forniture. La vicenda riguarda la fornitura da 9,5 milioni di dispositivi di protezione individuale che la Regione Lazio fra il 16 e il 20 marzo scorso ha chiesto di reperire a una piccola società di Frascati, con appena 10.000 euro di capitale sociale, affidandole tre commesse dal valore totale di 35,8 milioni di euro. Di queste mascherine, al momento ne sono arrivate solo 2 milioni e tutte chirurgiche, mentre le altre 7,5 milioni fra Ffp2 e Ffp3 era attese – dopo diversi passaggi a vuoto – questa notte a bordo di un volo cargo da Shanghai che, a quanto risulta a ilfattoquotidiano.it da fonti informali della Protezione civile, non è mai partito.

A coordinare le indagini il procuratore aggiunto Paolo Ielo che nei giorni scorsi ha delegato la Guardia di Finanza di Roma ad acquisire, presso l’Ente guidato da Nicola Zingaretti, la documentazione relativa alla commessa per cui sarebbero già stati anticipati oltre 15 milioni di euro. La Regione, trapela da fonti inquirenti, in questo momento sarebbe “parte lesa”. Non è escluso, spiegano le stesse fonti, che nei prossimi giorni non vi siano altre iscrizioni nel registro degli indagati. La Procura avrebbe acquisito dalla Regione Lazio non solo i documenti della vicenda Ecotech, ma anche quelli relativi a tutti gli oltre 105 milioni di affidamenti assegnati dalla Protezione civile regionale a varie società, alcune delle quali alla prima esperienza sul fronte del reperimento di dispositivi medicali.

Le commesse Ecotech e il cambio di statuto in corsa – Fallita la prima consegna da completare entro il 30 marzo, il 2 aprile il direttore dell’Agenzia regionale della Protezione civile Lazio, Carmelo Tulumello, aveva revocato alla Ecotech la commessa utilizzando, nel provvedimento, parole durissime come “totale inaffidabilità”. Qualcosa però è cambiato dal 7 aprile, quando la consigliera di Fdi, Chiara Colosimo, ha presentato un’interrogazione e ilfattoquotidiano.it ha raccontato dettagliatamente la vicenda, mettendone in evidenza le contraddizioni. Il 10 aprile è così arrivata la novazione della commessa, in cui è spuntato anche il nome della Exor Sa, società svizzera che ha stipulato un contratto con Ecotech per, a sua volta, venderle le mascherine. Ma i Dpi, nonostante l’ulteriore scadenza del 17 aprile, non sono mai stati consegnati, a parte i 2 milioni di chirurgiche scaricati a cavallo di Pasqua. La Regione Lazio ha anche anticipato almeno 14 milioni di euro alla Ecotech, che la società ha assicurato attraverso una polizza con la compagnia dominicana Seguros Dhi-Atlas Ltd. Da una nuova visura effettuata, emerge che la società di Frascati il 27 marzo – con decorrenza 10 aprile – aveva modificato il proprio statuto alla voce “attività prevalente”, passando da “commercio all’ingrosso di materiale elettrico con deposito” a “commercio all’ingrosso di articoli medicali ed ortopedici”. Dunque, dopo aver ricevuto le commesse dalla Regione Lazio.

Il caos politico: Tulumello valuta le dimissioni – Insieme al fronte giudiziario, è esploso il caso politico in Regione Lazio. Mercoledì sera si è svolta una riunione molto accesa in Giunta regionale alla quale ha partecipato anche Daniele Leodori, vicepresidente del Lazio e facente funzioni di Zingaretti durante il periodo di malattia del governatore. Durante la riunioni si sono ipotizzate anche le dimissioni del direttore Tulumello, che ha materialmente firmato tutti gli atti di protezione civile dall’inizio della crisi. Durante la mattinata di giovedì, tuttavia, la Regione Lazio ha smentito il passo indietro. L’ipotesi più accreditata, in caso di effettivo mancato arrivo del carico, è che il direttore dell’agenzia possa decidere di lasciare il suo posto una volta firmata la nuova revoca ad Ecotech srl. Lo scenario, tuttavia, è in continua evoluzione. L’agenzia di Protezione civile del Lazio, dopo oltre un mese e mezzo di attività febbrile, non emette una determina ufficiale dal 17 aprile, la nuova data entro la quale il fornitore si era impegnato a completare la consegna delle mascherine. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto chiedendo addirittura le dimissioni di Nicola Zingaretti, che in Giunta regionale detiene la delega formale alla Protezione civile.